“E’ ancora lontano il ritorno alla normalità per le aziende lombarde”. E’ quanto emerge dalle elaborazioni condotte dalla Cisl Lombardia che ricorda che “a marzo si è registrata una nuova impennata delle richieste di cassa integrazione, nonostante il primo trimestre dell’anno evidenzi complessivamente la tendenza ad un calo del ricorso agli ammortizzatori sociali nella nostra Regione”. “Le ore autorizzate – si legge – sono state complessivamente poco oltre i 57milioni, con una diminuzione del 12,7% rispetto al periodo precedente, ma non possiamo però abbassare la guardia, perché se i picchi raggiunti nella prima parte del 2010 sono ormai lontani, non si può parlare di un ritorno alla normalità”. “Il ricorso agli ammortizzatori continua a rimanere importante – prosegue la nota – come dimostrato anche dall’impennata registrata per il solo mese di marzo”. Mentre i dati del trimestre sono caratterizzati da un nettissimo calo nei mesi di gennaio e di febbraio delle richieste di autorizzazioni, infatti, a marzo si è registrato un nuovo significativo incremento netto delle ore: + 58,1% rispetto a febbraio, soprattutto a causa di un raddoppio delle ore di cassa integrazione straordinaria.
Complessivamente, nei primi tre mesi del 2011 la diminuzione è stata pressoché omogenea tra le varie tipologie di cassa: – 14,5% l’ordinaria, – 11,1% la straordinaria e – 13,5% la deroga.
Bergamo, Lecco, Cremona e Varese sembrano essere i territori dove il calo risulta più consistente, mentre tra i settori merceologici si registra una crescita nell’edilizia e nella moda, con i metalmeccanici in linea con la media regionale e gli altri settori in netta diminuzione.
Quanto alla cassa in deroga, si evidenzia un incremento per quella utilizzata nel commercio (+ 9,7%), mentre cala più nettamente l’uso nell’artigianato (- 22,2%) che nell’industria (- 18,3%). (LF)
