Il tasso di disoccupazione ad ottobre ha raggiunto l’8,6% dall’8,3% di settembre. Lo rileva l’Istat sottolineando che si tratta del livello più alto dal 2004, anno di inizio delle serie storiche mensili. I senza lavoro nel mese erano 2 milioni 167mila ai massimi dall’inizio 2004. L’aumento della disoccupazione, spiegano i tecnici Istat, a fronte di un’occupazione sostanzialmente stabile è legato al calo dell’inattività, soprattutto tra gli uomini e a una maggiore partecipazione al mercato del lavoro. Le persone in cerca di lavoro a ottobre sono aumentate di 93 mila unità rispetto a settembre (+4,5%) e di 117 mila unità rispetto a ottobre 2009 (+5,7). Gli inattivi sono diminuiti di 66 mila unità rispetto a settembre e di 57 mila unità rispetto a ottobre 2009.
Il tasso di occupazione tra i 15 e 64 anni è al 57%, stabile rispetto a settembre e in calo di 0,1 punti percentuali rispetto a ottobre 2009. L’Istat segnala che per gli uomini il tasso di disoccupazione è aumentato dal 7,3% di settembre al 7,7% di ottobre mentre per le donne nel mese si è tornati ad una disoccupazione a due cifre (dal 9,7% al 10%). C’è quindi un aumento delle persone che si mettono alla ricerca di un lavoro, un dato che si scontra con la stabilità dell’occupazione. Il tasso di inattività tra i 15 e i 64 anni è al 37,7% con un calo di 0,2 punti rispetto a settembre mentre invariato rispetto a ottobre 2009. Gli uomini inattivi sono in diminuzione dell’1,3% tra settembre e ottobre in aumento (-70 mila unità) e in aumento dello 0,6% su base annua (+29 mila unità).
Negative anche le notizie riguardo al tasso di disoccupazione giovanile che a ottobre è diminuito rispetto a settembre passando dal 26,5% al 26,2%. Lo rivela l’Istat sottolineando che, in confronto ad ottobre 2009, c’è stato un calo di un punto percentuale anche se l’Italia resta ampiamente al di sopra della media europea per questa fascia d’età (20,1%). (LF)
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