61ª Seduta
Presidenza del Presidente
ZAFFINI
Intervengono, ai sensi dell’articolo 48 del Regolamento, in rappresentanza della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Massimiliano Maselli, assessore ai servizi sociali, disabilità, Terzo settore, servizi alla persona della Regione Lazio, e Simone Bezzini, assessore al diritto alla salute e sanità della Regione Toscana, accompagnati da Massimiliano Maisano, dirigente responsabile del Servizio 3 del Dipartimento per la pianificazione strategica della Regione Siciliana, Silvia Velo, dirigente Regione Toscana, Alessandro Palmacci, dirigente politiche della salute, e Danilo Capitanio, funzionario.
La seduta inizia alle ore 9,10.
SULLA PUBBLICITA’ DEI LAVORI
Il presidente ZAFFINI avverte che, ai sensi dell’articolo 33, comma 4, del Regolamento, è stata richiesta l’attivazione dell’impianto audiovisivo anche sul canale satellitare e sulla web-TV e che la Presidenza ha fatto preventivamente conoscere il proprio assenso.
La pubblicità della seduta odierna verrà inoltre assicurata attraverso la resocontazione stenografica.
Poiché non vi sono osservazioni, tale forma di pubblicità è dunque adottata per il seguito dei lavori.
PROCEDURE INFORMATIVE
Seguito dell’indagine conoscitiva sulle forme integrative di previdenza e di assistenza sanitaria nel quadro dell’efficacia complessiva dei sistemi di welfare e di tutela della salute. Audizione di rappresentanti della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome
Prosegue l’indagine conoscitiva, sospesa nella seduta del 13 aprile.
Il presidente ZAFFINI introduce la procedura informativa in titolo.
Ha quindi la parola il dottor MASELLI, assessore ai servizi sociali, disabilità, Terzo settore, servizi alla persona della Regione Lazio.
Successivamente la senatrice ZAMPA (PD-IDP) interviene ponendo un quesito.
Il presidente ZAFFINI esprime alcune considerazioni e sollecita un ulteriore approfondimento.
Dopo un nuovo intervento della senatrice ZAMPA (PD-IDP), il dottor MASELLI ha la parola per replicare.
Il presidente ZAFFINI rinvia ad altra seduta il seguito dell’audizione in titolo.
Il seguito dell’indagine conoscitiva è quindi rinviato.
Seguito dell’indagine conoscitiva sulla ristrutturazione edilizia e l’ammodernamento tecnologico del patrimonio sanitario pubblico, anche nel quadro della Missione 6 del PNRR. Audizione di rappresentanti della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome
Prosegue l’indagine conoscitiva, sospesa nella seduta del 4 aprile.
Il presidente ZAFFINI introduce la procedura informativa in titolo.
Interviene il dottor BEZZINI, assessore al diritto alla salute e sanità della Regione Toscana.
Il presidente ZAFFINI conclude infine l’audizione dei rappresentanti della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome.
Il seguito dell’indagine conoscitiva è quindi rinviato.
La seduta termina alle ore 10.
60ª Seduta (pomeridiana)
Presidenza del Presidente
ZAFFINI
La seduta inizia alle ore 14,35.
IN SEDE CONSULTIVA
(Doc. LVII, n. 1) Documento di economia e finanza 2023, allegati e relativo annesso
(Parere alla 5a Commissione. Seguito e conclusione dell’esame. Parere favorevole)
Prosegue l’esame, sospeso nell’odierna seduta antimeridiana.
La senatrice CAMUSSO (PD-IDP) coglie la mancanza di scelte di prospettiva nel DEF, che si limita piuttosto a esporre aspettative riguardanti l’andamento del prodotto interno lordo.
La spesa sanitaria, secondo quanto prospettato dal Documento, è in diminuzione in termini reali, a fronte degli attuali livelli di inflazione. Tale tendenza è particolarmente grave se rapportata all’invecchiamento generale della popolazione, che costituisce un fattore di aumento del fabbisogno di prestazioni sanitarie.
