GIOVEDÌ 8 GIUGNO 2023
82ª Seduta (pomeridiana)
Presidenza del Presidente
Interviene il vice ministro del lavoro e delle politiche sociali Maria Teresa Bellucci.
La seduta inizia alle ore 13,15.
IN SEDE REFERENTE
(685) Conversione in legge del decreto-legge 4 maggio 2023, n. 48, recante misure urgenti per l’inclusione sociale e l’accesso al mondo del lavoro
(Seguito dell’esame e rinvio)
Prosegue l’esame, sospeso nella seduta antimeridiana di oggi.
Il senatore MAGNI (Misto-AVS) chiede delucidazioni in merito al prosieguo dell’esame, reso a suo avviso difficoltoso dalla lentezza del Governo nella definizione dei pareri sugli emendamenti segnalati.
Il presidente ZAFFINI fa presente che la Commissione proseguirà immediatamente la trattazione degli emendamenti segnalati già accantonati e tornerà a riunirsi, per la conclusione dell’esame, nella mattinata di martedì 13 giugno.
Ha quindi la parola sull’emendamento 30.1 (testo 2) la relatrice MANCINI (FdI), che esprime parere contrario.
Il parere del GOVERNO è conforme, in ragione della mancanza di copertura degli oneri finanziari.
La senatrice CAMUSSO (PD-IDP) interviene per dichiarazione di voto sull’emendamento 30.1 (testo 2), richiamando l’attenzione sull’esigenza di disporre di strumenti idonei a tutelare i lavoratori nei contesti di crisi industriale.
Il senatore MAGNI (Misto-AVS) giudica adeguata la copertura di cui all’emendamento, che costituisce uno strumento utile al Governo dei processi di ristrutturazione aziendale. Dichiara quindi voto favorevole sull’emendamento 30.1 (testo 2).
Per dichiarazione di voto favorevole a nome del Gruppo ha la parola il senatore MAZZELLA (M5S), il quale nota che il decreto-legge in esame non contempla risposte alle situazioni di crisi occupazionale.
Si associa la senatrice MUSOLINO (Aut (SVP-Patt, Cb, SCN)), che, nel motivare il voto favorevole, segnala l’inerzia del Governo rispetto alla questione meridionale, in particolare ad alcune situazioni di grave difficoltà del settore industriale in Sicilia.
Verificata la presenza del prescritto numero legale, l’emendamento 30.1 (testo 2) è posto in votazione e respinto.
La relatrice MANCINI (FdI) invita al ritiro degli emendamenti 30.0.4, 30.0.9, 33.4, 36.4 e 37.26.
La rappresentante del GOVERNO si esprime conformemente.
Il senatore BERRINO (FdI) ritira gli emendamenti 30.0.4 e 33.4.
Il senatore SILVESTRO (FI-BP-PPE) ritira gli emendamenti 30.0.9 e 37.26.
La senatrice SBROLLINI (Az-IV-RE) ritira l’emendamento 36.4.
La relatrice MANCINI (FdI) esprime parere contrario sull’emendamento 39.12 (testo 2).
La rappresentante del GOVERNO esprime a sua volta parere contrario, rilevando l’incongruità della copertura relativamente alle finalità dell’emendamento.
Intervenendo per dichiarazione di voto favorevole sull’emendamento 39.12 (testo 2), la senatrice CAMUSSO (PD-IDP) pone in rilievo l’utilità di uno strumento di armonizzazione degli sgravi contributivi.
Posto in votazione, l’emendamento 39.12 (testo 2) è quindi respinto.
Il parere della relatrice MANCINI (FdI) sull’emendamento 39.0.4 è contrario.
Esprime parere conforme il viceministro Maria Teresa BELLUCCI, osservando l’assenza della necessaria copertura finanziaria.
La senatrice GUIDOLIN (M5S) interviene per dichiarazione di voto favorevole sull’emendamento 39.0.4, rilevandone l’affinità con l’emendamento 39.0.6.
