Secondo quanto emerge dalla Nota trimestrale congiunta sulle tendenze dell’occupazione, diffusa da Ministero del lavoro, Istat, Inps e Inail, nel primo trimestre del 2017 gli infortuni sul lavoro accaduti e denunciati all’Inail sono stati 134 mila (di cui 112 mila in occasione di lavoro e 22 mila in itinere), in aumento del 5,9% (+7.430 denunce) rispetto al primo trimestre del 2016.
Il sensibile aumento è dovuto, in buona parte, a un maggiore numero di giorni lavorativi nel primo trimestre 2017 rispetto ai primi tre mesi dell’anno precedente (64 giorni contro 62), con conseguente maggiore esposizione al rischio infortunistico. A parità di giorni lavorativi, l’aumento sarebbe stato molto più attenuato. Inoltre, la crescita dell’occupazione ha ampliato il numero di lavoratori esposti a rischio di infortunio.
L’incremento degli infortuni sul lavoro, che ha interessato entrambe le modalità di accadimento, risulta più consistente in quelli in itinere in confronto a quelli in occasione di lavoro (rispettivamente +13,1% e +4,6%).
L’aumento ha interessato in ugual misura sia le attività industriali che dei servizi tra i quali si distinguono per intensità della crescita quelli del trasporto-magazzinaggio (+9,7%), dei servizi alle imprese (+10,5%) e della fornitura di acqua e gestione dei rifiuti (+13,3%), mentre l’agricoltura ha segnato un calo dello 0,7%.
Con riferimento alle sole denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale si registrano 190 decessi nel primo trimestre 2017 contro i 169 dell’analogo trimestre dell’anno precedente, con un aumento di 21 denunce pari al +12,4% (Tavola 7), conseguenza anche dei due gravi incidenti di gennaio 2017 per la valanga sull’albergo di Rigopiano e la caduta dell’elisoccorso a Campo Felice. Poco meno di un quarto dei decessi è avvenuto in itinere, ma l’incremento ha riguardato esclusivamente gli infortuni in occasione di lavoro (+18,5%). Del resto, a fronte di un calo in agricoltura (10 decessi in meno), l’aumento si concentra nei settori industriali e dei servizi (31 decessi in più), in particolare nelle attività del commercio, della sanità e del trasporto-magazzinaggio.