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Home - Senato - Commissione Lavoro, previdenza sociale (Dai Resoconti della Settimana)

Commissione Lavoro, previdenza sociale (Dai Resoconti della Settimana)

29 Aprile 2020
in Senato

173ª Seduta (2ª pomeridiana)
Presidenza della Presidente
MATRISCIANO 
La seduta inizia alle ore 16,05.

IN SEDE CONSULTIVA 

(Doc. LVII, n. 3) D
(Parere alla 5a Commissione. Seguito e conclusione dell’esame. Parere favorevole)
Prosegue l’esame, sospeso nella prima seduta pomeridiana odierna.
La relatrice GUIDOLIN (M5S) propone l’espressione di un parere favorevole.

La senatrice TOFFANIN (FIBP-UDC) segnala la mancanza nel Documento in esame di indicazioni in merito alla ripresa dell’attività produttiva. A tale riguardo rileva la necessità di misure a sostegno dell’attività delle imprese, richiamando l’opportunità di prevedere l’esclusione della responsabilità del datore di lavoro in relazione ai casi di contagio da Covid-19 del lavoratore. Invita inoltre a un generale ripensamento della disciplina del reddito di cittadinanza, attualmente penalizzante rispetto al sostegno dell’attività economica e discriminatoria nei confronti dei lavoratori in difficoltà. Dichiara quindi il voto contrario del proprio Gruppo.

La senatrice NISINI (L-SP-PSd’Az) segnala la complessiva insufficienza dei provvedimenti adottati dal Governo per fronteggiare la situazione di crisi, unita alla chiusura nei confronti delle proposte delle forze di opposizione finalizzate ad agevolare l’attività delle imprese e a sostenere l’occupazione. Dopo aver rilevato la mancanza di interventi adeguati a sostegno degli interventi degli enti locali, preannuncia il voto contrario del proprio Gruppo.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la proposta di parere formulata dalla relatrice è infine posta in votazione.

Verificata la presenza del prescritto numero legale, la Commissione approva.

Schema di decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, di concerto con il Ministro dell’istruzione, il Ministro dell’interno, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali e il Ministro della salute, concernente l’erogazione di misure di sostegno agli orfani di crimini domestici e di reati di genere e alle famiglie affidatarie (n. 163)

(Osservazioni alla 1a Commissione. Seguito e conclusione dell’esame. Osservazioni favorevoli con rilievi)

Prosegue l’esame, sospeso nella prima seduta pomeridiana odierna.

Il relatore LAFORGIA (Misto-LeU) presenta uno schema di osservazioni favorevoli con rilievi, il cui testo è pubblicato in allegato.

Previa verifica della presenza del numero legale per deliberare, lo schema di osservazioni è quindi posto in votazione, risultando approvato a maggioranza.

Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante disciplina delle modalità e dei termini per l’accesso al riparto del cinque per mille dell’imposta sul reddito delle persone fisiche degli enti destinatari del contributo, nonché le modalità e i termini per la formazione, l’aggiornamento e la pubblicazione dell’elenco permanente degli enti iscritti e per la pubblicazione degli elenchi annuali degli enti ammessi (n. 171)

(Osservazioni alla 5a Commissione. Seguito e conclusione dell’esame. Osservazioni favorevoli con rilievi)

Prosegue l’esame, sospeso nella prima seduta pomeridiana odierna.

Il relatore NANNICINI (PD) presenta uno schema di osservazioni favorevoli con rilievi, il cui testo è pubblicato in allegato.

Previa verifica della presenza del numero legale per deliberare, lo schema di osservazioni è quindi posto in votazione, risultando approvato a maggioranza.

SCONVOCAZIONE DI SEDUTE     

In considerazione dell’andamento dei lavori, la presidente MATRISCIANO avverte che le sedute già convocate alle ore 8,30 di mercoledì 29 aprile e di giovedì 30 aprile non avranno luogo.

La Commissione prende atto.

La seduta termina alle ore 16,20.

