Con le guerra la situazione dal punto di vista sociale ed economico è “peggiorata”. La pandemia “ha fatto emergere diseguaglianze che già esistevano, ora con la cultura della guerra vedo il rischio di una regressione perché si giustifica qualsiasi tipo di intervento”. Così il leader della Cgil, Maurizio Landini, concludendo un convegno del sindacato. “Non bisogna arretrare sulla necessità di intervenire sulle condizioni che hanno prodotto le disegueglianze”, ha aggiunto.
Landini ha poi ribadito che “bisogna cancellare forme di lavoro precario assurde e introdurre una forma di ingresso al lavoro basato sulla formazione e sulla stabilità. Quindi, non decine di forme di lavoro come fossero un menù alla carta”.
tn