Secondo quanto emerso dal Rapporto Ance sulla presenza delle imprese italiane di costruzione all’estero, nel 2015 sono oltre 230 i cantieri aperti oltre confine dalle imprese italiane, per un totale di 17,2 miliardi di euro e un fatturato cumulato che raggiunge quota 12 miliardi con un aumento del 14,5% rispetto all’anno precedente.
Questa crescita si consolida per l’undicesimo anno consecutivo e vede le aziende italiane del settore attive stabilmente in 89 paesi con contratti di costruzione per oltre 87 miliardi di euro.
In particolare, il rapporto sottolinea la forte presenza di imprese italiane di costruzione sui mercati più sviluppati: 7 miliardi di commesse acquisite in 21 Paesi Ocse, che rappresentano circa la metà totale dei contratti sottoscritti nel 2015.
La forbice tra il fatturato estero e quello nazionale delle imprese del campione, che si è creata da tempo, continua, sempre più, ad ampliarsi. Il peso della componente estera del fatturato rispetto all’attività globale delle stesse aziende è passato dal 31% del 2004 a ben il 70% nel 2015, un valore mai raggiunto prima e che coinvolge tutte le classi dimensionali d`impresa.
Nel 2015 le imprese italiane hanno conquistando 11 nuovi mercati: Germania, Regno Unito, Repubblica ceca, Ungheria, Moldavia, Montenegro, Norvegia, Isole di Capoverde, Niger, Indonesia e Laos. Le imprese italiane consolidano il loro posizionamento nei Paesi più sviluppati: nel 2015 il 42% delle nuove commesse appartiene all`area dei paesi Ocse, per un importo complessivo di oltre 7 miliardi. Un risultato altrettanto positivo nei paesi G-20, dove il valore dei lavori acquisiti nel 2015 è stato di 5,6 miliardi.
Il 50% delle nuove commesse acquisite nel 2015 è concentrato in Europa, un dato che conferma l`incremento registrato a partire dallo scorso anno e deriva dall`aumento della competitività e dalla solidità delle imprese italiane. Cresce notevolmente nel 2015 anche la quota di nuove commesse in Medio Oriente: dal 5,3% del 2014 al 20,6% del 2015, grazie soprattutto ai nuovi lavori in Qatar (3,1 miliardi). Complessivamente l`area geografica che continua a mantenere la leadership nel portafoglio lavori è il Sud America dove si concentra il 23,1% dell`intero valore delle commesse a cui partecipano le aziende italiane.
Il settore ferroviario, con il 24,2% dell`intero valore delle commesse, si conferma la tipologia di opera maggiormente realizzata dalle imprese italiane. Seguono le opere stradali, con una quota pari al 22,3%, e quelle idrauliche con il 15%.
In aumento anche l`edilizia, sia residenziale che non residenziale, che rappresenta oltre l`8% del portafoglio lavori.
Per quanto riguarda i contratti di concessione, nel 2015, le imprese italiane partecipano a 22 progetti all`estero, per un valore complessivo di 33,8 miliardi di cui circa 4,5 di loro diretta competenza. La quota predominante è quella delle autostrade (il 55% dei contratti in essere), seguita da ospedali (18%) e generazione e distribuzione di energia elettrica (12,4%).