OSSERVAZIONI APPROVATE DALLA COMMISSIONE SULL’ATTO DEL GOVERNO N. 163

L’11a Commissione permanente, esaminato, per le parti di competenza, lo schema di decreto in titolo, esprime, per quanto di competenza, osservazioni favorevoli, con i seguenti rilievi.

Si segnala innanzitutto l’opportunità di definire in termini più chiari le procedure di riparto delle quote del Fondo destinate a iniziative di orientamento e formazione al lavoro di cui agli articoli 8 e 9.

Si fa presente che l’articolo 9 – contrariamente ad altre disposizioni dello schema – non specifica quali soggetti possano presentare la domanda per il caso in cui l’orfano sia un minorenne, nonché se la domanda debba contenere la dichiarazione (autocertificazione) della sussistenza della condizione di orfano derivante da uno dei crimini di cui all’articolo 2, comma 1, lettera a).

In riferimento all’articolo 11, si fa presente l’opportunità di chiarire se la base di calcolo dell’incentivo comprenda anche gli eventuali premi relativi all’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali. Nel medesimo articolo andrebbe inoltre specificato se e in quali termini la domanda del datore di lavoro debba documentare la sussistenza della condizione di orfano (del lavoratore) derivante da uno dei crimini di cui all’articolo 2, comma 1, lettera a).

Sembrerebbe poi opportuno chiarire il profilo relativo alla definizione della minore età dell’orfano, di cui all’articolo 20, comma 1, lettera b), considerato anche che le risorse finanziarie relative alla misura in esame sono permanenti.

Si invita infine a specificare il profilo della destinazione delle risorse recato all’articolo 6, comma 4, che appare relativo alle sole misure concernenti il diritto allo studio, considerato che le norme di legge che hanno disposto i relativi finanziamenti fanno riferimento in maniera unitaria alle misure relative al diritto allo studio, alle iniziative di orientamento e formazione al lavoro, alle misure di incentivo all’occupazione ed alle spese mediche ed assistenziali.

OSSERVAZIONI APPROVATE DALLA COMMISSIONE SULL’ATTO DEL GOVERNO N. 171

L’11a Commissione permanente, esaminato, per le parti di competenza, lo schema di decreto in titolo, considerato che:

lo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri in esame reca una nuova disciplina delle modalità e dei termini per l’accesso al riparto del cinque per mille dell’imposta sul reddito delle persone fisiche, degli enti destinatari del contributo, nonché delle modalità e dei termini per la formazione, l’aggiornamento e la pubblicazione dell’elenco permanente degli enti iscritti e per la pubblicazione degli elenchi annuali degli enti ammessi; in particolare gli adempimenti a carico degli enti interessati sono razionalizzati e armonizzati con le disposizioni del Codice del Terzo settore;

lo schema è presentato in attuazione del decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 111 (recante “Disciplina dell’istituto del cinque per mille dell’imposta sul reddito delle persone fisiche a norma dell’articolo 9, comma 1, lettere c) e d), della legge 6 giugno 2016, n. 106″);

fra le modifiche principali apportate alla normativa vigente – di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 23 aprile 2010 – vi è la menzione tra i soggetti destinatari del cinque per mille, prevista dall’articolo 1, degli enti del Terzo settore iscritti nel Registro unico nazionale, superando così l’elencazione delle singole tipologie di enti;

ai sensi dell’articolo 2 – che individua le amministrazioni competenti per ciascuna tipologia di enti – spetta al Ministero del lavoro e delle politiche sociali, tramite l’Ufficio del Registro unico nazionale del Terzo settore, ricevere le istanze di iscrizione degli enti del Terzo settore;

per gli enti del Terzo Settore iscritti nel Registro unico nazionale del Terzo settore, l’articolo 3 introduce un’importante semplificazione nella procedura di iscrizione al contributo del cinque per mille, prevedendo che gli enti interessati possano dichiarare la loro volontà di accreditarsi direttamente in sede di iscrizione nel predetto Registro, in via telematica; l’ente interessato può accreditarsi anche in un momento successivo all’iscrizione nel Registro, entro la scadenza del 10 aprile, per accedere al contributo dall’esercizio in corso;