Sotto il profilo qualitativo la spesa sanitaria risente poi particolarmente dell’assenza di un impegno rivolto al potenziamento della componente umana, spesso sacrificato alla logica delle esternalizzazioni. La centralizzazione della gestione delle risorse, voluta dal Governo di centrodestra nel biennio 2008-2009, è inoltre una causa determinante delle difficoltà a livello locale riguardo l’investimento nel personale.
Nell’ambito delle politiche sociali, la centralizzazione nella gestione delle risorse impedisce invece agli enti locali di intervenire efficacemente nell’attuazione della legislazione in materia di disabilità e di non autosufficienza.
In materia previdenziale delude la rinuncia a delineare possibilità di adeguamento dei trattamenti pensionistici, mentre suscita perplessità la mancanza di prospettiva in ordine al sostegno all’occupazione femminile.
La senatrice ZAMBITO (PD-IDP) rileva l’incompatibilità fra l’andamento della spesa sanitaria di cui al DEF e il dichiarato intento di contrastare le asimmetrie territoriali. Inoltre, desta preoccupazione lo stato di carenza di personale medico e paramedico, tale da porre in dubbio le reali possibilità di potenziamento della medicina territoriale.
Risulta pertanto necessario il superamento della logica dei tetti alla spesa, particolarmente in considerazione dello stato di insoddisfazione diffuso nel personale medico, non adeguatamente retribuito. Ciò risulta particolarmente evidente nel caso degli addetti ai presidi di pronto soccorso. Le carenze di personale medico sono peraltro dovute, anziché a errori nella programmazione, ai limiti posti dal Ministero dell’economia e delle finanze in ordine alle borse di specializzazione.
L’obiettivo di ridurre la diseguaglianza fra i diversi territori richiede una crescita maggiore delle risorse destinate alla sanità. Diversamente, lo stesso livello generale delle prestazioni è destinato a deteriorarsi, con effetti particolarmente preoccupanti a partire dalle liste d’attesa. La disponibilità di maggiori risorse è inoltre presupposto per la realizzazione di un efficace sistema di medicina territoriale, basato sulle case di comunità, che pure garantirebbe maggiori risparmi e migliori possibilità di cura. Gli investimenti nella digitalizzazione dovrebbero inoltre tenere conto dell’esigenza di garantire la comunicabilità tra i sistemi delle Regioni.
I rischi riguardanti la tenuta del Servizio sanitaria nazionale costituiscono motivo di un rinnovato impegno per il rilancio del servizio sanitario pubblico che sia coerente con gli obiettivi dichiarati e non comporti una dannosa competizione con la sanità privata integrativa.
Il senatore MAGNI (Misto-AVS) rileva a sua volta l’insufficienza degli stanziamenti destinati alla sanità in relazione alle attuali dinamiche inflattive.
Risulta inoltre l’inadeguatezza della spesa rispetto all’auspicabile livello dell’8 per cento del PIL. Penalizzato dalla regionalizzazione, che determina disparità, il Sistema sanitario nazionale è in sofferenza a causa delle lacune nella dotazione di personale. Tale fenomeno è conseguente all’insufficienza delle retribuzioni, spesso non competitive rispetto al settore privato, ed appare di fatto ostativo alla realizzazione effettiva delle strutture destinate alla medicina di prossimità.
Le prospettive di riforma fiscale sostenute dalle forze di maggioranza pongono inoltre dubbi sulle possibilità di futuro finanziamento della sanità pubblica.
In materia di lavoro, risulta insoddisfacente il taglio al cuneo fiscale e contributivo, con conseguente penalizzazione di ampie fasce del lavoro dipendente. Questo risente particolarmente, oltretutto, dell’assenza di prospettive di miglioramento del sistema previdenziale.
Il senatore RUSSO (FdI) considera apprezzabile la prudenza alla base del Documento in esame, dovuta alla consapevolezza delle difficoltà dell’attuale fase storica.
