• Chi siamo
  • Abbonamenti
  • Contatti
martedì, 13 Maggio 2025
  • Accedi
No Result
View All Result
Il Diario del Lavoro

Quotidiano online del lavoro e delle relazioni industriali

Il Diario del Lavoro

Direttore responsabile: Massimo Mascini
Vicedirettrice: Nunzia Penelope
Comitato dei Garanti: Mimmo Carrieri, Innocenzo Cipolletta, Irene Tinagli, Tiziano Treu

  • Rubriche
    • Tutti
    • Poveri e ricchi
    • Giochi di potere
    • Il guardiano del faro
    • Giurisprudenza del lavoro
    Due scioperi differenti

    Sciopero legittimo anche senza  l’intervento del sindacato

    Il volto della Chiesa che non vogliamo

    Provaci ancora, Papa

    Niente sesso, siamo studenti

    Niente sesso, siamo studenti

    MEGA vs MAGA: un nazionalismo europeo contro il populismo americano

    MEGA vs MAGA: un nazionalismo europeo contro il populismo americano

    Istat, a febbraio frena l’inflazione, prezzi a +0,6%

    Nel fallimento del datore di lavoro, il credito retributivo va ammesso al passivo al lordo dei contributi previdenziali a carico del lavoratore

    I due funerali del Papa

    I due funerali del Papa

  • Approfondimenti
    • Tutti
    • I Dibattiti del Diario
    • L'Editoriale
    • Diario delle crisi
    • La nota
    • Interviste
    • Analisi
    Agricoltura, la denuncia dei sindacati: noi discriminati nel comitato di monitoraggio Pac

    Il sindacato alla sbarra: un processo per amor di polemica

    Rinnovato l’accordo economico collettivo

    Partecipazione, qualcosa di nuovo, anzi d’antico

    Formazione continua , per la prima volta il tasso di partecipazione sale oltre il 10% ma siamo ancora in basso nella classifica Ue. I dati del XXIV rapporto Inapp

    Formazione continua , per la prima volta il tasso di partecipazione sale oltre il 10% ma siamo ancora in basso nella classifica Ue. I dati del XXIV rapporto Inapp

    Volkswagen, voci di vendita per Italdesign, il sindacato si oppone

    Volkswagen, voci di vendita per Italdesign, il sindacato si oppone

    150 ore per il diritto allo studio: un traguardo di conquiste lungo cinquant’anni

    Università, il 12 maggio sciopero dei precari. Flc-Cgil: per un’università pubblica e democratica

    Cosa prevede la manovra approvata dal Consiglio dei ministri: abolizione legge Fornero e reddito di cittadinanza

    Lavoro e sicurezza, Meloni apre al confronto coi sindacati e “stupisce” anche Landini. Incontro fiume a Palazzo Chigi

  • Fatti e Dati
    • Tutti
    • Documentazione
    • Contrattazione

    Inapp, XXIV rapporto sulla formazione continua

    Il verbale di accordo per il rinnovo del contratto del cemento 2025-2027

    Colacem, siglata l’ipotesi di accordo integrativo di secondo livello

    Contratti, rinnovo per l’industria cemento, calce e gesso, aumenti di 175 euro

    La nota Istat sull’andamento dell’economia italiana – Marzo-aprile 2025

    L’aumento salariale nel triennio è di 143 euro

    Contratti, un altro rinnovo per i Chimici: firmata l’intesa per il Gas – Acqua, 282 euro di aumento complessivo e riduzione d’orario. Nell’accordo anche l’obbligo di certificare la rappresentanza

    I dati Istat sulla produzione industriale – Marzo 2025

  • I Blogger del Diario
  • Biblioteca
    Gli italiani non hanno più voglia di lavorare (e hanno ragione), di Charlotte Matteini. Edizioni Cairo

    Gli italiani non hanno più voglia di lavorare (e hanno ragione), di Charlotte Matteini. Edizioni Cairo

    Verrà il giorno. Le origini del Primo Maggio, di Martin Cennevitz. Editore Elèuthera