L’emendamento 39.0.4 è quindi respinto dalla Commissione.
Accogliendo l’invito in tal senso della relatrice MANCINI (FdI), il senatore SILVESTRO (FI-BP-PPE) ritira l’emendamento 39.0.6.
Il senatore RUSSO (FdI) accetta di riformulare l’emendamento 39.0.21 in un testo 2 (pubblicato in allegato), sulla base di quanto proposto dal viceministro Maria Teresa BELLUCCI.
La senatrice CAMUSSO (PD-IDP) considera quanto previsto dall’emendamento 39.0.21 (testo 2) una manifestazione di dirigismo, che interviene inopportunamente sui meccanismi della contrattazione collettiva. Preannuncia quindi il voto contrario del proprio Gruppo.
Per dichiarazione di voto contrario a nome del Gruppo interviene la senatrice GUIDOLIN (M5S), la quale ritiene che l’intervento sulla contrattazione postulato dall’emendamento non possa apportare alcun vantaggio effettivo per i lavoratori.
Il senatore MAGNI (Misto-AVS) giudica negativamente il ricorso alla decontribuzione, inadatto al rilancio dell’occupazione nel settore turistico. Dichiara pertanto il voto contrario sull’emendamento 39.0.21 (testo 2).
Posto in votazione, l’emendamento 39.0.21 (testo 2) è approvato.
Il presidente ZAFFINI specifica che restano accantonati gli emendamenti segnalati relativi all’articolo 40.
Il parere della relatrice MANCINI (FdI) e del GOVERNO sull’emendamento 42.7 è favorevole.
L’emendamento 42.7 viene posto in votazione, risultando accolto.
La relatrice MANCINI (FdI) invita al ritiro dell’emendamento 42.0.3.
Il parere della rappresentante del GOVERNO è conforme. Specifica, in risposta a una sollecitazione della senatrice MUSOLINO (Aut (SVP-Patt, Cb, SCN)), che non sono coperti gli oneri recati dalla proposta.
Le senatrici PIRRO (M5S) e GUIDOLIN (M5S) e il senatore MAZZELLA (M5S) sottoscrivono l’emendamento 42.0.3.
La senatrice MUSOLINO (Aut (SVP-Patt, Cb, SCN)) osserva che l’atteggiamento del Governo denota mancanza di volontà di intervenire a sostegno delle donne vittime di violenza.
La senatrice SBROLLINI (Az-IV-RE) ritiene consigliabile maggiore flessibilità in ordine alla valutazione degli aspetti finanziari delle proposte riguardanti temi di particolare delicatezza, quale l’emendamento in esame.
Posto in votazione, l’emendamento 42.0.3 è respinto.
Il presidente ZAFFINI fa presente che l’emendamento 43.0.9 è da considerare assorbito in conseguenza dell’approvazione dell’emendamento 6.20.
La relatrice MANCINI (FdI) e la rappresentante del GOVERNO invitano al ritiro degli emendamenti 44.2 e 44.3.
L’emendamento 44.2 è quindi dichiarato decaduto per assenza del proponente.
Il senatore ZULLO (FdI) ritira l’emendamento 44.3.
Il seguito dell’esame è quindi rinviato.
La seduta termina alle ore 14.
EMENDAMENTO AL DISEGNO DI LEGGE (AL TESTO DEL DECRETO-LEGGE)
Art. 39
39.0.21 (testo 2)
Russo, Berrino, Satta, Zullo, Leonardi, Murelli, Testor, Cantù, Silvestro, Lotito
Dopo l’articolo inserire il seguente:
«Articolo 39-bis
(Detassazione lavoro notturno e festivi per dipendenti di strutture turistico-alberghiere)
- Al fine di garantire la stabilità occupazionale e di sopperire alla eccezionale mancanza di offerta di lavoro nel settore turistico, ricettivo e termale, per il periodo che va dal 1° giugno 2023 al 21 settembre 2023 ai lavoratori del comparto del turismo, ivi inclusi gli stabilimenti termali, è riconosciuta una somma a titolo di trattamento integrativo speciale, che non concorre alla formazione del reddito, pari al 15 per cento delle retribuzioni lorde corrisposte in relazione al lavoro notturno e alle prestazioni di lavoro straordinario, ai sensi del decreto legislativo 8 aprile 2003, n. 66, effettuato nei giorni festivi.