In ambito sanitario il DEF esprime una particolare attenzione alla qualità della spesa e pertanto accorda priorità a un approccio basato sulla prevenzione. Le risorse disponibili sono del resto destinate in misura considerevole a un intervento fondamentale quale la riduzione del cuneo fiscale.
I precedenti tetti alla spesa sanitaria erano dovuti al determinarsi di una situazione di crisi di carattere eccezionale. Reputa opportuno, nella fase attuale, privilegiare una prospettiva di crescita, in quanto presupposto indispensabile alla disponibilità di ulteriori risorse da destinare alla sanità.
La senatrice LORENZIN (PD-IDP) osserva che il contenimento della spesa sanitaria è stato in passato privilegiato conseguentemente alla grande crisi del debito sovrano, mentre risulta attualmente imprescindibile un adeguamento della destinazione di risorse, tenuto conto dei livelli di spesa in rapporto al PIL individuati quale soglia minima per la sostenibilità del sistema.
L’andamento dell’inflazione, con un aumento più accentuato nel caso delle forniture sanitarie rispetto a quello generale, e l’esigenza di equilibrio finanziario delle Regioni suggeriscono particolare attenzione per evitare il rischio di sottofinanziamento. Ulteriori motivi di urgenza sono rappresentati dalla fuoriuscita di parte del personale, stimolato dalle retribuzioni offerte dalla sanità privata, e dalla necessità di aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza, nonché delle possibilità di accesso alle terapie innovative. Tali esigenze implicano un impegno effettivo al finanziamento della sanità pubblica, in una prospettiva di riforma.
Ha quindi la parola per la replica la relatrice CANTU’ (LSP-PSd’Az), la quale richiama integralmente le ampie considerazioni contenute nell’illustrazione dei profili di competenza del Documento in esame svolta nella seduta di ieri. Evidenzia che il provvedimento delinea un rafforzamento dell’assistenza sanitaria, riducendo le asimmetrie territoriali e raggiungendo un assetto complessivo più omogeneo sul territorio nazionale, in termini di proporzioni tra i macro-livelli di assistenza (prevenzione, territoriale, ospedaliera). Interventi di rilievo sono rappresentati dalla riorganizzazione e dal potenziamento della medicina territoriale, trasformando in senso evolutivo i modelli e gli standard per lo sviluppo dell’assistenza territoriale di cui al DM 77/2022 e dell’edilizia sanitaria.
Sottolinea che per il funzionamento degli interventi strutturali previsti dal PNRR sono assolutamente indispensabili misure ordinamentali volte a integrare prevenzione, emergenza urgenza e medicina territoriale, in chiave di sostenibilità nel medio-lungo periodo della continuità e tempestività delle cure, in termini di qualità e di universalità delle stesse. Rileva che il Documento prevede altresì un rafforzamento della funzione dei medici del ruolo unico di assistenza primaria a ciclo di scelta (MMG), convenzionati con il Servizio sanitario nazionale, riconoscendone il ruolo centrale in seno ai nuovi modelli di assistenza territoriale.
In tema di edilizia sanitaria, il DEF preannuncia modifiche, anche di carattere normativo, per dare nuovo slancio agli investimenti, al fine di superare le criticità storicizzate. Inoltre, il provvedimento fornisce i riferimenti in ordine agli strumenti di prevenzione e governo dei rischi endemici e pandemici di recente adozione.
La relatrice precisa poi che importanti risorse e interventi sono finalizzati alla prevenzione oncologica e alla marginalizzazione delle infezioni ospedaliere. Dopo aver elencato i previsti disegni di legge collegati alla manovra di finanza pubblica, osserva che la Commissione potrà fornire un significativo contributo, in ambito sanitario, tenendo conto delle indicazioni dei disegni di legge già assegnati, che affrontano in modo organico alcune tematiche importanti, quale ad esempio la centralità della valutazione e dei controlli nell’intera filiera agroalimentare, rafforzando la sanità veterinaria, per porre l’alimentazione quale primo gradino della prevenzione.
