Un passo in avanti nella giusta direzione. E’ questo forse il commento più equilibrato sul pacchetto lavoro approvato dal governo Letta. E’ certamente lodevole che l’esecutivo abbia varato misure a favore della disoccupazione giovanile, perché non possiamo permetterci di mettere a rischio la coesione sociale e la stessa democraticità del paese lasciando tanti giovani senza una prospettiva di vita. Ma è altrettanto vero che non saranno gli sgravi decisi sul costo del lavoro a convincere le imprese ad assumere, per la semplice ragione che non saprebbero cosa far fare a questi neoassunti, considerando che la produzione langue.
Confindustria ci ha avvertiti che si sono persi 700mila posti di lavoro dall’inizio della crisi, ma non per l’elevato costo del lavoro. Che il cuneo fiscale e contributivo debba calare e che il decreto del governo vada in questa direzione è verissimo, ma al momento l’unica cosa importante è cercare di far ripartire la produzione, miracolo che solo una ripresa dei consumi interni può realizzare. Per questo è stata molto importante la decisione di cominciare a pagare i debiti della pubblica amministrazione verso il sistema delle imprese, perché è questo il modo per rimettere un po’ di risorse in giro. Ed è altrettanto importante quanto è stato deciso a Bruxelles dal Consiglio europeo, nonostante la limitatezza delle risorse che saranno a disposizione del nostro paese.
Il pacchetto lavoro potrebbe comunque avere una sua valenza nella misura in cui riesca a dare qualche certezza sulla fermezza della volontà del governo di intervenire e farlo nella giusta direzione. L’economia vive soprattutto di tendenze, di aspettative e forse gli sgravi del governo potrebbero rappresentare la spinta decisiva per prendere alcune decisioni di spesa da parte di imprese e famiglie. E’ quanto ha auspicato Enrico Letta nel suo discorso all’assemblea dell’Alleanza delle cooperative. A proposito di questa assemblea è difficile non sottolineare che l’insieme di queste aziende cooperative negli ultimi cinque anni hanno fatto segnare una crescita dell’occupazione dell’8%. Un fatto incredibile: mentre tutto il paese vedeva precipitare l’occupazione, tanto che i senza lavoro sono ormai più del 12% della forza lavoro, queste aziende hanno visto crescere dell’8% il numero dei loro addetti. E c’è da tener presente che tante importanti aziende cooperative vivono di edilizia e di opere pubbliche, un settore che ha fatto segnare cadute verticali, nelle attività e quindi anche nell’occupazione. Ma, nonostante ciò, è stato colto il traguardo dell’8%. E’ evidente che c’è qualcosa in queste aziende che funziona meglio, ma molto meglio del resto delle imprese italiane.
Il diario del lavoro ha seguito con grande attenzione l’iter che ha generato il pacchetto lavoro del governo Letta, riportando tutti i documenti e le dichiarazioni legati al varo di questi provvedimenti, come ai risultati positivi del vertice europeo a Bruxelles. Sui temi della crisi dell’industria Il diario del lavoro riporta un’intervista di Nunzia Penelope a Maurizio Landini, che è critico sulle decisioni del governo e indica dove sarebbe possibile trovare le disponibilità finanziarie per un intervento a favore dell’occupazione e della ripresa economica.
Contrattazione
E’ stata raggiunta l’intesa sul piano di riorganizzazione dellaSelex Es che prevede 1.610 eccedenze strutturali che saranno gestite con la mobilità volontaria e contratti di solidarietà per 9.000 lavoratori, con una riduzione del 13% dell’orario settimanale, assunzioni di circa 80 lavoratori in somministrazione e di 300 giovani con contratto di apprendistato. Inoltre è stato sottoscritto un avviso comune per chiedere al governo interventi di politica industriale.
E’ stata firmata l’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto nazionale dei laterizi e manufatti cementizi, scaduto lo scorso 31 marzo, tra i sindacati di categoria Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil e le rappresentanze imprenditoriali Andil e Assobeton, che prevede un aumento salariale medio di 104 euro.