    Verrà il giorno. Le origini del Primo Maggio, di Martin Cennevitz. Editore Elèuthera

    Il lavoro è dignità – Le parole di Papa Francesco, di Giacomo Costa e Paolo Foglizzo. Edizioni Futura

    Il lavoro è dignità – Le parole di Papa Francesco, di Giacomo Costa e Paolo Foglizzo. Edizioni Futura

    Malesangue, di Raffaele Cataldi. Edizioni Alegre

    Malesangue, di Raffaele Cataldi. Edizioni Alegre

    Il dono e la città, di Giacomo Panizza. Edizioni Bibliotheka

    Il dono e la città, di Giacomo Panizza. Edizioni Bibliotheka

    La questione salariale, di Andrea Garnero e Roberto Mania. Editore Egea

    La questione salariale, di Andrea Garnero e Roberto Mania. Editore Egea

  • Appuntamenti
Il Diario del Lavoro
  • Rubriche
    • Tutti
    • Poveri e ricchi
    • Giochi di potere
    • Il guardiano del faro
    • Giurisprudenza del lavoro
    Due scioperi differenti

    Sciopero legittimo anche senza  l’intervento del sindacato

    Il volto della Chiesa che non vogliamo

    Provaci ancora, Papa

    Niente sesso, siamo studenti

    Niente sesso, siamo studenti

    MEGA vs MAGA: un nazionalismo europeo contro il populismo americano

    MEGA vs MAGA: un nazionalismo europeo contro il populismo americano

    Istat, a febbraio frena l’inflazione, prezzi a +0,6%

    Nel fallimento del datore di lavoro, il credito retributivo va ammesso al passivo al lordo dei contributi previdenziali a carico del lavoratore

    I due funerali del Papa

    I due funerali del Papa

  • Approfondimenti
    • Tutti
    • I Dibattiti del Diario
    • L'Editoriale
    • Diario delle crisi
    • La nota
    • Interviste
    • Analisi
    Agricoltura, la denuncia dei sindacati: noi discriminati nel comitato di monitoraggio Pac

    Il sindacato alla sbarra: un processo per amor di polemica

    Rinnovato l’accordo economico collettivo

    Partecipazione, qualcosa di nuovo, anzi d’antico

    Formazione continua , per la prima volta il tasso di partecipazione sale oltre il 10% ma siamo ancora in basso nella classifica Ue. I dati del XXIV rapporto Inapp

    Formazione continua , per la prima volta il tasso di partecipazione sale oltre il 10% ma siamo ancora in basso nella classifica Ue. I dati del XXIV rapporto Inapp

    Volkswagen, voci di vendita per Italdesign, il sindacato si oppone

    Volkswagen, voci di vendita per Italdesign, il sindacato si oppone

    150 ore per il diritto allo studio: un traguardo di conquiste lungo cinquant’anni

    Università, il 12 maggio sciopero dei precari. Flc-Cgil: per un’università pubblica e democratica

    Cosa prevede la manovra approvata dal Consiglio dei ministri: abolizione legge Fornero e reddito di cittadinanza

    Lavoro e sicurezza, Meloni apre al confronto coi sindacati e “stupisce” anche Landini. Incontro fiume a Palazzo Chigi

  • Fatti e Dati
    • Tutti
    • Documentazione
    • Contrattazione

    Inapp, XXIV rapporto sulla formazione continua

    Il verbale di accordo per il rinnovo del contratto del cemento 2025-2027

    Colacem, siglata l’ipotesi di accordo integrativo di secondo livello

    Contratti, rinnovo per l’industria cemento, calce e gesso, aumenti di 175 euro

    La nota Istat sull’andamento dell’economia italiana – Marzo-aprile 2025

    L’aumento salariale nel triennio è di 143 euro

    Contratti, un altro rinnovo per i Chimici: firmata l’intesa per il Gas – Acqua, 282 euro di aumento complessivo e riduzione d’orario. Nell’accordo anche l’obbligo di certificare la rappresentanza