Rileva quindi l’opportunità del criterio, alla base del DEF 2023, di tenere conto dell’effettivo quadro di finanza pubblica, caratterizzato dal notevole peso degli interessi sul debito. In tale contesto è infatti irrinunciabile la scelta di individuare priorità e di razionalizzare l’impiego delle risorse.
Risulta altamente qualificante la previsione di destinazione di importanti stanziamenti ai fini della riduzione del cuneo fiscale e contributivo a carico dei lavoratori dipendenti. Inoltre, gli interventi prospettati prefigurano un incremento strutturale della spesa sanitaria, tenendo conto degli obiettivi fondamentali della riduzione delle asimmetrie territoriali e della necessità di garantire i livelli di assistenza.
Il Documento è ispirato a una visione realistica e a una logica di sostenibilità, secondo una visione strategica che si concretizzerà in futuri interventi legislativi su diverse materie che non potranno necessariamente essere oggetto di decretazione di urgenza. Il ruolo della Commissione nell’ambito del miglioramento della legislazione sanitaria risulterà conseguentemente assai valorizzato.
Particolarmente apprezzabile è la prospettiva di un’autentica sostenibilità delle linee di intervento in sanità. Coerentemente, sono posti in evidenza i vantaggi connessi alle possibilità di sviluppo della digitalizzazione e della medicina territoriale.
Occorre inoltre rammentare le difficoltà nel governo della sanità riscontrate nel recente passato, tali da determinare gravi squilibri di bilancio in diverse Regioni. I successivi interventi finanziari, cagionati anche dalla crisi pandemica e consistenti in aumenti delle risorse destinate, non hanno però comportato effetti rilevanti sulla generale qualità dei servizi erogati. Da ciò si coglie l’esigenza di una particolare e costante attenzione al tema del controllo dell’efficienza della spesa. Fondamentale ai fini della stessa efficienza nell’impiego delle risorse è il contrasto all’inappropriatezza delle prestazioni, a partire dalla ospedalizzazione non necessaria e dagli eccessi inappropriati ai pronti soccorso.
Il rammentato aumento strutturale della dotazione finanziaria del sistema sanitario, che si avvicinerà ai 140 miliardi nel 2026, dovrà essere certamente valutato alla luce dell’effettivo andamento dell’inflazione. Tuttavia risulta di considerevole entità e non deve essere disgiunto da una politica di lotta agli sprechi e dall’adozione di strumenti efficaci di valutazione e controllo, indispensabili ai fini della generale sostenibilità del sistema. A tale riguardo è poi fondamentale la capacità di reazione e la responsabilità delle istituzioni preposte, chiamate a prevenire l’impiego non controllato delle risorse.
La relatrice giudica dunque essenziale ribadire la centralità da accordare agli interventi per il potenziamento della medicina di urgenza, della medicina territoriale e per l’adeguamento degli organici delle strutture sanitarie, quali fattori di contenimento dei tempi di attesa delle prestazioni sanitarie. Anche rispetto a tale ambito ritiene possa risultare qualificante l’apporto della Commissione, particolarmente nella definizione di strumenti normativi adeguati.
Risulta altresì di rilievo il ruolo dei sistemi di sanità integrativa, in quanto secondo pilastro del sistema sanitario, ai fini della sua tenuta generale e dell’efficienza complessiva.
In conclusione, formula una proposta di parere.
Il presidente ZAFFINI avverte che si passerà alla votazione della proposta di parere della relatrice, segnalando la ristrettezza dei tempi a disposizione, in ragione dell’andamento dei lavori dell’Assemblea.
La senatrice PIRRO (M5S) osserva che l’importanza del Documento in esame è incompatibile con un’eccessiva contrazione dei tempi a disposizione dei commissari.
Il presidente ZAFFINI rammenta l’ampiezza del dibattito svolto, che ha consentito la massima possibilità di espressione delle posizioni dei diversi Gruppi.
Il senatore MAZZELLA (M5S) interviene per dichiarazione di voto contrario a nome del proprio gruppo.