- Le disposizioni di cui al comma 1 trovano applicazione a favore dei lavoratori dipendenti del settore privato titolari di reddito di lavoro dipendente di importo non superiore, nel periodo d’imposta 2022, a euro 40.000.
- Il sostituto d’imposta riconosce il trattamento integrativo speciale di cui al comma 1 su richiesta del lavoratore, che attesta per iscritto l’importo del reddito di lavoro dipendente conseguito nell’anno 2022.
- Il sostituto d’imposta compensa il credito maturato per effetto dell’erogazione del trattamento integrativo speciale di cui al comma 1 mediante l’istituto della compensazione di cui all’articolo 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241.
- Alla copertura degli oneri derivanti dal presente articolo 1, valutato in 54,7 milioni di euro per l’anno 2023, si provvede, per l’anno 2023:
- a)quanto a 30 milioni di euro, mediante corrispondente riduzione del Fondo per interventi strutturali di politica economica di cui all’articolo 10, comma 5, del decreto-legge 29 novembre 2004, n. 282, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 dicembre 2004, n. 307;
- b)quanto a 4 milioni di euro, mediante corrispondente riduzione dello stanziamento del fondo speciale di parte corrente iscritto, ai fini del bilancio triennale 2023-2025, nell’ambito del programma «Fondi di riserva e speciali» della missione «Fondi da ripartire» dello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze per l’anno 2023, allo scopo parzialmente utilizzando l’accantonamento relativo al Ministero del turismo;
- c)quanto a 20,7 milioni di euro mediante corrispondente riduzione del Fondo unico nazionale per il turismo di parte corrente di cui all’articolo 1, comma 366, della legge 30 dicembre 2021, n. 234.
- Il Ministro dell’economia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.»
GIOVEDÌ 8 GIUGNO 2023
81ª Seduta (antimeridiana)
Presidenza del Presidente
Interviene il vice ministro del lavoro e delle politiche sociali Maria Teresa Bellucci.
La seduta inizia alle ore 11,10.
IN SEDE REFERENTE
(685) Conversione in legge del decreto-legge 4 maggio 2023, n. 48, recante misure urgenti per l’inclusione sociale e l’accesso al mondo del lavoro
(Seguito dell’esame e rinvio)
Prosegue l’esame, sospeso nella seduta pomeridiana di ieri.
Il presidente ZAFFINI informa che sono stati presentati gli ordini del giorno G/685/18/10, G/685/19/10, G/685/20/10, G/685/21/10, G/685/22/10, G/685/23/10 e G/685/24/10 (pubblicati in allegato), risultanti dalla trasformazione di emendamenti precedentemente ritirati. Specifica quindi che si procederà alla votazione degli emendamenti segnalati già accantonati.
La relatrice MANCINI (FdI) e il GOVERNO invitano al ritiro dell’emendamento 2.10, che è quindi ritirato dal senatore BERRINO (FdI).
La relatrice MANCINI (FdI) si esprime favorevolmente sull’emendamento 2.12.
Il parere del viceministro Maria Teresa BELLUCCI è conforme.
Le senatrici MURELLI (LSP-PSd’Az), CANTU’ (LSP-PSd’Az) e MINASI (LSP-PSd’Az), il senatore SILVESTRO (FI-BP-PPE) e la senatrice TERNULLO (FI-BP-PPE) aggiungono le rispettive firme all’emendamento 2.12.
Previa verifica del numero legale, la Commissione approva l’emendamento 2.12.
La relatrice MANCINI (FdI) suggerisce il ritiro dell’emendamento 2.13, il cui contenuto è meno ampio di quello dell’emendamento 2.12.
