L’Ilva spa, oggi in amministrazione controllata, potrebbe chiedere di patteggiare la pena al processo “Ambiente svenduto”. Questa mattina all’udienza preliminare per il disastro ambientale di Taranto a carico di 52 imputati, di cui 3 società, il professor Filippo Sgubbi e l’avvocato Angelo Loreto hanno chiesto al gup Vilma Gilli un rinvio in attesa che il Mise autorizzi il patteggiamento della pena. Ilva spa, ora Ilva as, è accusata in base alla legge 321 sulla responsabilità delle aziende di associazione per delinquere, reati ambientali come inquinamento, reati contro la pubblica amministrazione come corruzione in atti giudiziari e due omicidi colposi per la morte di due lavoratori nel 2012.
Nel caso in cui il Mise autorizzi i legali a patteggiare, nelle prossime udienze accusa e difesa definiranno l’entità della sanzione amministrativa e pecuniaria da sottoporre al giudice. La richiesta di patteggiamento conferma di fatto la tesi accusatoria della procura: l’Ilva ha inquinato per anni risparmiando sugli investimenti ambientali e sulla manutenzione degli impianti.
All’udienza preliminare di oggi è intervenuto l’avvocato dell’onorevole Nicola Fratoianni di Sel, accusato di favoreggiamento del presidente della Regione Vendola in relazione al periodo in cui era assessore regionale. Poi l’udienza sarà dedicato alla discussione di due processi con rito abbreviato.
Quello a carico di Roberto Primerano, ex consulente della procura accusato di disastro ambientale e falso e quello a carico di di don Marco Gerardo, ex segretario personale dell’arcivescovo Benigno Papa, accusato di favoreggiamento.