Prosegue intanto la trattativa per il rinnovo del contratto nazionale dei lavoratori metalmeccanici dipendenti da imprese artigiane, scaduto il 31 dicembre 2012. Il negoziato, che ha presentato posizioni distanti tra loro in tema di apprendistato, è stato aggiornato al 16 luglio.
Nell’ambito delle trattative per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro del turismo, le organizzazioni sindacali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil hanno siglato con Federalberghi, Fiavet, Faita e Fipe un accordo per l’applicazione della tassazione agevolata.
Il diario del lavoro riferisce in merito all’andamento delle maggiori vertenze industriali. A cominciare da Indesit, per la quale in settimana si è tenuto un confronto al ministero dello Sviluppo economico in cui il governo ha dichiarato la volontà di intervenire per salvaguardare i posti di lavoro e le attività di produzione nel comparto dell’elettrodomestico. Intanto, continua la protesta dei lavoratori e il coordinamento sindacale ha annunciato 8 ore di sciopero in tutti i siti entro il 15 luglio, più 8 ore di sciopero generale di tutti gli stabilimenti del gruppo venerdì 12 luglio, con manifestazione nazionale di tutti i dipendenti Indesit a Fabriano.
Sono stati prorogati gli ammortizzaotori sociali per i lavoratori dell’indotto Alcoa dal 30 giugno al 31 dicembre 2013.
Ancora, tra le altre notizie di accordi di secondo livello, il diario del lavoro riporta un’opinione firmata da due dirigenti di Adecco, Andrea Morzenti, Mauro Soldera sul protocollo d’intesa siglato da Agenzie per il lavoro, parti sociali e istituzioni, per l’attuazione di azioni a supporto della ricollocazione dei lavoratori in somministrazione che, alla fine del 2012 e nel corso del 2013, hanno esaurito il periodo di missione presso Alcatel Lucent Italia S.p.A.
E’ stato, inoltre, raggiunto l’accordo sui futuri carichi di lavoro e sulle prospettive produttive del sito Fincantieri diAncona e rinnovato il contratto integrativo alla Vimec, azienda leader nel settore dei montascale e degli elevatori che occupa circa 160 dipendenti nei suoi stabilimenti di Luzzara.
Infine, è stata raggiunta l’intesa tra Regione Lombardia e parti sociali per il rinnovo dell’accordo quadro per gliammortizzatori sociali in deroga relativo al secondo semestre 2013.
La nota
Il diario, in occasione dell’Assemblea nazionale delle Rsu Fim, Fiom e Uilm, pubblica un articolo di approfondimento sulla drammatica situazione delsettore siderurgico in Italia che rischia di scomparire dai settori primari dell’economia del Paese, se non ci saranno seri interventi di politica industriale da parte del governo.
Opinioni
Maurizio Ricci ci parla della ”resa” dei ragazzi che non cercano lavoro. Un fenomeno in cui siamo primi in Europa.
Documentazione
Si possono consultare su Il diario del lavoro l’accordo Selex Es sulla riorganizzazione, l’intesa per il rinnovo del contratto nazionale dei Laterizi, l’introduzione del presidente della Corte di Conti, Luigi Giampaolino durante la relazione sul rendiconto 2012, le previsioni economiche del Centro studi di Confindustria e il protocollo d’intesa a supporto della ricollocazione dei lavoratori Alcatel Lucent. Ancora, la relazione diMario Ghini, segretario nazionale della Uilm, e il documento finale unitario dell’assemblea nazionale delle Rsu della siderurgia, il manifesto di Alleanzaper le Cooperative Italiane, la relazione annuale 2012 dell’Agenzia europea per la salute e sicurezza sul lavoro, il rapporto dell’Afl-Cio sulle morti bianche negli Usa e la circolare n.20 delministero Lavoro su cig per cessata attività.