L’Ilva di Taranto continuerà a produrre per due anni. È questo l’effetto del decreto legge che il governo porterà al Consiglio dei ministri di venerdì. Secondo le prime anticipazioni sulla bozza di provvedimento urgente del governo, composto di due soli articoli, si disporrebbe infatti che “per 24 mesi” a decorrere dall’entrata in vigore del decreto legge, l’Autorizzazione integrata ambientale rilasciata il 26 ottobre 2012 all’Ilva, “esplica in ogni caso effetto” e perciò dopo il via libera al decreto, “è in ogni caso autorizzata la prosecuzione dell’attività”, salvo che sia riscontrata “l’inosservanza anche ad una sola delle prescrizioni” messe nero su bianco dall’Aia.
Nel secondo articolo si affronta invece il problema della responsabilità della gestione dell’acciaieria. Che resta, per tutto il periodo “imputabile esclusivamente all’impresa titolare dell’autorizzazione all’esercizio degli stessi sotto il controllo dell’autorità amministrativa competente”. Alla scadenza dei due anni, previa verifica dell’integrale osservanza delle prescrizioni, “entro 15 giorni procede alla conferma o alla revoca del provvedimento di autorizzazione integrata ambientale di cui al presente articolo, con ogni conseguenza prevista dalla normativa di legge”.