“Noi siamo profondamente convinti che all’unità sindacale non ci sia alternativa perché è l`evoluzione del contesto sociale, economico e politico che renderà questa modalità di fare Sindacato più efficace e rispondente ai bisogni della gente che rappresentiamo”. Lo ha detto il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, nella sua relazione al XVII congresso del sindacato.
“Sarà un percorso inevitabile – ha aggiunto – che noi vogliamo agevolare. Riproponiamo, dunque, nell’ufficialità di questa sede congressuale, il nostro progetto che abbiamo già sottoposto, qualche anno fa, all’attenzione di Cgil e Cisl. Vi invitiamo, pertanto, a rispolverare il Patto federativo del 1972 e a riammodernarlo. Stabiliamo, insieme, che gli organismi unitari abbiano una composizione non paritetica, come era a suo tempo, bensì proporzionale all’effettivo livello di rappresentanza di ciascuna delle tre Organizzazioni. Individuiamo, poi, i temi su cui assumere decisioni unitariamente vincolanti, stabilendo che nessuno abbia il diritto di veto e nessuno, singolarmente, la maggioranza assoluta”.
“Cara Annamaria, cara Susanna – ha poi detto rivolgendosi alle segretarie generali di Cisl e Cgil -, noi abbiamo la netta percezione che, nonostante le tante difficoltà e le inevitabili specificità che caratterizzano ciascuno di noi, i lavoratori, i pensionati e i giovani che rappresentiamo ci chiedano di fare questo passo storico. E a voi, care delegate e cari delegati, chiediamo di sostenere questo percorso nei luoghi di lavoro. Sappiamo perfettamente che in alcune realtà ci sono condizioni più semplici, mentre in altre i normali e fisiologici dissidi sono più frequenti. Ma sarà proprio la definizione di regole unitarie a rendere più facile il confronto e la composizione di eventuali divergenze”.