In edilizia, più di un operaio su tre è straniero. Albania, Romania, Egitto e Marocco i principali Paesi di provenienza dei migranti nel settore, con un’età compresa tra i 36-45 anni. Il 58,8% è inquadrato come operaio senza esperienza. Sono poco qualificati e non adeguatamente retribuiti. Lavorano prevalentemente al Nord, arrivano in Italia spesso attraverso percorsi complicati. Nel 2023 sono stati 176 gli infortuni mortali sul lavoro in edilizia (dati Cnce ottobre 2022-settembre 2023). Da questa prima fotografia del settore prende il via “Costruzioni Migranti, tra Lavoro e Cittadinanza”, la XII Assemblea nazionale della Fillea Cgil, che si terrà il 16 e il 17 maggio alla Latteria Molloy di Brescia. Un’ occasione di confronto e dibattito sul tema della cittadinanza nel pieno svolgimento della campagna referendaria. Ad aprire i lavori venerdì 16 maggio dalle 16 il segretario generale Cgil Brescia Francesco Bertoli e poi il segretario generale della Fillea Cgil Antonio Di Franco, Feliciano Iudicone Fillea Cgil nazionale che presenterà i dati ‘Migranti nelle Costruzioni’, Ibrahima Niane della segreteria regionale Fillea Cgil Lombardia e infine le associazioni.
Il 17 Maggio dalle ore 9.30, dopo i saluti della segretaria generale della Cgil Lombardia Valentina Cappelletti e l’introduzione del segretario generale della Fillea Cgil Antonio Di Franco, gli interventi e le testimonianze dei delegate/delegati attraverso il racconto grafico in diretta della fumettista Takoua Ben Mohamed, Mimmo Lucano Europarlamentare Avs e la segretaria nazionale del Pd Elly Schlein. Concluderà la segretaria nazionale della Cgil Maria Grazia Gabrielli.
“L’assemblea è la giusta occasione per riprendere le fila di un tema urgente per futuro e crescita di questo Paese. La campagna referendaria ci pone questioni relative alla cittadinanza e all’integrazione degli immigrati nella società italiana. La sfida più grande della tornata referendaria è riuscire ad attraversare il mare dell’astensionismo e approdare al quorum, necessario per validare l’esito della consultazione. Per noi la legalità è un mezzo estensivo di diritti e giustizia sociale valido per tutti. I migranti nel settore delle costruzioni rappresentano una quota significativa della forza lavoro in Italia. Un fenomeno dovuto a diversi fattori, tra cui la domanda, la carenza di manodopera locale ma soprattutto la disponibilità degli stranieri a lavorare in condizioni spesso difficili. I migranti affrontano diverse sfide: orari lunghi, esposizione a rischi per salute e sicurezza oltre a discriminazione, difficoltà a integrarsi nella società locale. Le storie di lotta dei nostri delegati/e lo dimostrano. Pertanto vogliamo proseguire un percorso, nutrito e arricchito dai nostri lavoratori.