    I dati Istat sulla produzione industriale – Marzo 2025

  • I Blogger del Diario
  • Biblioteca
    Gli italiani non hanno più voglia di lavorare (e hanno ragione), di Charlotte Matteini. Edizioni Cairo

    Gli italiani non hanno più voglia di lavorare (e hanno ragione), di Charlotte Matteini. Edizioni Cairo

    Verrà il giorno. Le origini del Primo Maggio, di Martin Cennevitz. Editore Elèuthera

    Verrà il giorno. Le origini del Primo Maggio, di Martin Cennevitz. Editore Elèuthera

    Il lavoro è dignità – Le parole di Papa Francesco, di Giacomo Costa e Paolo Foglizzo. Edizioni Futura

    Il lavoro è dignità – Le parole di Papa Francesco, di Giacomo Costa e Paolo Foglizzo. Edizioni Futura

    Malesangue, di Raffaele Cataldi. Edizioni Alegre

    Malesangue, di Raffaele Cataldi. Edizioni Alegre

    Il dono e la città, di Giacomo Panizza. Edizioni Bibliotheka

    Il dono e la città, di Giacomo Panizza. Edizioni Bibliotheka

    La questione salariale, di Andrea Garnero e Roberto Mania. Editore Egea

    La questione salariale, di Andrea Garnero e Roberto Mania. Editore Egea

  • Appuntamenti
No Result
View All Result
Il Diario del Lavoro
No Result
View All Result

Home - Approfondimenti - La nota - Precari, sfruttati e sull’orlo del burnout: i dottorandi italiani alla ricerca del benessere

Precari, sfruttati e sull’orlo del burnout: i dottorandi italiani alla ricerca del benessere

di Elettra Raffaela Melucci
3 Settembre 2024
in La nota
Le scienze non sono una faccenda per donne: la segregazione formativa di genere

SCIENZIATO SCIENZIATA RICERCATRICE RICERCATORE MICROSCOPIO SAN RAFFAELE TEST ANALISI

La ricerca: un mondo animato da indefessi studiosi che prodigano le proprie esistenze al servizio del progresso dell’umanità intera. Custodi del sapere, i ricercatori macinano le proprie esistenze lungo un percorso di perenne disvelamento dello scibile, dissipando le ombre della misconoscenza e spostando l’orizzonte dell’ignoto ogni volta sempre più in là. Li immaginiamo un po’ così, al sicuro delle mura universitarie o dei laboratori, proni su scrivanie o con gli occhi cerchiati dagli oculari dei microscopi, a creare alchimie negli alambicchi o a portare alla luce un testo antico. Insomma, un duro lavoro, che qualcuno dovrà pur fare. Ma comunque un lavoro, che però in Italia non è riconosciuto tale: il dottorato, infatti, è inquadrato come percorso di studio, un periodo di formazione, e questa condizione, che si configura come una rarità nel sistema europeo, impedisce l’accesso a tutta una serie di diritti che impediscono miglioramenti del proprio status.

La denuncia, come ogni anno, arriva dall’indagine condotta da ADI, l’Associazione Dottorandi e Dottori di ricerca in Italia, che quest’anno arriva alla sua undicesima edizione con un ritratto preoccupante e anche inedito per il taglio conferitogli. Si tratta, infatti, della prima analisi mai realizzata a livello nazionale per sondare lo stato di salute mentale e di benessere delle dottorande e dei dottorandi appartenenti ai cicli in corso nella primavera 2022 (dal 36° al 38°). Tramite un questionario diffuso nei mesi di aprile e maggio 2023, l’indagine ha analizzato le condizioni economiche, di lavoro e di soddisfazione di 7.025 partecipanti iscritti a un dottorato, un sesto della popolazione totale, ed emerge che circa la metà della comunità dottorale italiana risulta ad alto rischio per quanto riguarda stress, ansia, depressione e burnout. I principali fattori condizionanti risultano essere da un lato la precarietà economica e contrattuale, dall’altro la cattiva qualità del lavoro in un contesto spesso ostile. Tali dinamiche, inoltre, colpiscono più duramente le persone che appartengono a gruppi discriminati, tra cui le dottorande, chi lavora in settori-scientifico disciplinari umanistici o chi lavora negli atenei del Sud Italia.

