Per rafforzare i consumi e la crescita del Pil, occorre rimettere i soldi in tasca agli italiani, ponendo al centro delle politiche economiche il rafforzamento del potere d’acquisto delle famiglie.
Per questo Confesercenti, in occasione dell’assemblea annuale, ha proposto al governo un Patto per i salari che permetta di applicare ai futuri incrementi retributivi contrattuali la detassazione attualmente riconosciuta ai premi di produttività. Si recupererebbero così 10 miliardi di reddito disponibile.
Un intervento che, a regime, “ci farebbe guadagnare mezzo punto di crescita dei consumi e di Pil in più all’anno. E senza incidere sull’equilibrio dei conti pubblici, perché la detassazione insisterebbe su un gettito fiscale che deve ancora essere messo a bilancio, essendo legato ad incrementi retributivi futuri”, ha spiegato l’associazione.
Secondo le simulazioni condotte da Cer Eures per Confesercenti, l’estensione della detassazione permetterebbe alle famiglie, a fronte di ogni incremento aggiuntivo della retribuzione dell’2% in termini reali, di recuperare 10 miliardi di reddito disponibile, con effetti positivi sulla crescita, sul tessuto imprenditoriale e sull’occupazione: permetterebbe infatti la nascita di 5mila imprese del commercio in più e la creazione di 60mila posti di lavoro.