anche per gli enti del volontariato – che in attesa dell’entrata a regime del Registro degli enti del Terzo settore continuano a essere destinatari del contributo del cinque per mille – è previsto un alleggerimento della procedura; in particolare, l’articolo 7 prevede la presentazione di un’istanza, in via telematica, di accreditamento all’Agenzia delle entrate, contenente un’autocertificazione resa dal rappresentante legale relativa alla sussistenza dei requisiti;

l’articolo 9 stabilisce che ciascuna amministrazione competente effettua i necessari controlli e pubblica entro il 31 dicembre sul proprio sito gli elenchi degli enti ammessi e degli enti esclusi;

l’articolo 16 prevede gli obblighi di trasparenza in capo agli enti beneficiari, i quali devono predisporre un rendiconto, accompagnato da una relazione illustrativa, dal quale risultino in modo chiaro, trasparente e dettagliato la destinazione e l’utilizzo delle somme percepite; a tal fine deve essere utilizzato il modulo disponibile sul sito istituzionale dell’amministrazione competente;

i rendiconti e le relazioni devono essere trasmessi entro trenta giorni dalla data ultima prevista per la loro compilazione all’amministrazione competente, la quale potrà operare, anche a campione, controlli amministrativo-contabili delle rendicontazioni anche presso le sedi degli enti beneficiari, potendo richiedere l’acquisizione di ulteriore documentazione integrativa; gli enti che percepiscono contributi di importo inferiore a 20.000 euro non sono tenuti, salva esplicita richiesta dell’amministrazione, all’invio del rendiconto e della relazione, che dovranno in ogni caso essere redatti e conservati per dieci anni;

i beneficiari non possono utilizzare le somme percepite per coprire le spese di pubblicità per campagne di sensibilizzazione sulla destinazione della quota del cinque per mille e sono tenuti a pubblicare sul proprio sito gli importi percepiti e il rendiconto, dandone comunicazione all’amministrazione erogatrice;

lo schema di decreto si occupa anche della ripartizione del cosiddetto “inoptato”, riguardante le “scelte non espresse”, somme per le quali il contribuente non ha indicato alcun codice fiscale ai fini della destinazione diretta del cinque per mille o ha indicato un codice fiscale che risulti errato o riferibile a un soggetto non accreditato; lo schema di decreto, in linea con la disciplina vigente, ribadisce che tali risorse siano redistribuite in modo proporzionale alle scelte dei contribuenti,

esprime osservazioni favorevoli con i seguenti rilievi.

Anzitutto, si invita a valutare l’opportunità di prevedere che una parte anche modesta delle risorse del cosiddetto “inoptato” possa essere utilizzata per sostenere specifiche attività poste in essere, anche in rete, dagli Enti di minori dimensioni e tese a favorirne la capacità di fundraising.

Si sottolinea inoltre la convenienza di far confluire nel cosiddetto “inoptato” anche le risorse rivenienti da soggetti esclusi o i cosiddetti residui (per esempio, gli importi accantonati per enti che non comunicano le coordinate bancarie o nel frattempo hanno cessato l’attività), visto che queste risorse, che pure derivano da una espressione del contribuente, non vengono al momento assegnate.

Si segnala altresì l’utilità di specificare che i dati che l’Agenzia delle entrate deve comunicare in forma aggregata, ai sensi dell’articolo 9, comma 3, dello schema di decreto, debbano essere resi pubblici con suddivisione per singola categoria (volontariato, enti di ricerca, comuni, eccetera).

Una volta approvato il presente decreto del Presidente del Consiglio dei ministri in via definitiva, si auspica infine che il Governo dia seguito immediatamente all’impegno a erogare ai beneficiari le risorse del cinque per mille del 2018 entro giugno e quelle del 2019 entro dicembre dell’anno in corso.

172ª Seduta (1ª pomeridiana)
Presidenza della Presidente
MATRISCIANO 
La seduta inizia alle ore 14.

