Non ci sarà nessuna nazionalizzazione di Alitalia. I cittadini italiani hanno speso 8 miliardi di euro per l’azienda di trasporto aereo, inclusi i 600 milioni del credito ponte stanziati dal governo ieri sera perché la compagnia possa continuare ad operare nei prossimi sei mesi in attesa di un nuovo compratore. Il ministro Carlo Calenda, questa mattina a Radio Anch’io ha infatti precisato che “i cittadini sono molto attenti a come vengono usati i loro soldi e dobbiamo essere noi molto attenti a come vengono usati”, ha spiegato Calenda.
I commissari di Alitalia nominati dal governo avranno, quindi, il compito di preparare un programma e si prevede che “entro 15 giorni” ci sia l’avvio dell’apertura “per le manifestazioni di interesse”. Ha continuato Calenda che ha, inoltre, risposto alla proposta di Matteo Renzi su una possibile quota statale in Alitaia. “Idea benvenuta – ha dichiarato il ministro – tanto più se viene dal segretario del partito di maggioranza”. Una proposta che comunque “dovrà tenere in considerazione” la necessità di “una alleanza con un grande compagnia. Penso che Renzi lo sappia bene, aspettiamo di vedere la proposta.”
Contro il prestito ponte da 600 milioni di euro in favore di Alitalia disposto ieri dal Governo il Codacons scrive alla Commissione Europea, chiedendo di bocciare l`operazione.
“Ancora una volta lo Stato utilizza soldi pubblici per salvare una società privata portata alla soglia del fallimento da una gestione scriteriata, costata 7,4 miliardi di euro ai contribuenti italiani, conto che ora sale a 8 miliardi di euro – afferma il presidente Carlo Rienzi – Un aiuto di Stato mascherato, che avviene a meno di 10 anni di distanza dal precedente prestito da 300 milioni di euro concesso nel 2008 ad Alitalia poi trasformata in Cai, soldi finiti nelle casse vuote della compagnia aerea e subito volatilizzati. Il rischio concreto è che il nuovo prestito non sarà onorato dall`azienda, a causa della disastrosa situazione dei conti, e finirà per pesare interamente sulle tasche dei cittadini”.
Per tale motivo il Codacons, ha spiegato nella nota, ha deciso di scrivere alla Commissione Europea chiedendo di non autorizzare il prestito ponte da 600 milioni e, in caso di concessione del finanziamento, di intervenire e vigilare affinché nemmeno un euro del prestito sia utilizzato per pagare dirigenti e amministratori, e perché tutto l`importo vada a garantire la continuità dei voli. L`associazione dei consumatori, inoltre, alla prossima assemblea dei soci di Alitalia chiederà di avviare azione di responsabilità contro gli amministratori della compagnia aerea che nel tempo hanno portato l`azienda allo sfascio.