La senatrice GUIDOLIN (M5S) non accoglie l’invito al ritiro, segnalando l’opportunità che determinate situazioni di fragilità siano oggetto di disposizioni mirate.
La relatrice MANCINI (FdI) esprime quindi parere contrario sull’emendamento 2.13.
Il parere della rappresentante del GOVERNO è conforme, sulla base della formulazione maggiormente inclusiva dell’emendamento 2.12.
Posto in votazione, l’emendamento 2.13 è respinto.
Il viceministro Maria Teresa BELLUCCI presenta una proposta di riformulazione dell’emendamento 2.35.
L’emendamento 2.35 è riformulato di conseguenza dal senatore BERRINO (FdI) in un testo 2 (pubblicato in allegato), sottoscritto dalle senatrici MURELLI (LSP-PSd’Az), CANTU’ (LSP-PSd’Az), MINASI (LSP-PSd’Az), dal senatore SILVESTRO (FI-BP-PPE) e dalla senatrice TERNULLO (FI-BP-PPE).
Posto in votazione, l’emendamento 2.35 (testo 2) risulta approvato.
Il parere della relatrice MANCINI (FdI) sull’emendamento 3.5 è contrario.
Il parere conforme del GOVERNO è motivato dal carattere oneroso e dalla mancanza di copertura finanziaria.
Intervenendo per dichiarazione di voto favorevole, il senatore MAZZELLA (M5S) auspica l’impegno del Governo all’individuazione delle risorse idonee al sostegno dei soggetti tenuti al pagamento delle rate dei mutui.
L’emendamento 3.5 è messo ai voti, risultando respinto.
La rappresentante del GOVERNO propone la riformulazione degli emendamenti identici 6.25, 6.27 e 6.28.
Il senatore SILVESTRO (FI-BP-PPE) accetta conseguentemente di riformulare l’emendamento 6.25 in un testo 2 (pubblicato in allegato), al quale aggiungono la firma le senatrici MURELLI (LSP-PSd’Az), MINASI (LSP-PSd’Az) e CANTU’ (LSP-PSd’Az).
La riformulazione dell’emendamento 6.27 in un testo 2 è accolta dal presidente ZAFFINI (FdI).
La senatrice CAMUSSO (PD-IDP) non accoglie la riformulazione proposta relativamente all’emendamento 6.28.
Vengono posti quindi congiuntamente in votazione gli identici emendamenti 6.25 (testo 2) e 6.27 (testo 2), accolti dalla Commissione.
Con il parere contrario della relatrice MANCINI (FdI) e del GOVERNO è quindi posto in votazione l’emendamento 6.28, che viene respinto.
Risultano conseguentemente preclusi gli emendamenti 6.29 e 6.30.
In accoglimento dell’invito della relatrice MANCINI (FdI), la senatrice MURELLI (LSP-PSd’Az) ritira l’emendamento 10.9.
La relatrice MANCINI (FdI) invita al ritiro dell’emendamento 12.6.
Il parere del GOVERNO è conforme.
L’emendamento 12.6 è ritirato dal senatore SILVESTRO (FI-BP-PPE).
Su proposta della relatrice MANCINI (FdI) e della rappresentante del GOVERNO, viene nuovamente disposto l’accantonamento delle proposte emendative 12.14 e 12.17.
La relatrice MANCINI (FdI) e il GOVERNO invitano al ritiro degli emendamenti 14.1 e 14.10, i quali sono quindi ritirati rispettivamente dal senatore ZULLO (FdI) e dalla senatrice MURELLI (LSP-PSd’Az).
Il parere dalla relatrice MANCINI (FdI) sull’emendamento 14.6 è contrario.
Nell’esprimere parere conforme, il viceministro Maria Teresa BELLUCCI segnala le negative ricadute economiche e organizzative per le imprese delle disposizioni proposte, peraltro inefficaci sul piano del potenziamento della sorveglianza sanitaria nei luoghi di lavoro.
