Un provvedimento d’urgenza del Consiglio di Stato ammette al concorso scuola del 28 aprile anche 20mila docenti non abilitati, sia pure con riserva, che concorreranno per le circa 63mila cattedre vacanti insieme agli altri candidati.
Il segretario Flc-Cgil Domenico Pantaleo sottolinea “la lunga serie di errori commessi dal Miur e dal ministro Giannini su questo particolare concorso”, che ha visto l’esclusione di migliaia di docenti “costretti a farsi riconoscere un diritto di accesso dalla Giustia amministrativa”. “A ciò – continua Pantaleo – si aggiunga il pressapochismo con il quale sono state predisposte le prove del concorso: mancanza dei commissari, mancanza di trasparenza nelle griglie di valutazione, enormi problemi di natura logistica, per cui, ad esempio, a molti docenti sardi è stato imposto di recarsi a Roma.”
La sentenza emessa dal Consiglio di Stato “impone un ripensamento delle norme concorsuali sulla scuola, predisponendo un percorso separato e preferenziale per gli abilitati con servizio. Da tempo, la posizione del sindacato “è stata chiara in merito a questo concorso. Intanto – aggiunge Pantaleo – confermiamo che la via concorsuale resta sempre quella da seguire, in materia di pubblico servizio. Deve però essere percorsa con giudizio, saggezza, trasparenza e dialogo con le organizzazioni sindacali.”
“La Flc-Cgil – conclude Pantaleo – auspica che il Parlamento manifesti il coraggio di salvare la scuola pubblica da questa serie di errori, È giunto il momento di prendere atto che questo ministro non è più in grado di sostenere le sfide della scuola nel nuovo millennio, neppure dal punto di vista organizzativo e contrattuale.”