IN SEDE CONSULTIVA 

(Doc. LVII, n. 3) Documento di economia e finanza 2020 e relativo annesso

(Parere alla 5a Commissione. Esame e rinvio)

La relatrice GUIDOLIN (M5S) dà conto del nuovo quadro economico e di finanza pubblica delineato dal Documento di economia e finanza in esame in considerazione degli effetti dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, nonché delle conseguenti principali linee di politica economica, finalizzate al sostegno della ripresa produttiva.

Nell’illustrare gli aspetti del Documento in esame di competenza della Commissione, la relatrice rileva la contrazione dell’occupazione, prevista di poco superiore al 2 per cento, a fronte di una ripresa del mercato del lavoro nel 2021.

Segnala quindi, fra le linee di intervento caratterizzanti il decreto-legge di prossima adozione relativo ad ulteriori misure sanitarie, economiche, sociali ed amministrative, l’estensione della cassa integrazione in deroga e delle indennità ai lavoratori autonomi, il riconoscimento di indennità in favore dei lavoratori domestici, il sostegno al reddito dei cittadini non coperti da altre forme di assistenza, l’adozione di ulteriori interventi per la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, il rafforzamento delle misure di vigilanza e di controllo della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, l’adozione di misure a sostegno delle famiglie, il supporto delle politiche di inclusione degli enti territoriali, l’adozione di misure in favore delle imprese e dei lavoratori autonomi, nonché a sostegno dell’istruzione. Il Documento anticipa inoltre un ulteriore complesso di misure urgenti finalizzate a rilanciare gli investimenti e ad incentivare il processo di innovazione tecnologica e digitalizzazione, mentre sarà accelerata l’attuazione del Piano Sud 2030, a partire dalle linee coerenti con le strategie nazionali per affrontare l’emergenza Covid-19.

Con riguardo alle linee di intervento che sta sviluppando l’Unione europea in relazione all’emergenza epidemiologica e al nuovo scenario economico e sociale, ricorda che il Consiglio europeo del 23 aprile ha approvato un mandato alla Commissione europea per la presentazione di una proposta relativa all’istituzione di un Recovery fund. Si sofferma infine sulla proposta SURE della Commissione, relativa all’istituzione di un Fondo europeo di sostegno a strumenti nazionali per la lotta alla disoccupazione. 

Il senatore ROMEO (L-SP-PSd’Az) puntualizza che la citata decisione del Consiglio europeo in merito all’istituzione del Recovery Fund mette in evidenza la necessità di un preciso mandato parlamentare al Governo ai fini della determinazione della condotta da seguire in tale sede. Nel merito della decisione del Consiglio europeo, segnala in particolare la mancanza di chiarezza circa la natura dell’intervento finanziario a sostegno dei sistemi economici degli Stati membri. Esprime quindi considerazioni critiche relativamente all’insufficienza delle misure adottate dal Governo in materia di liquidità a beneficio delle imprese, che risultano penalizzate nell’accesso al credito bancario, nonostante la garanzia statale sui prestiti.      

La senatrice TOFFANIN (FIBP-UDC) lamenta la mancanza di un piano organico di interventi a sostegno del sistema produttivo, nonché l’incertezza in relazione alla fruizione degli ammortizzatori sociali da parte dei lavoratori domestici e l’assenza di iniziative idonee a garantire la tenuta dei livelli occupazionali, conciliandoli con le necessità delle imprese. Segnala poi le difficoltà dei lavoratori autonomi, che in molti casi non riescono a fruire del bonus previsto a loro favore, pur continuando a essere tenuti al versamento dei contributi previdenziali. Fa inoltre presente l’opportunità di interventi appropriati per l’accesso al lavoro agile, garantendo parità di condizioni tra i lavoratori. Richiama infine l’attenzione sulle difficoltà attraversate nell’attuale fase dal sistema delle scuole paritarie, destinate a ripercuotersi sulle famiglie in assenza di interventi concreti del Governo.

Il seguito dell’esame è quindi rinviato.

