Si terrà probabilmente domani alle 12 il Consiglio dei Ministri per l’esame del decreto legge ‘milleproroghe’. E’ quanto si apprende da fonti ministeriali. Una prima bozza del provvedimento è circolata in giornata. In particolare, nei 22 articoli del decreto figura il rifinanziamento fino al 2025 il contratto di espansione, la misura di supporto alle imprese in crisi finanziaria che varino una riorganizzazione aziendale e favoriscano l’esodo anticipato verso la pensione dei dipendenti.
Confermato, per tutti gli anni prossimi, il limite minimo di unità lavorative in organico per accedere al beneficio: non dovrà essere inferiore complessivamente a cinquanta incluse le aziende che abbiano sottoscritto, dal 2023 al 2025, un contratto di rete. Dal 1 gennaio 2023 si abbassa inoltre a 500 il numero dei dipendenti, previsto originariamente a 1000, per quelle imprese di particolare rilevanza strategica che volessero accedere al contratto di espansione impegnandosi a 1 assunzione per ogni 3 lavoratori prepensionati. In questo caso, si legge nella bozza, almeno il 50% dei lavoratori assunti non dovrà aver compiuto il trentacinquesimo anno di età al momento dell’assunzione. Un ‘paletto’ a cui il governo lega anche la proroga per ulteriori 24 mesi della riduzione dei versamenti a carico del datore di lavoro dell’indennità mensile che dovrà riconoscere ai lavoratori che, a fronte della risoluzione del rapporto, si apprestino a pensionarsi volontariamente, fino al raggiungimento della prima decorrenza utile del trattamento pensionistico.
E.G.