La Banca Centrale Europea, nel suo ultimo Bollettino economico, rileva che la ripresa congiunturale dell’economia dell’area dell’euro va sempre più consolidandosi e che i rischi al ribasso sono diminuiti ulteriormente.
“Le spinte inflazionistiche di fondo restano moderate – afferma la Bce – e non hanno ancora mostrato segnali convincenti di una tendenza al rialzo. Inoltre, l’attuale variabilità dell’inflazione complessiva evidenzia la necessità di guardare oltre gli andamenti temporanei dell’Indice Armonizzato dei Prezzi al Consumo (Iapc), che non hanno implicazioni per le prospettive per la stabilità dei prezzi a medio termine”.
Le indicazioni della Bce restano distensive anche sul versante dei tassi d’interesse dopo che nella riunione del 27 aprile 2017, sulla base della consueta analisi economica e monetaria, il Consiglio direttivo ha deciso di lasciare invariati i tassi di interesse di riferimento della BCE. “Il Consiglio direttivo continua ad attendersi – si legge ancora nel Bollettino – che rimangano su livelli pari o inferiori a quelli attuali per un prolungato periodo di tempo, ben oltre l‘orizzonte degli acquisti netti di attività”.
Quanto alle misure non convenzionali di politica monetaria, che includono il cosiddetto Quantitative Easing, “il Consiglio direttivo ha confermato l’intenzione di condurre gli acquisti netti di attività, al nuovo ritmo mensile di 60 miliardi di euro, sino alla fine di dicembre 2017 o anche oltre se necessario, e in ogni caso finché non riscontrerà un aggiustamento durevole dell’evoluzione dei prezzi, coerente con il proprio obiettivo di inflazione. Contestualmente agli acquisti netti, il capitale rimborsato sui titoli in scadenza nel quadro del programma di acquisto di attività sarà reinvestito”.
Per la Bce, i risultati delle indagini congiunturali “suggeriscono che l’espansione economica in atto continuerà a consolidarsi e ad ampliarsi”. In particolare, “la trasmissione delle misure di politica monetaria sostiene la domanda interna e agevola il processo di riduzione della leva finanziaria attualmente in corso. La ripresa degli investimenti seguita a beneficiare di condizioni di finanziamento molto favorevoli e miglioramenti della redditività delle imprese. Gli incrementi dell’occupazione, che beneficiano anche delle passate riforme del mercato del lavoro, sorreggono il reddito disponibile reale e i consumi privati”.
Secondo la Bce, inoltre, “i segnali di un rafforzamento della ripresa e di un aumento dell’interscambio a livello mondiale suggeriscono che la domanda esterna dovrebbe contribuire in misura crescente alla tenuta complessiva dell’espansione economica nell’area dell’euro. Tuttavia – conclude -, la crescita economica continua a essere frenata dalla lenta attuazione delle riforme strutturali.”