Schema di decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, di concerto con il Ministro dell’istruzione, il Ministro dell’interno, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali e il Ministro della salute, concernente l’erogazione di misure di sostegno agli orfani di crimini domestici e di reati di genere e alle famiglie affidatarie (n. 163)

(Osservazioni alla 1a Commissione. Esame e rinvio)

Dato conto delle definizioni e del campo di applicazione della disciplina proposta, di cui agli articoli 2, 24 e 26 dello schema di decreto in esame, il relatore LAFORGIA (Misto-LeU), riferendosi alle disposizioni di maggior interesse per la Commissione, si sofferma sugli articoli da 8 a 10, volti a destinare una quota delle risorse finanziarie del Fondo oggetto dello schema a iniziative di orientamento e formazione al lavoro rivolte agli orfani di crimini domestici, nonché sugli articoli da 11 a 13, che recano la disciplina degli incentivi all’assunzione relativa ai medesimi soggetti beneficiari.

Illustra poi l’articolo 14, che consente il reimpiego delle risorse finanziarie di cui agli articoli 8 e 11 non utilizzate, ai fini del soddisfacimento delle altre domande presentate per le iniziative di orientamento e formazione o per gli incentivi in esame, e richiama l’attenzione sui capi II, concernente le misure di sostegno al diritto allo studio, IV, riguardante il rimborso di spese relative a prestazioni mediche e di assistenza materiale e psicologica, e V, volto al sostegno economico in favore delle famiglie affidatarie degli orfani minorenni.

Segnala quindi che l’articolo 6, comma 4, sembra porre con riferimento alle sole misure in favore del diritto allo studio il principio secondo cui almeno il 70 per cento delle risorse finanziarie è destinato agli interventi in favore degli orfani minorenni.

Preannuncia infine l’intenzione di predisporre uno schema di osservazioni favorevoli con rilievi relativi, in particolare, agli articoli 6, 8, 8, 11 e 20.

La senatrice TOFFANIN (FIBP-UDC) segnala l’opportunità di un’armonizzazione dell’entità dei contributi alle famiglie affidatarie con le risorse destinate a strutture quali le case famiglia.

Il seguito dell’esame è quindi rinviato.

Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante disciplina delle modalità e dei termini per l’accesso al riparto del cinque per mille dell’imposta sul reddito delle persone fisiche degli enti destinatari del contributo, nonché le modalità e i termini per la formazione, l’aggiornamento e la pubblicazione dell’elenco permanente degli enti iscritti e per la pubblicazione degli elenchi annuali degli enti ammessi (n. 171)

(Osservazioni alla 5a Commissione. Esame e rinvio)

Nel riferire sui profili di competenza della Commissione, il relatore NANNICINI (PD) osserva in primo luogo che nella complessiva semplificazione alla disciplina dell’accesso al riparto del cinque per mille dell’IRPEF disposta dall’Atto in esame è contemplata l’armonizzazione con le disposizioni del nuovo Codice del Terzo settore. Tra le modifiche principali apportate alla normativa vigente  segnala la menzione tra i soggetti destinatari del cinque per mille, prevista dall’articolo 1, degli enti del Terzo settore iscritti nel Registro unico nazionale, risultando così superata l’elencazione delle singole tipologie di enti. Richiama quindi l’articolo 2, che individua nel Ministero del lavoro e delle politiche sociali, tramite l’Ufficio del Registro unico nazionale del Terzo settore, l’amministrazione competente riguardo le istanze di iscrizione degli enti del Terzo settore, per i quali l’articolo 3 prevede una semplificazione nella procedura di iscrizione al contributo. Illustra poi gli articoli 7, sulla procedura di accreditamento all’Agenzia delle entrate, 9, relativo ai controlli dell’amministrazione competente, e 16, contenente gli obblighi di trasparenza in capo agli enti beneficiari.

Si riserva infine di predisporre uno schema di osservazioni favorevoli con rilievi.            

Il seguito dell’esame è quindi rinviato.

La seduta termina alle ore 15.

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Comitato dei Garanti: Mimmo Carrieri, Innocenzo Cipolletta, Irene Tinagli, Tiziano Treu

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