Nel preannunciare il voto contrario del suo gruppo, la senatrice ZAMPA (PD-IDP) esprime sorpresa in relazione alla chiusura della maggioranza relativamente alla possibilità di un impegno condiviso finalizzato a sollecitare l’aumento delle risorse da destinare al settore sanitario.
Il senatore MAGNI (Misto-AVS) auspica un effettivo impegno volto all’individuazione di soluzioni idonee per la sostenibilità del servizio sanitario pubblico, alternative al ricorso alla sanità integrativa, che necessariamente postula un indebolimento delle capacità di finanziamento garantite dalla fiscalità. Annuncia quindi il voto contrario.
La senatrice SBROLLINI (Az-IV-RE) interviene per dichiarazione di voto contrario, esprimendo l’auspicio di una maggiore apertura da parte del Governo rispetto alle proposte delle forze di opposizione.
La senatrice MUSOLINO (Aut (SVP-Patt, Cb, SCN)) preannuncia il voto contrario sulla proposta di parere, sollecitando il Governo a un impegno consistente in particolare in riferimento agli investimenti nella sanità pubblica delle Regioni del Sud.
Verificata la presenza del numero legale, la proposta di parere formulata dalla relatrice è infine posta in votazione, risultando approvata.
La seduta termina alle ore 16,05.
59ª Seduta (antimeridiana)
Presidenza del Presidente
ZAFFINI
Interviene il sottosegretario di Stato per la salute Gemmato.
La seduta inizia alle ore 9,15.
IN SEDE CONSULTIVA
(Doc. LVII, n. 1) Documento di economia e finanza 2023, allegati e relativo annesso
(Parere alla 5a Commissione. Seguito dell’esame e rinvio)
Prosegue l’esame, sospeso nella seduta di ieri.
Il senatore MAZZELLA (M5S) rileva nel Documento in esame la mancanza di un indirizzo politico organico, particolarmente in relazione all’assenza di prospettive riguardo gli investimenti, così da denotare un appiattimento sulla linea dell’austerità sostenuta dalle autorità monetarie internazionali. Del medesimo limite risentono gli orientamenti in materia di spesa corrente per la sanità, ciò che conseguentemente impedisce di individuare soluzioni alla questione della dotazione di personale per le prospettate case di comunità.
Il Documento non fornisce inoltre indicazioni relativamente al sostegno ai salari, limitandosi a segnalare l’intervento di riduzione del cuneo fiscale, peraltro insufficiente, con il risultato di assecondare l’indebolimento del potere di acquisto del lavoro dipendente a fronte dell’andamento dell’inflazione, benché questo costituisca un fattore di rischio per la tenuta della coesione sociale.
Inoltre, l’obiettivo della riduzione delle asimmetrie territoriali nella capacità di erogazione dei servizi sanitari suscita perplessità se inquadrato nel complesso dell’azione del Governo, la quale contempla la realizzazione delle riforme per l’autonomia differenziata postulando proprio la sussistenza di un regime basato sull’asimmetria territoriale.
Il Documento di economia e finanza in esame non esprime infine alcuna indicazione precisa sui temi del lavoro pubblico e particolarmente nel sistema sanitario, suscitando così interrogativi rispetto ai reali obiettivi riguardo tali materie nevralgiche.
Premessa soddisfazione per l’andamento ordinato e sereno del dibattito, il senatore ZULLO (FdI) fa presente che le linee programmatiche espresse nel DEF non possono che tenere conto di problemi divenuti strutturali a causa delle scelte compiute nel tempo dai governi precedenti. Nell’attuale fase risulta peraltro fondamentale adottare una visione maggiormente ottimistica dei contenuti del Documento, nel quale è espresso un approccio fondato sulla riduzione del debito pubblico accompagnata dal sostegno alla crescita. A questo concorrerà necessariamente il completamento degli interventi di investimento nel quadro del PNRR, che si protrarrà fino al 2024.
