“Mi auguro che sia possibile non farlo lo sciopero del 9 dicembre perché mi auguro che nelle prossime ore, nei prossimi giorni sia possibile fare un confronto preventivo per trovare quelle risorse che consentono un ritorno” di investimento nel pubblico impiego. Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, sullo sciopero indetto dalla categoria del pubblico impiego per protestare contro le “insufficienti” risorse previste in manovra.
Sarà “il lavoro delle persone che ci porterà fuori dal Covid e investire sul lavoro, la qualità, l’occupazione anche cambiando i contenuti del lavoro non è fare un favore a uno o all’altro”, ha detto replicando ad alcune domande durante l’audizione sulla manovra davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato.
“Chi sarebbe garantito? Oggi è un modo sbagliato di affrontare questo tema”. Il tema dei rinnovi dei contratti che sono al palo, è un “tema generale” e defiscalizzare gli aumenti può aiutare”, ha sottolineato.
Inoltre per Landini “Non è accetabile che le grandi multinazionali entrino in possesso di tutti i nostri dati e li vendano per aumentare i profitti”. In particolare su settori come la “scuola” e la “sanità” occorre “investire per piattaforme digitali di proprietà pubblica. Non è possibile che il mercato” faccia “soldi sui dati delle persone”.
E.G.