Forte calo della cassa integrazione. Secondo i dati aggiornati dall’Inps a dicembre il numero di ore di cassa integrazione complessivmente autorizzate ammonta a 42,5 milioni con una contrazione del 52,3% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Tuttavia l’istituto rileva che la “notevole” diminuzione è “ascrivibile anche al blocco autorizzativo” disposto dallo stesso Inps per allineare le procedure alle disposizioni normative introdotte a settembre.
Tornando ai numeri, le ore di Cig ordinaria autorizzate sono state 7,9 milioni mentre un anno prima erano state 17,6 milioni.
Il numero di ore di cassa integrazione straordinaria autorizzate a dicembre 2015 è stato pari a 27,9 milioni, registrando un decremento pari al 27% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, che registrava 38,3 milioni di ore autorizzate.
Nel mese di dicembre 2015 rispetto al mese precedente si registra una variazione congiunturale, calcolata sui dati destagionalizzati, pari a -2,9%.
Gli interventi in deroga sono stati pari a 6,7 milioni di ore autorizzate a dicembre 2015 registrando un decremento dell’80% se raffrontati con dicembre 2014, mese nel quale erano state autorizzate 33,4 milioni di ore.
L’Inps rileva che la forte variabilità delle integrazioni salariali in deroga, non imputabile a fenomeni di stagionalità ma dovuta agli interventi di politica economica, rende impossibile la destagionalizzazione della serie storica.
Per il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Giuliano Poletti, “È un fatto positivo, che conferma una tendenza che aveva iniziato a manifestarsi dall’inizio dello scorso anno, e consolidatasi costantemente nel corso dei mesi successivi, e che testimonia un miglioramento delle condizioni del mercato del lavoro. I dati odierni dell’INPS confermano che la ripresa è ormai avviata e che le riforme intraprese stanno funzionando”.
Ma per Guglielmo Loy, segretario confederale Uil, “se i dati INPS sulla cassa integrazione non fossero condizionati dal fermo amministrativo per la cassa ordinaria e da quello normativo e finanziario (mancanza di risorse) per la cassa in deroga, non potremmo che tirare un sospiro di sollievo. Purtroppo, come dice la stessa Inps, da molti mesi i dati della cig Ordinaria ‘non sono attendibili’ ed è, quindi, impossibile esprimere una valutazione credibile”. “In molte province (20) – prosegue Loy in una nota -non risulta alcuna ora autorizzata e in molte altre c`è un rallentamento delle procedure autorizzative. La Cassa in deroga, che evidenzia un crollo sullo stesso mese del 2014 (circa 26 milioni di ore in meno), è di fatto bloccata sia per la mancanza di risorse attribuite alle regioni, sia per i criteri fortemente restrittivi che ne hanno ridotto l`utilizzo a soli 5 mesi per il 2015″.
Secondo Loy “resta da valutare il dato della Cassa straordinaria che, pur in calo rispetto al mese precedente (-10 milioni di ore), chiude l`anno a quasi 400 milioni di ore, cifra preoccupante e in linea con gli anni passati. Attenzione quindi a ridurre l`utilizzo della cassa integrazione che ancora oggi protegge decine di migliaia di persone dalla possibile disoccupazione. È urgente assegnare le già previste risorse (433 milioni di euro) alle Regioni per garantire, da subito, un sostegno al reddito a chi, nel 2015, è stato collocato in cassa in deroga”.