Riguardo in particolare la valutazione dell’andamento della spesa sanitaria, giudica opportuno, anziché soffermarsi sul rapporto percentuale con il PIL, tenere conto della prevista crescita in termini assoluti prevista per i prossimi anni, adeguata all’andamento a sua volta positivo della crescita economica. La massima attenzione deve inoltre essere posta al tema dell’efficienza della spesa, conseguente all’adozione dei migliori modelli organizzativi e allo sviluppo della prevenzione e della medicina territoriale. La rilevata questione degli organici in relazione alla realizzazione delle case di comunità è poi un effetto delle scelte compiute nella scorsa legislatura in ordine al PNRR, poco centrate rispetto alla reale efficacia delle strutture sul territorio. Le asimmetrie fra le diverse regioni sono inoltre consequenziali alle riforme promosse negli scorsi decenni particolarmente dai governi sostenuti da maggioranze di centro-sinistra, a partire dalla riforma del Titolo V della Costituzione.
In conclusione, appare adeguato giudicare il Documento in esame tenendo conto della priorità da accordare alla crescita e alla qualità della spesa.
La senatrice PIRRO (M5S) osserva in primo luogo la riduzione della dotazione del Fondo sanitario nazionale prevista per il 2024 rispetto all’anno in corso. Sottolinea inoltre la preoccupazione suscitata dalle difficoltà di adeguamento degli organici del servizio sanitario nazionale, che dovrebbe essere contrastata anche per mezzo di un adeguamento delle retribuzioni, cui invece non risultano destinate le risorse necessarie. In tale contesto appare quindi difficile individuare possibilità di reperire il personale necessario al funzionamento delle case di comunità.
Risulta inoltre di particolare rilevanza il problema della denatalità, rispetto al quale dovrebbero essere predisposte misure concrete in termini di stabilità lavorativa e di potenziamento del sistema di welfare a sostegno delle famiglie, di adeguamento delle retribuzioni – per il quale è necessario un intervento in materia di salario minimo, data l’inefficacia della contrattazione – nonché di promozione del lavoro femminile e giovanile.
La senatrice GUIDOLIN (M5S) condivide quanto espresso dal senatore Mazzella e dalla senatrice Pirro. Giudica quindi insufficiente l’azione del Governo in relazione al protrarsi di serie difficoltà riguardanti il sistema sanitario. In particolare, le risorse destinate al settore risultano complessivamente inadeguate, in quanto nella fase attuale la spesa non può che risultare assorbita dai maggiori costi energetici. Risulta pertanto preclusa, in assenza del reperimento di ulteriori risorse, la prospettiva di investimenti significativi nel settore. L’intervento sul cuneo fiscale dovrebbe essere inoltre accompagnato dall’introduzione del salario minimo, che risulta attualmente imprescindibile in modo particolare nel settore sanitario, in quanto, specie nell’ambito dei servizi esternalizzati, sono vigenti contratti del tutto inadeguati sul piano retributivo.
Il senatore GUIDI (Cd’I-NM (UDC-CI-NcI-IaC)-MAIE) suggerisce di evitare valutazioni degli interventi nel settore sanitario appiattiti sulla dimensione economica. In particolare, l’aspetto retributivo, che pure è di notevole importanza, non esaurisce le motivazioni alla base dell’impegno dei singoli operatori, le quali possono risentire di messaggi eccessivamente pessimistici provenienti dal dibattito nelle sedi istituzionali. Il settore sanitario può invece trarre beneficio dalla percezione della ricerca, da parte del Governo, di soluzioni alle difficoltà esistenti, spesso cagionate da scelte sbagliate degli Esecutivi precedenti, nonché dalla consapevolezza di ogni operatore di essere parte integrante di un sistema organico che per il suo buon funzionamento necessita dell’impegno comune.
Il seguito dell’esame è quindi rinviato.
La seduta termina alle ore 10.
58ª Seduta
Presidenza del Presidente
ZAFFINI
Interviene il sottosegretario di Stato per la salute Gemmato.
La seduta inizia alle ore 15,20.
