Venerdì è convocata una sessione straordinaria della Consulta del Patto per lo Sviluppo dell’Abruzzo. Ordini del Giorno: Credito: situazione regionale, risorse e azioni; Stato d’avanzamento del Pacchetto Presto, aggiornamenti e informazioni.
“Il 2013 – sostiene il segretario regionale della Uil Abruzzo, Roberto Campo – è un anno delicatissimo a causa della crisi economica e occupazionale che non trova ancora un punto di svolta; delle numerose crisi industriali aperte; della sforzo decisivo da fare affinché la ricostruzione del centro dell’Aquila parta davvero e alla grande; delle elezioni, prima nazionali e poi regionali; del ridursi dei residui passivi da riutilizzare per far quadrare il bilancio (in attesa che dal 2015 comincino ad esaurirsi le prime cartolarizzazioni); del completamento del ciclo di programmazione 2007-2013 e della preparazione del nuovo ciclo 2014-2020”.
Chiederemo venerdì, dice il sindacalista, “che la Consulta si riunisca nuovamente a breve per approvare un secondo pacchetto di misure anti-crisi e pro-occupazione, che dettagli gli investimenti a tutti i titoli (fondi strutturali, FAS, altro) per il 2013, con scadenze definite e sciolga i nodi che ci trasciniamo dietro da un po’, a cominciare dalla dotazione di risorse per i piani di rilancio d’area delle aree di crisi, su cui le parti sociali sono creditrici di una risposta dal Presidente Chiodi, e dallo sblocco delle risorse per l’automotive”.
“Per quanto riguarda la prosecuzione del confronto con il Governo – aggiunge – può essere costruito a partire da quello istituzionalmente previsto sulla programmazione 2014-2020. Proponiamo che l’Abruzzo presenti un documento condiviso in sede di Patto in cui, tra l’altro, la nostra regione si candidi ufficialmente al ruolo di ponte di terra adriatico-tirrenico agganciandosi al corridoio che sbocca a Ploče (Croazia) e cominci a dare il suo contributo alla scrittura della strategia della Macroregione Adriatico Ionica”. “Le 3 opzioni strategiche – aggiunge – per l’uso efficace dei fondi comunitari 2014-2020 indicate dal Ministro per la Coesione Territoriale ci interessano tutte molto: città (avendo il capoluogo da ricostruire); aree interne; Mezzogiorno”.
Mentre cerchiamo di costruire il nostro domani – sostiene Campo – dobbiamo difendere con le unghie il nostro apparato industriale. È necessario attrezzare l’unità di crisi per svolgere un ruolo di coordinamento sull’insieme delle crisi aziendali. La vertenza Honda si è impostata correttamente: ai sacrifici occupazionali presenti si affianca un rinnovato impegno della casa madre giapponese sul piano industriale e dei modelli. Lunedì 14, si terrà invece un importante incontro per la vertenza Micron: la richiesta di una soluzione industriale di rango da costruire e verificare a livello di settore nazionale della microelettronica è condivisa all’unanimità in Abruzzo, ma ancora non ha trovato risposta adeguata dal Ministero Sviluppo Economico”.
“Sul fronte delle riforme – aggiunge ancora il sindacalista – i sindacati hanno riaperto il confronto con la struttura commissariale della sanità. Altrettanto si deve fare per la pubblica amministrazione regionale: ogni giorno si evidenzia la gravità dell’errore fatto dalla Giunta con una legge di riforma che ha ignorato del tutto le necessità della riorganizzazione della macchina regionale. Per quanto riguarda il trasporto pubblico locale, lo sciopero regionale dei trasporti dell’11 gennaio denuncia la politica del rinvio sempre praticata dal governo regionale”. (LF)
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