Viene dunque dissipata quella “coltre di romanticizzazione del mondo della ricerca […] per restituirne l’infrastruttura sociale su cui esso poggia, la materialità delle scelte di vita che le sue carriere comportano e alcuni elementi qualificanti delle quotidianità personali e professionali che lo attraversano”. E su ciò, naturalmente, incide sì la perenne maglia nera dell’Italia in Europa per investimenti in istruzione superiore e ricerca rispetto al PIL, ma anche il mancato riconoscimento dal punto di vista sociale del lavoro di ricerca, che invece necessiterebbe di una adeguata professionalizzazione dovuta in un Paese democratico e sviluppato. Un mancato riconoscimento, sottolineano gli autori della ricerca, che avviene tanto all’interno dei luoghi di ricerca, “attraverso l’offerta di posizioni parasubordinate e vilmente retribuite, della durata di un anno o inferiore, incompatibili con i tempi di raccolta dati, elaborazione, scrittura, come pure con la programmazione minima di vita familiare e affettiva”, quanto all’esterno dell’università, “dove nel settore pubblico e nel privato il possesso del titolo di dottorato ancora non dà sistematicamente accesso a posizioni e retribuzioni superiori rispetto alla laurea magistrale o al master”. Si tratta quindi di una “svalutazione professionale endemica” che ha conseguenze disastrose sulla qualità della vita dei ricercatori, soprattutto malessere psicologico.

La questione salariale. I risultati della X Indagine sono stati tristemente confermati sul piano economico e della precarietà. Mentre una laurea magistrale dà accesso a un salario netto medio tra chi lavora a tempo pieno di 1.499€ a un anno dal conseguimento del titolo e di 1.599€ dopo tre anni, l’importo della borsa di dottorato non segue nemmeno l’inflazione, portando a una perdita di potere d’acquisto vicina al 10% negli ultimi tre anni. La borsa minima fissata dal MUR e percepita dalla maggioranza di dottorandi e dottorande arriva a essere più bassa di quasi il 25% rispetto a chi ha scelto di lavorare altrove. Le donne sono il 56% del campione totale, ma solo il 47% di chi guadagna più di 1.300€ al mese; lo squilibrio nella distribuzione delle borse più alte si traduce in un divario di genere di circa 45€ mensili. Nel luglio 2022 c’è stato un aumento delle retribuzioni di circa 65€ mensili (5,7%), ma da aprile 2022 ad aprile 2023 l’inflazione è stata dell’8,2%, i generi alimentari sono aumentati del 12,1%, le bollette elettriche del 16,6% e la crisi abitativa ha fatto registrare una crescita del costo degli affitti superiore al 10% (per l’80% dei posti di dottorato, l’affitto medio supera il 30% della borsa). Il beneficio derivante dall’aumento della borsa minima è presto annullato: il numero di dottorandi e dottorande che non riescono ad arrivare a fine mese è salito dall’11% al 14%; solo il 43% di chi fa un dottorato risparmia almeno 100€ al mese (nel 2022 era il 46%), mentre il 14% deve chiedere aiuto alla famiglia (in crescita dall’11% del 2022); il 52% del campione, in aumento rispetto al 45% dell’anno scorso, non riuscirebbe a sostenere una spesa imprevista di 400€, e solo il 26% supera la soglia determinante di 800€ (soglia di povertà Eurostat), cioè quella utilizzata nelle statistiche ufficiali per determinare lo stato di povertà. Il 29% delle dottorande non risparmia nulla, rispetto al 24% dei colleghi uomini. Per la maggioranza di chi fa un dottorato, il salario orario netto è tra i 6 e gli 8 euro (al di sotto della soglia minima proposta), anche considerando l’assenza di tassazione sulla borsa di dottorato.

