L’aumento del lavoro dipendente a tempo determinato continua per il settimo trimestre consecutivo a ritmi crescenti (+403 mila). E’ quanto emerge dalla nota trimestrale congiunta Istat, ministero del Lavoro, Inps, Inail e Anpal.
L’aumento congiunturale delle posizioni lavorative dipendenti è sintesi di un incremento di 108 mila posizioni a tempo determinato e di un calo a tempo indeterminato (-34 mila). Se le prime crescono ininterrottamente dal secondo trimestre 2016, quelle a tempo indeterminato si riducono per la seconda volta dopo dieci trimestri di crescita. Il numero di attivazioni a tempo determinato raggiunge il livello massimo (1 milione 891 mila) della serie storica dal primo trimestre 2011.
Per quanto riguarda l’aumento del lavoro dipendente a tempo determinato i segnali positivi si rafforzano per le imprese industriali e dei servizi che mostrano, secondo la fonte Inps-Uniemens che include il lavoro in somministrazione e a chiamata, un forte incremento del tempo determinato (+547 mila su base annua) anche a seguito dell’abolizione dei voucher.
Contestualmente, per le posizioni lavorative a tempo indeterminato si osserva un consistente rallentamento della crescita nei dati delle CO (+40 mila posizioni) e una riduzione in quelli Inps (-59 mila).