IN SEDE CONSULTIVA
(Doc. LVII, n. 1) Documento di economia e finanza 2023, allegati e relativo annesso
(Parere alla 5a Commissione. Esame e rinvio)
La relatrice CANTU’ (LSP-PSd’Az) ricapitola innanzitutto i dati fondamentali contenuti nel Documento di economia e finanza in esame in materia di obiettivi programmatici di finanza pubblica, andamento del prodotto interno lordo e dinamica dell’indebitamento delle pubbliche amministrazioni.
Quanto agli aspetti di competenza, pone in rilievo la previsione di destinazione di risorse alla riduzione del cuneo fiscale e contributivo a carico dei lavoratori dipendenti.
In merito al settore del lavoro, il Documento di economia e finanza mette in evidenza le azioni intraprese nell’ambito dei programmi nazionali GOL, Sistema Duale e Fondo nuove competenze. Specifica inoltre gli obiettivi e gli elementi fondamentali della prevista riforma del reddito di cittadinanza.
Riguardo alla sanità, il Documento in esame ricapitola l’andamento della spesa e della spesa corrente, evidenziandone in particolare l’aumento, anche in riferimento ai prossimi anni.
Quanto al quadro programmatico, la prima priorità evidenziata dal Documento, nell’ambito del Programma nazionale di riforma è rappresentata dal rafforzamento dell’assistenza sanitaria, volto a ridurre le asimmetrie territoriali. Sono inoltre in corso il completamento del processo di razionalizzazione del Programma Nazionale degli Esiti, la riorganizzazione e il potenziamento della medicina territoriale e gli interventi in materia di edilizia sanitaria. La relatrice suggerisce quindi di tenere conto dei disegni di legge già presentati in materia di medicina territoriale, in linea con gli obiettivi di cui al DEF in esame.
Osservata la necessità di interventi ordinamentali idonei a integrare prevenzione, emergenza urgenza e medicina territoriale in un’ottica di razionalizzazione, così da recuperare risorse utili all’adeguamento delle retribuzioni degli operatori sanitari, rileva il percorso avviato per lo sviluppo dell’assistenza territoriale imperniato su case della comunità e ospedali di comunità. È inoltre previsto un potenziamento della funzione dei medici del ruolo unico di assistenza primaria a ciclo di scelta convenzionati con il SSN. Altro aspetto ritenuto qualificante della medicina territoriale è l’attività delle farmacie dei servizi.
Per garantire l’assistenza domiciliare, il Governo sta investendo sulla diffusione della telemedicina durante tutto il percorso di cura, prevedendo anche l’integrazione delle soluzioni di telemedicina con avanzati sistemi digitali sanitari, quale il fascicolo sanitario elettronico.
In tema di edilizia sanitaria, il Documento preannuncia modifiche, anche di carattere normativo, per dare nuovo slancio agli investimenti.
Viene poi sottolineata la connotazione strategica della digitalizzazione dei sistemi sanitari e sono riepilogati gli investimenti relativi. È inoltre in corso la riorganizzazione dei processi di gestione delle liste d’attesa dei ricoveri programmati.
Altro tema affrontato dal Documento, nell’ambito del Programma nazionale di riforma, è quello del potenziamento del personale. A tale riguardo è indicato l’obiettivo di una concreta ed effettiva rivalutazione del trattamento economico di tutto il personale del SSN.
Con riferimento al tema della prevenzione, il Documento menziona il Piano nazionale di prevenzione vaccinale, il Piano per le emergenze sanitarie e il Piano nazionale oncologico.
Infine, il Documento reca un elenco di disegni di legge da qualificare come collegati alle leggi di bilancio, riguardanti anche le materie del lavoro e delle politiche sociali, rispetto alle quali la Commissione può dare un contributo significativo, anche attraverso la trattazione di provvedimenti di rilievo di iniziativa parlamentare ad essa assegnati, alcuni dei quali già incardinati.
La senatrice FURLAN (PD-IDP) rammenta le previsioni meno favorevoli rispetto a quelle contenute nel DEF, relativamente alla crescita, del Fondo Monetario Internazionale, che ha oltretutto rilevato la stretta connessione fra la crescita e l’impiego delle risorse del PNRR, sul quale sono emerse notevoli carenze.
