Si sono svolti nella serata di ieri, nella sala Monumentale della presidenza del Consiglio, due distinti incontri tra il governo e i rappresentanti dell`indotto e le organizzazioni sindacali sull’ex Ilva di Taranto. Nel corso della prima riunione, il governo ha informato le imprese dell`indotto sugli ultimi sviluppi della procedura in corso per salvaguardare la continuità produttiva dell`azienda. In particolare, l`esecutivo ha illustrato i provvedimenti già adottati per la tutela dei lavoratori e delle aziende dell`indotto e ha annunciato l`intenzione di mettere in campo un ammortizzatore sociale unico. È quanto si legge in una nota di palazzo Chigi.
Il governo, inoltre, ha aggiornato sull`istanza per la richiesta di amministrazione straordinaria di Acciaierie d`Italia Spa (AdI) avanzata al Mimit da Invitalia Spa, socio pubblico di AdI, con l`obiettivo – si sottolinea – della continuità e del rilancio produttivo degli impianti. Il governo ha riferito che a giorni saranno nominati i commissari straordinari, assicurando che la scelta ricadrà su figure che abbiano una professionalità e una competenza specifica nel settore siderurgico e una conoscenza diretta degli impianti.
I rappresentanti dell`indotto – prosegue la nota – hanno avanzato alcune proposte con richieste di sostegno alle aziende, ricevendo dal governo rassicurazioni che saranno sottoposte a verifica. L`esecutivo ha, inoltre, confermato che il tavolo di confronto rimarrà attivo fino alla conclusione della vicenda dell`ex Ilva.
Nel corso del tavolo con i rappresentanti delle organizzazioni sindacali – spiegano da palazzo Chigi – sono stati illustrati i provvedimenti presi a tutela dei lavoratori a partire dalla cassa integrazione già garantita per tutto il 2024. E il governo ha informato che il decreto legge ‘Disposizioni urgenti a tutela dell`indotto delle grandi imprese in stato di insolvenza ammesse alla procedura di amministrazione straordinaria’, in fase di conversione in Parlamento, è suscettibile di ulteriori miglioramenti per garantire la continuità produttiva e aziendale dell`ex Ilva.
Ha presieduto gli incontri il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, e hanno partecipano i ministri dell`Economia e delle finanze, Giancarlo Giorgetti, delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, del Lavoro e delle politiche sociali, Marina Calderone e degli Affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR, Raffaele Fitto. Per l`indotto, hanno partecipato i rappresentanti di A.I.G.I, Casartigiani Puglia, Confindustria Taranto, Confapi Taranto, Confartigianato Puglia, Federmanager, Fai Conftrasporto. Per i sindacati erano presenti i rappresentanti di Fiom-Cgil, Fim-Cisl, Uilm-Uil, Ugl Metalmeccanici, Usb.
“Siamo a poche ore dall’amministrazione straordinaria e dalla nomina dei commissari straordinari. Come Fiom-Cgil chiediamo che non si perda altro tempo, Governo e commissari garantiscano lavoratori, produzione, salute e ambiente”. Lo dichiara in una nota Michele De Palma, segretario generale Fiom-Cgil.
“La Fiom-Cgil – spiega De Palma – ha sempre sostenuto la necessità della salita pubblica come garanzia della messa in sicurezza degli impianti, dell’ambiente e dei lavoratori.
L’amministrazione straordinaria è una scelta del Governo su cui abbiamo chiesto chiarimenti. C’è una prima questione che riguarda i tempi. In tutti gli stabilimenti c’è il rischio del fermo degli impianti. Questo rischio va assolutamente scongiurato. Occorre garantire nello stesso tempo la continuità aziendale e la continuità produttiva. Su questo punto abbiamo chiesto di modificare il decreto in sede di conversione per assicurare la continuità produttiva anche per l’indotto e la garanzia degli ammortizzatori sociali. Ci sono problemi legati alla situazione degli impianti, alle condizioni di salute e sicurezza e di manutenzione”.
“In questi mesi, inoltre, non sono state messe in campo le iniziative necessarie per la manutenzione degli impianti da parte della direzione aziendale e assistiamo ad un deterioramento delle relazioni industriali tra i lavoratori e l’azienda. Un altro elemento fondamentale – sottolinea il segretario generale della Fiom -, è capire che tipo di missione avranno i commissari straordinari che daranno seguito all’iniziativa del Governo. È necessario aprire prima possibile il confronto tra i commissari straordinari e le organizzazioni sindacali”.
“Infine, sul tema delle risorse, è evidente che i 320 milioni di euro non bastano a rilanciare la produzione di acciaio e nel frattempo ad avviare il percorso per la decarbonizzazione. Il Governo deve prevedere tutti gli investimenti necessari per salvare l’ex Ilva e la produzione dell’acciaio nel nostro Paese”, conclude De Palma.
“Finalmente il divorzio è avvenuto e si apre uno spiraglio. Abbiamo ottenuto, speriamo, un primo risultato: non dovremo più confrontarci con ArcelorMittal ma con persone capaci e competenti per discutere di siderurgia e rilanciare gli stabilimenti ex Ilva salvaguardando salute, ambiente e occupazione. Siamo consapevoli che la strada sarà in salita, ma daremo finalmente alla fabbrica una nuova possibilità”. A dichiararlo è Rocco Palombella, segretario generale della Uilm.
“Nelle prossime ore verrà nominato un primo commissario, ci hanno assicurato che sarà una persona con spiccate conoscenze siderurgiche, proprio come chiesto da noi. Serve infatti una persona che conosca il ciclo dell’acciaio e come si produce facendo attenzione all’ambiente, preservando le comunità senza dover rinunciare a un’eccellenza italiana. Finalmente il divorzio da Mittal è realtà, da oggi si deve cambiare pagina”, ha concluso.
e.m.