La senatrice PIRRO (M5S) sottolinea il carattere essenziale dell’intervento del medico ai fini della valutazione dei rischi. Dichiara pertanto il voto a favore del proprio Gruppo.
Posto in votazione, l’emendamento 14.6 è respinto.
La relatrice MANCINI (FdI) esprime parere contrario sull’emendamento 14.13.
Esprime parere conforme il viceministro Maria Teresa BELLUCCI, richiamando le motivazioni espresse relativamente all’emendamento 14.6.
L’emendamento 14.13 è quindi posto in votazione, risultando respinto.
Il parere della relatrice MANCINI (FdI) sull’emendamento 14.21 è contrario.
Si esprime nello stesso senso la rappresentante del GOVERNO, che rileva l’idoneità delle disposizioni recate dal decreto-legge in esame ai fini della tutela dei lavoratori.
Posto in votazione, l’emendamento 14.21 è respinto.
Il GOVERNO propone una riformulazione dell’emendamento 14.25, accolta dal presidente ZAFFINI (FdI).
L’emendamento 14.25 (testo 2) – pubblicato in allegato – è sottoscritto dalle senatrici MURELLI (LSP-PSd’Az), CANTU’ (LSP-PSd’Az), MINASI (LSP-PSd’Az), dal senatore SILVESTRO (FI-BP-PPE), dalla senatrice TERNULLO (FI-BP-PPE) e dal senatore SALVITTI (Cd’I-NM (UDC-CI-NcI-IaC)-MAIE).
Posto ai voti, l’emendamento 14.25 (testo 2) risulta approvato.
La relatrice MANCINI (FdI) invita al ritiro dell’emendamento 14.34.
La senatrice MURELLI (LSP-PSd’Az) ritira l’emendamento 14.34.
Viene nuovamente disposto l’accantonamento dell’emendamento 14.41.
La relatrice MANCINI (FdI) invita al ritiro dell’emendamento 17.1 (testo 2).
La rappresentante del GOVERNO si esprime in senso conforme.
La senatrice MURELLI (LSP-PSd’Az) sottoscrive e ritira l’emendamento 17.1 (testo 2).
L’emendamento 17.14 (testo 2) resta accantonato.
La relatrice MANCINI (FdI) invita al ritiro dell’emendamento 18.0.4, quindi ritirato dal presidente ZAFFINI (FdI).
La relatrice MANCINI (FdI) e il viceministro Maria Teresa BELLUCCI esprimono parere contrario sull’emendamento 22.1, al quale aggiunge la firma la senatrice ZAMBITO (PD-IDP).
L’emendamento 22.1 è quindi respinto dalla Commissione.
Il parere della relatrice MANCINI (FdI) sull’emendamento 24.0.8 è contrario.
La rappresentante del GOVERNO motiva l’orientamento conforme facendo presente l’incompatibilità della proposta con l’impostazione del provvedimento in esame.
L’emendamento 24.0.8 è quindi messo ai voti, risultando respinto.
Viene nuovamente disposto l’accantonamento dell’emendamento 26.3.
La relatrice MANCINI (FdI) presenta l’emendamento 27.100 (pubblicato in allegato), volto ad adeguare il testo dell’articolo 27 al parere della 5a Commissione permanente.
Il viceministro Maria Teresa BELLUCCI esprime parere favorevole sull’emendamento 27.100, che è quindi posto in votazione, risultando approvato.
La relatrice MANCINI (FdI) invita al ritiro degli emendamenti 27.4, 27.8, 27.9 e 27.0.3.
La rappresentante del GOVERNO si esprime conformemente.
La senatrice MURELLI (LSP-PSd’Az) ritira quindi gli emendamenti 27.4, 27.8 e 27.0.3.
Il senatore SILVESTRO (FI-BP-PPE) ritira l’emendamento 27.9.
Con il parere favorevole della relatrice MANCINI (FdI) e del GOVERNO è posto in votazione l’emendamento 27.13, che la Commissione approva.
