“Superate abbondantemente le scadenze previste dai Ccnl per le decorrenze dei contatti integrativi provinciali del settore edile”. Lo denuncia Mauro Livi, segretario nazionale della Fillea Cgil per il quale “nella maggioranza dei territori i tavoli negoziali sono ancora chiusi e, laddove il confronto si è avviato, i risultati sono insoddisfacenti”. “Unitariamente, con Filca e Feneal – prosegue – abbiamo più volte sollecitato l’avvio dei negoziati, ma senza avere risposte sufficienti. Il risultato è che ad oggi, dei 177 tavoli per i rinnovi provinciali e territoriali, se ne è chiuso soltanto uno, quello della provincia di Pesaro.”
Proprio per sollecitare le parti datoriali ad accelerare i tempi, lo scorso 3 ottobre oltre 500 delegati di Fillea Filca Feneal si erano ritrovati a Roma, decidendo all’unanimità di dare vita ad una serie di mobilitazioni sul territorio. Si partirà il 4 novembre con un “presidio davanti la sede Ance della Campania, a partire dalle ore 10, mentre nei prossimi giorni nelle altre regioni si decideranno le date dei presidi territoriali, alcuni dei quali – ad esempio in Lombardia – in calendario già per il mese di novembre” prosegue il segretario Fillea, che ricorda come “le relazioni sindacali o sono corrette o non esistono. Non ci sono temi o problemi di cui si può discutere ed altri no. Se le relazioni sono queste ne prendiamo atto e andiamo avanti per la nostra strada assumendo le decisioni più opportune. Sempre disponibili a cambiare atteggiamento se gli atteggiamenti delle controparti cambieranno” ma per gli edili della Cgil “il tempo è scaduto e la crisi de settore non può essere l’alibi per cancellare un diritto sacrosanto dei lavoratori.” (LF)
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