“La Cgil non parteciperà alla Cop27 che ha preso il via ieri a Sharm el-Sheikh in Egitto, un Paese che viola i diritti umani, che garantisce l`impunità a chi ha torturato e ucciso Giulio Regeni, che detiene 60 mila prigionieri politici e attivisti anche ambientali”. È quanto afferma la Cgil nazionale.
“Lo avevamo già annunciato a luglio scorso – ricorda la Confederazione – la Cgil crede nei processi multilaterali e nel ruolo delle conferenze Onu sul clima, anche se finora non hanno portato a risultati adeguati alla gravità della situazione, ma non intendiamo con la nostra presenza legittimare il ruolo del governo egiziano, né le scelte dell`Unfccc di affidare la presidenza a Stati che non rispettano i diritti umani, quest`anno l`Egitto, il prossimo gli Emirati Arabi”.
“Non parteciperemo alla XXVII Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, ma – prosegue la Cgil – porteremo avanti il nostro impegno per affermare il diritto alla giustizia sociale, climatica, al rispetto dei diritti umani e del lavoro, alla piena e buona occupazione e per la partecipazione attiva e democratica. Lo faremo – conclude – in altre sedi e in altri luoghi, con tutte quelle organizzazioni, movimenti e attivisti che condividono i nostri valori”.
E.G.