“La crescita del Paese passa dalla realizzazione di infrastrutture in fibra e 5G, reti fortemente complementari e sinergiche. Per questo occorrono provvedimenti per completare il Piano banda ultra larga, la semplificazione normativa, la rimozione di ostacoli regolamentari a misure di stimolo della domanda di connettività e servizi digitali da parte di cittadini e imprese”. È quanto sostenuto da Laura Di Raimondo, direttore di Asstel, associazione di rappresentanza della filiera delle tlc e titolare del contratto nazionale del settore, intervenendo questa mattina al primo incontro del “Tavolo del settore delle Telecomunicazioni”, convocato dal Mise con la partecipazione del Ministero del Lavoro e delle associazioni sindacali.
“Sul fronte dell`occupazione – ha continuato il direttore di Asstel – è necessario adottare strumenti capaci di accompagnare il processo di trasformazione digitale che investe in pieno gli oltre 200.000 addetti alle tlc, come il Fondo di solidarietà per la filiera delle tlc e la messa in campo di adeguate politiche attive e passive del lavoro che prevedano anche programmi di formazione sulle competenze digitali dei lavoratori con l`obiettivo di prevenire così l`obsolescenza professionale e agevolare i processi di riconversione”.
L`implementazione dell`insieme di questi strumenti a favore della nuova occupazione e di quella attuale potrebbe essere realizzata più velocemente ed efficacemente a fronte di un supporto pubblico, inserita in un piano di reinvestimento nel settore dei proventi derivanti dall`assegnazione delle frequenze 5G.
TN