“Lo schema di decreto legislativo sul riordino delle funzioni e del finanziamento delle Camere di commercio non contiene garanzie sufficienti, sia sotto il profilo dalla tenuta occupazionale, sia della tenuta dei servizi alle imprese e sul territorio. Per questo va cambiato”. Così Fp-Cgil Cisl-Fp e Uil-Fpl che sono scese ieri in piazza a Roma con i lavoratori del sistema camerale per dire no a un provvedimento di riordino “sbagliato” e chiedere una “vera riforma delle Camere di commercio.”
“Vogliamo una vera riforma delle Camere di commercio” hanno ribadito dal palco i dirigenti sindacali, “che riorganizzi il sistema rilanciando i servizi alle imprese e scommetta sulle tante professionalità che rappresentano un`eccellenza del Paese. Occorre intervenire sul provvedimento prima che sia troppo tardi”.
Dura la posizione delle categorie di Cgil Cisl e Uil anche rispetto all’operato del Mise e di Unioncamere: “Sia il Ministro dello Sviluppo Economico sia il Presidente di Unioncamere non hanno finora recepito le istanze poste dai lavoratori e dalle organizzazioni sindacali. Senza dimenticare che il protocollo d’intesa, sottoscritto da Unioncamere con Cgil Cisl e Uil il 7 agosto 2014, prevedeva, tra l’altro, l’obiettivo di garantire un riordino che salvaguardasse i servizi alle imprese e la tenuta occupazionale, oltre all’istituzione di un tavolo permanente di confronto nazionale sul riordino del sistema camerale.”
“La nostra mobilitazione continua, a Roma come in tutti i territori. Non ci fermeremo.”