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Libri, Istat: lieve flessione della produzione, aumentano i lettori

redazione
Febbraio07/ 2022

Nel mercato dei libri, nel 2020 sono in diminuzione sia i titoli pubblicati (-2,6% sul 2019: 82.719 le opere librarie pubblicate) sia le tirature (-7,2%). Resta sostanzialmente stabile il prezzo medio di copertina mentre aumenta la distribuzione mediante i canali on-line. Il 41,4% della popolazione di 6 anni e più ha letto almeno un libro nell`ultimo anno, dato in lieve aumento rispetto al 2019 (+3%). È quanto emerge dal rapporto Istat “Produzione e lettura di libri in italia – Anno 2020”.

Il 73,6% dei lettori legge solo libri cartacei, il 9,4% solo e-book o libri on line mentre lo 0,3% ascolta solo audiolibri. Il 16,6% utilizza più di un supporto per la lettura (libro cartaceo, digitale, audiolibro). È del 78,1% la percentuale di lettori tra 6 e i 18 anni con genitori lettori; il 36,3% legge anche se i genitori non sono lettori.

Nel 2020, poco meno della metà dei lettori (44,6%) dichiara di aver letto al più tre libri nei 12 mesi precedenti l`intervista, dato stabile rispetto al 2019; si tratta dei così detti “lettori deboli” tra i quali si ritrovano poco meno della metà dei lettori maschi (48,5%) e delle persone tra 11 e 14 anni (47,2%). Il 15,2% si annovera tra i “lettori forti” (con almeno 12 libri letti nell`ultimo anno), valore stabile rispetto al 2019. La maggiore propensione delle donne alla lettura si ritrova anche nell`intensità della lettura: il 16,7% dichiara di leggere in media un libro al mese contro il 13,3% degli uomini.

Il 47,9% delle opere pubblicate a stampa è disponibile in formato e-book: rispetto al 2019, la versione digitale si è particolarmente diffusa per i libri pubblicati da micro (+3,9%) e piccoli editori (+4,7%), mentre è in calo per le edizioni successive (-10,5%) e quelle scolastiche.

Secondo il dossier, nel 2020 si registra un leggero calo delle opere pubblicate e della tiratura, ma l`offerta editoriale tiene: l`iniziale chiusura delle librerie, e le misure di contrasto alla pandemia adottate nel corso dell`anno, hanno portato una quota di invenduto appena più alta dell`anno precedente. Nel 2020 il 24,8% degli operatori del settore dichiara giacenza e reso per oltre la metà dei titoli pubblicati (22,1% nel 2019). Tale quota è maggiore per i micro (27,5%) e i piccoli editori (20,1%), abbastanza significativa per i medi (13,5%) e molto più contenuta (solo il 6,3%) per i grandi editori.

Le misure di contrasto alla pandemia adottate nel corso del 2020 hanno contribuito a dirottare la vendita di libri sia verso gli store on-line italiani (63,5%) sia verso le librerie indipendenti (59,5%). Laddove è stato possibile, sono stati valorizzati i canali di vendita diretta attraverso l`acquisto per corrispondenza, la vendita tramite il proprio sito internet o presentazioni (47,8%). Dall`altro lato i canali di commercializzazione più tradizionali legati alle librerie di catena (32,3%), gli store on-line stranieri (16,1%) e i punti vendita generici (5,2%) sono quelli per i quali, rispetto al 2019, è diminuita la quota di fatturato ricavata.

A conclusione del 2020, il bilancio complessivo dichiarato dagli editori in termini di perdita del fatturato, rileva ancora l’Istat, è meno drammatico rispetto a preoccupazioni e incertezze manifestate nei momenti più critici dell`anno, a conferma della capacità di reazione degli operatori del settore.

Il 65,7% degli editori rispondenti ha riscontrato una variazione di fatturato nel 2020 rispetto all’anno 2019: uno su cinque (22,2%) ha dichiarato una riduzione non superiore a un quarto del fatturato, il 23,3% tra il 25 e il 50% e il 20,3% un calo pari o superiore alla metà del fatturato dell`anno precedente.
Complessivamente, la quota di editori che a fine anno hanno dichiarato un calo del proprio fatturato risulta inferiore di 26 punti percentuali rispetto alle previsioni fatte dagli stessi rispondenti tra maggio e settembre del 2020. Inoltre, il 16,9% degli editori ha dichiarato di non aver subito alcuna riduzione del fatturato e il 14,9% ha sostenuto di aver aumentato il proprio fatturato rispetto al 2019.

E.G.

redazione