Per assenza del firmatario, è dichiarato decaduto l’emendamento 28.2.
Esprime parere contrario sull’emendamento 28.3 la relatrice MANCINI (FdI).
Motiva la propria contrarietà sulla medesima proposta la rappresentante del GOVERNO, facendo riferimento alla non verificabilità degli effetti finanziari.
La senatrice GUIDOLIN (M5S) ritira l’emendamento 28.3 per trasformarlo nell’ordine del giorno G/685/25/10 (pubblicato in allegato).
Il presidente ZAFFINI conferma infine l’accantonamento degli emendamenti 28.0.1 e 28.0.2.
Il seguito dell’esame è quindi rinviato.
ANTICIPAZIONE DELL’ODIERNA SEDUTA POMERIDIANA
In considerazione dell’andamento dei lavori, il PRESIDENTE avverte che la seduta già convocata alle ore 15 di oggi è anticipata alle ore 12,20.
La Commissione prende atto.
La seduta termina alle ore 11,55.
ORDINI DEL GIORNO ED EMENDAMENTI AL DISEGNO DI LEGGE (AL TESTO DEL DECRETO-LEGGE)
G/685/18/10 (già em. 12.0.9)
Il Senato in sede di esame del disegno di legge n. 685, di conversione in legge del decreto-legge 4 maggio 2023, n. 48, recante misure urgenti per l’inclusione sociale e l’accesso al mondo del lavoro,
premesso che:
il Capo I reca misure di inclusione sociale e lavorativa, prevedendo in particolare l’istituzione, a decorrere dal 1° gennaio 2024, dell’Assegno di inclusione quale misura nazionale di contrasto alla povertà, alla fragilità e all’esclusione sociale delle fasce deboli attraverso percorsi di inserimento sociale, nonché di formazione, di lavoro e di politica attiva del lavoro;
l’articolo 12 istituisce, dal 1° settembre 2023, il Supporto per la formazione e il lavoro quale misura di attivazione al lavoro, mediante la partecipazione a progetti di formazione, di qualificazione e riqualificazione professionale, di orientamento, di accompagnamento al lavoro e di politiche attive del lavoro comunque denominate, tra cui rientrano anche il servizio civile universale e i progetti utili alla collettività;
considerato che:
l’outplacement è l’attività di supporto professionale alla ricollocazione su commissione di una organizzazione, ovvero l’azienda datrice di lavoro, ed è finalizzata ad agevolare il reinserimento del lavoratore nel mercato del lavoro;
l’outplacement non solo facilita tale reinserimento, ma ne ottimizza i risultati in termini occupazionali, in virtù del suo approccio personalizzato e mirato alla formazione e alla ricerca di impiego;
impegna il Governo ad adottare tutte le iniziative di propria competenza idonee a:
- a) introdurre per il biennio 2023-2024, anche al fine di favorire l’inclusione lavorativa delle persone a rischio di esclusione sociale e lavorativa, un credito di imposta di importo pari al 50 per cento delle spese sostenute dai datori di lavoro privati che attivino servizi di outplacement per la ricollocazione professionale di cui all’articolo 2, comma 1, lettera d), del decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276;
- b) istituire per il biennio 2023-2024, anche al fine di favorire il reimpiego dei lavoratori in situazioni di crisi aziendale e di riorganizzazione, un fondo con adeguata dotazione finanziaria finalizzato all’attivazione di servizi di outplacement per la ricollocazione professionale di cui all’articolo 2, comma 1, lettera d), del decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276, in favore dei lavoratori dipendenti di aziende che siano state poste in procedura fallimentare o in amministrazione straordinaria.