Lo stesso Documento in esame non specifica la disponibilità delle risorse necessarie al preannunciato taglio del cuneo fiscale, né di quelle relative alla riforma fiscale, indispensabili anche qualora l’intervento consistesse in una mera rimodulazione delle aliquote. Il Documento in esame rende inoltre evidente l’assenza di copertura finanziaria per interventi in materia previdenziale.
Riguardo il settore sanitario, preoccupa in particolare il suo sostanziale definanziamento, che contraddice innanzitutto la proclamata volontà di realizzare riforme, a partire dal sistema di medicina territoriale, quando è evidente l’impossibilità di procedere all’assunzione del personale necessario, peraltro già fortemente carente nelle strutture ospedaliere.
Risulta inoltre la mancanza di risorse necessarie ai rinnovi contrattuali per il pubblico impiego, così che appare impraticabile un’effettiva inversione di tendenza rispetto alle politiche di continua contrazione della spesa per la pubblica amministrazione che si sono affermate negli anni recenti. Appare ugualmente penalizzato il sistema scolastico, al quale è riservata una quota marginale di investimento, nonostante il riconosciuto valore dell’istruzione ai fini della crescita e della stessa dignità degli individui.
L’effettiva realizzazione degli interventi nell’ambito del PNRR, specialmente a livello delle amministrazioni locali nelle regioni meridionali, è fortemente in dubbio, a causa della mancanza di professionalità tecniche adeguate presso tali enti, mentre il DEF non fornisce indicazioni idonee ad affrontare una situazione di urgenza di siffatta gravità.
Il presidente ZAFFINI (FdI) osserva che il Piano nazionale di ripresa e resilienza è stato impostato dal precedente Governo privilegiando gli interventi strutturali, determinando così un’asimmetria rispetto alle necessarie risorse umane, per le quali non risultano previste adeguate prospettive di investimento. Nel caso delle professioni sanitarie il sistema risente inoltre degli errori nella programmazione svolta nel recente passato, che ha fortemente compresso le possibilità di assunzioni nel settore.
A partire dall’inizio dello scorso decennio è stata fortemente ridotta la dotazione del Fondo sanitario nazionale, mentre il Governo in carica si sta impegnando in senso contrario. Appare però fortemente discutibile basare l’analisi della tendenza della spesa sanitaria sul rapporto con il PIL, quando è sostanzialmente più significativo l’aumento delle risorse in termini assoluti, effettivamente previsto. Un’analisi corretta della materia dovrebbe pertanto tenere conto non solamente dei mutamenti impressi dallo scenario internazionale, ma anche delle reali responsabilità della contrazione delle possibilità di investimento nella sanità.
Ha brevemente la parola la senatrice FURLAN (PD-IDP), la quale pone in evidenza il dovere della Commissione di impegnarsi ai fini dell’aumento delle risorse a disposizione del settore sanitario, anche in relazione alle difficoltà nel potenziare gli organici.
La senatrice PIRRO (M5S), riservandosi di intervenire più compiutamente dopo gli opportuni approfondimenti, considera non sostenibile la tesi di un aumento delle risorse a disposizione della sanità, in quanto gli incrementi del Fondo sanitario nazionale richiamati dal DEF sono puramente nominali e di fatto inadeguati a fronte del generale aumento dei costi. Appare pertanto abbandonata la linea politica affermatasi nella scorsa legislatura, che aveva comportato un incremento degli investimenti nella sanità. In termini reali, le scelte del Governo configurano invece un definanziamento del Fondo sanitario nazionale, la cui più immediata ed evidente ricaduta consiste nella perdita di personale, motivata dal mancato adeguamento delle retribuzioni.
Il senatore ZULLO (FdI) chiede un rinvio del prosieguo della discussione generale, utile a consentire idonei approfondimenti sui complessi temi in esame.
Il seguito dell’esame è quindi rinviato.
La seduta termina alle ore 16,30.