Le condizioni di lavoro all’interno del mondo accademico. L’ambiente accademico, prosegue la ricerca, è notoriamente caratterizzato da una spinta continua alla produttività, con ritmi di lavoro sottoposti a una continua pressione implicita a tutti i livelli per aumentare la quantità di pubblicazioni sacrificando l’equilibrio tra vita e lavoro: il 51,4% del campione lavora oltre 40 ore a settimana, il 12% supera le 50 ore. “Sebbene la maggioranza di dottorandi e dottorande dia una valutazione generalmente positiva del proprio ambiente di lavoro, soprattutto per quanto riguarda il rapporto di supervisione, vi sono aspetti obiettivi che danno conto di una condizione di sfruttamento generalizzato e demansionamento di fatto”. Inoltre, la precarietà e l’incertezza verso il futuro sono percepite dall’88% del campione e oltre la metà delle persone inizialmente intenzionate a rimanere nel mondo accademico dichiara di aver cambiato idea. L’assenza di qualsivoglia tutela contrattuale espone la categoria all’arbitrio di supervisor, collegio docenti e uffici amministrativi, sia per quanto riguarda i diritti ordinari come ferie, malattia e maternità o paternità, sia in situazioni più complesse che travalicano l’ordinario sfruttamento.

Precariato e prospettive di carriera. Le condizioni materiali del dottorato di ricerca in Italia si riflettono anche sulla percezione di insicurezza e incertezza professionale futura. Il 25,1% del campione registra un livello di insicurezza alto. Solo l’1,1% della popolazione dottorale, invece, ha riportato punteggi positivi: il dottorato in Italia non offre in alcun modo prospettive di carriera certe. Il livello di incertezza, poi, è estremamente elevato fra tutti i cicli di dottorato. Anche qui si registra un divario di genere, che però non risulta particolarmente ampio: il 26,1% delle dottorande ha punteggi negativi, contro il 24,2% dei dottorandi. Sul piano economico, il dottorato di ricerca non garantisce un presente dignitoso, né un futuro stabile. Inoltre, la natura atipica del dottorato, considerato esclusivamente come formazione ai fini fiscali e come lavoro per quanto riguarda le mansioni, non consente una pianificazione della vita personale, aspetto che peggiora per chi prosegue la carriera accademica.

Psicopatologia del dottorato di ricerca. Secondo gli autori della ricerca, le università sono tradizionalmente considerate ambienti a basso livello di stress, ma studi dedicati hanno ribaltato questa nozione portando alla luce una preoccupante diffusione delle psicopatologie legate allo stress lavorativo tra gli accademici, soprattutto tra i membri più giovani, rispetto a persone con un livello di istruzione simile nel settore privato. “Il carico di lavoro – si sottolinea – risulta essere uno dei problemi ambientali principali che portano a questa difficoltà: l’organizzazione dei gruppi di ricerca è spesso basata su aspettative eccessive sulla componente dottorale, con scarsa considerazione per l’equilibrio tra ricerca e vita privata. Inoltre, la relazione di supervisione risulta spesso problematica a causa di possibile inesperienza, incapacità di leadership, mancanza di disponibilità o inattenzione di chi svolge il ruolo di supervisor”. Per quanto riguarda l’ansia, il 27% degli intervistati riporta punteggi considerati gravi o molto gravi. Studi internazionali analoghi sul dottorato rilevano una prevalenza media del 17%. La depressione, invece, fa registrare punteggi gravi per il 36% del campione, rispetto al 24% nel dottorato all’estero e al 12% riscontrato nella popolazione generale italiana durante la fase acuta della pandemia.

