“Al ministro del Lavoro piacciono solo alcuni referendum. Uno strano concetto di democrazia a intermittenza mentre è tempo invece di norme certe sulla rappresentanza e la rappresentatività”. E` quanto afferma il segretario confederale della Cgil, Fulvio Fammoni, in merito alle parole del ministro Maurizio Sacconi. “Chi rappresenta sulla base del numero di deleghe sottoscritte e di voti ricevuti alle elezioni delle Rsu – aggiunge – come si decide su accordi che valgono per l`intera platea dei lavoratori. Fino a oggi questo era un punto che impediva di andare avanti all`accordo interconfederale. Si sosteneva che il referendum, a seguito di accordo sindacale, poteva essere agito solo se tutti avevano firmato l`accordo. Dopo Pomigliano, un accordo separato votato col referendum, è evidente che questa obiezione è superata. Non esistono referendum alla carta – conclude Fammoni – neanche se piacciono a chi tenta continuamente di interferire con le scelte sindacali”.
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