Ad aprile 2022 si stima una crescita congiunturale per entrambi i flussi commerciali con l`estero, più intensa per le importazioni (+7%) che per le esportazioni (+1,5%). L`export aumenta su base annua del 14,9%: la crescita è più sostenuta verso l`area Ue (+17,7%) rispetto ai mercati extra Ue (+11,9%). L`import registra un incremento tendenziale del 42,4%, che coinvolge sia l`area Ue (+27,7%) sia, in misura molto più ampia, l`area extra Ue (+62%). Lo ha reso noto l’Istat.
L`aumento su base mensile dell`export è dovuto all`incremento delle vendite verso entrambe le aree, Ue (+1,2%) ed extra Ue (+1,8%).
Il disavanzo commerciale è pari a 3.666 milioni di euro, a fronte di un avanzo di 5.871 milioni dello stesso mese del 2021. Il deficit energetico raggiunge i 9.111 milioni (era pari a 2.849 milioni un anno prima). L`avanzo nell`interscambio di prodotti non energetici si riduce a 5.445 milioni, da 8.720 milioni di aprile 2021.
La crescita congiunturale dell`export, ad aprile, “è trainata soprattutto dalle vendite di energia e di beni di consumo non durevoli. Nel trimestre febbraio-aprile 2022, la dinamica congiunturale e` molto positiva. Su base annua, l`export registra una crescita in netto rallentamento (+14,9%, da +23,1% di marzo) ma ancora molto sostenuta, con incrementi diffusi a tutti i settori, eccetto gli autoveicoli, e a tutti i principali paesi partner, a esclusione di Russia, Cina e Giappone”, è il commento dell’Istat.
tn