In sintesi. Un lavoro estremamente competitivo e stressante, che pure lavoro non è considerato per la sua forma atipica; l’assenza totale di garanzie e benefici, sia sul piano strettamente salariale che su quello previdenziale; l’assenza di un contratto e di chiare definizioni di diritti e mansioni durante il dottorato “rende possibile un modo di produzione ottocentesco, che annulla e ribalta le conquiste sindacali dell’ultimo secolo”, chiosa lo studio. “Buona parte del lavoro di ricerca è basato sullo sfruttamento: queste dinamiche sono il principale motore di un sistema accademico al collasso sotto il peso del mancato ricambio e del sottofinanziamento cronico, oltre a innestarsi su relazioni di lavoro di tipo baronale già endemiche all’università italiana”. Un complesso che impatta sulla condizione psichica dei ricercatori e che impone di ripensare il dottorato italiano. Un problema tanto sociale quanto soprattutto politico: “Molte delle storture emerse dalla XI Indagine ADI, se adeguatamente corrette, potrebbero condurre in tempi rapidi a enormi miglioramenti, non tanto e non solo delle vite personali di dottorandi e dottorande, ma anche e soprattutto dell’intera comunità accademica e del suo ruolo sociale come vettore di prosperità economica, sviluppo sociale e progresso morale dell’intero Paese”.

Elettra Raffaela Melucci

Elettra Raffaela Melucci

Elettra Raffaela Melucci

Redattrice de Il diario del lavoro

In evidenza

Formazione continua , per la prima volta il tasso di partecipazione sale oltre il 10% ma siamo ancora in basso nella classifica Ue. I dati del XXIV rapporto Inapp

Formazione continua , per la prima volta il tasso di partecipazione sale oltre il 10% ma siamo ancora in basso nella classifica Ue. I dati del XXIV rapporto Inapp

9 Maggio 2025
Volkswagen, voci di vendita per Italdesign, il sindacato si oppone

Volkswagen, voci di vendita per Italdesign, il sindacato si oppone

9 Maggio 2025
L’evasione fiscale: un fenomeno ancora da interpretare

Economia, Istat: scenario internazionale di elevata incertezza, ma nel I trimestre Pil italiano migliore di Francia e Germania

9 Maggio 2025
Istat, a novembre fatturato +1,3% e ordini +0,3%

Produzione industriale, Confcommercio: miglioramento marginalissimo, preoccupa la riduzione dei beni di consumo

9 Maggio 2025
Metalmeccanici, interrotta la trattativa per il rinnovo del contratto

Metalmeccanici, il 20 maggio assemblea in piazza a Bologna per fare il punto sul contratto e rilanciare la mobilitazione

9 Maggio 2025
Ulteriori informazioni

Quotidiano online del lavoro e delle relazioni industriali

Direttore responsabile: Massimo Mascini
Vicedirettrice: Nunzia Penelope
Comitato dei Garanti: Mimmo Carrieri,
Innocenzo Cipolletta, Irene Tinagli, Tiziano Treu

© 2024 - Il diario del lavoro s.r.l.
Via Flaminia 287, 00196 Roma

P.IVA 06364231008
Testata giornalistica registrata
al Tribunale di Roma n.497 del 2002

segreteria@ildiariodellavoro.it
cell: 349 9402148

  • Abbonamenti
  • Newsletter
  • Impostazioni Cookies

Ben Tornato!

Accedi al tuo account

Password dimenticata?

Recupera la tua password

Inserisci il tuo nome utente o indirizzo email per reimpostare la password.

Accedi
No Result
View All Result
  • Rubriche
    • Poveri e ricchi
    • Giochi di potere
    • Il guardiano del faro
    • Giurisprudenza del lavoro
  • Approfondimenti
    • L’Editoriale
    • La nota
    • Interviste
    • Analisi
    • Diario delle crisi
  • Fatti e Dati
    • Documentazione
    • Contrattazione
  • I Blogger del Diario
  • Appuntamenti
Il Diario del Lavoro

Direttore responsabile: Massimo Mascini
Vicedirettrice: Nunzia Penelope
Comitato dei Garanti: Mimmo Carrieri, Innocenzo Cipolletta, Irene Tinagli, Tiziano Treu

  • Accedi