G/685/19/10 (già em. 37.7)
Il Senato, in sede di esame del disegno di legge AS 685 di conversione in legge del decreto-legge 4 maggio 2023, n.48, recante misure urgenti per l’inclusione sociale e l’accesso al mondo del lavoro,
premesso che:
l’articolo 37 modifica la disciplina dei contratti di prestazione occasionale; le novelle concernono le fattispecie di utilizzo di tali prestazioni nei settori dei congressi, delle fiere, degli eventi, degli stabilimenti termali e dei parchi divertimento, elevando per tali fattispecie da 10.000 euro a 15.000 euro il limite annuo complessivo dei compensi dovuti da ciascun soggetto alla totalità dei prestatori occasionali dal medesimo utilizzati,
impegna il Governo:
con riferimento all’utilizzo dei voucher, a valutare l’opportunità di adottare disposizioni volte a innalzare da 5.000 a 10.000 euro il limite annuale di utilizzo per ciascun prestatore, con riferimento alla totalità degli utilizzatori e da 2.500 a 5.000 euro per le prestazioni complessivamente rese da ogni prestatore in favore del medesimo utilizzatore.
G/685/20/10 (già em. 37.14)
Il Senato, in sede di esame del disegno di legge AS 685 di conversione in legge del decreto-legge 4 maggio 2023, n.48, recante misure urgenti per l’inclusione sociale e l’accesso al mondo del lavoro,
premesso che:
l’articolo 37 modifica la disciplina dei contratti di prestazione occasionale; le novelle concernono le fattispecie di utilizzo di tali prestazioni nei settori dei congressi, delle fiere, degli eventi, degli stabilimenti termali e dei parchi divertimento, elevando per tali fattispecie da 10.000 euro a 15.000 euro il limite annuo complessivo dei compensi dovuti da ciascun soggetto alla totalità dei prestatori occasionali dal medesimo utilizzati,
impegna il Governo:
a valutare l’opportunità di estendere la disposizione di cui al citato articolo 37 anche alle attività turistiche svolte nei comuni ubicati all’interno di comprensori sciistici.
G/685/21/10 (già em. 37.15)
Durnwalder, Patton, Unterberger, Spagnolli
Il Senato, in sede di esame del disegno di legge n. 685, di conversione in legge del decreto-legge 4 maggio 2023, n. 48, recante misure urgenti per l’inclusione sociale e l’accesso al mondo del lavoro,
premesso che:
l’articolo 37 modifica la disciplina dei contratti di prestazione occasionale in particolare nei settori congressi, fiere, eventi, stabilimenti termali e parchi divertimento;
la novella di cui al comma 1, lettera a), eleva per tali fattispecie da 10.000 euro a 15.000 euro il limite annuo complessivo dei compensi dovuti da ciascun soggetto alla totalità dei prestatori occasionali dal medesimo utilizzati.
che tali settori necessitano senz’altro di una maggiore flessibilità rispetto ad altri settori poiché le prestazioni sono costituite da attività molto brevi offerte in prevalenza da categorie particolari quali studenti, pensionati ecc…;
considerato che le scuole di sci svolgono attività formative legate strettamente al settore turistico invernale e che per esse esiste la ricorrente necessità di impiegare per brevi periodi, in particolare sul fine settimana e nei giorni festivi della stagione invernale, maestri di sci o personale che assiste gli stessi;
impegna il Governo a valutare l’opportunità di ricomprendere tra i settori che possono beneficiare dell’innalzamento del limite annuo di cui all’articolo 37 citato in premessa anche le scuole di sci anche allo scopo di combattere e prevenire il lavoro nero e il sommerso e per migliorare la posizione di soggetti privi di altre tutele.
G/685/22/10 (già em. 37.19)
Il Senato, in sede di esame del disegno di legge n. 685, di conversione in legge del decreto-legge 4 maggio 2023, n. 48, recante misure urgenti per l’inclusione sociale e l’accesso al mondo del lavoro,
premesso che:
l’articolo 37 reca disposizioni in materia di prestazioni di lavoro occasionali nel settore turistico e termale, novellando l’articolo 54-bis del decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 giugno 2017, n. 96, al fine di elevare a 15.000 euro il limite di compenso delle prestazioni di lavoro occasionali per gli utilizzatori che operino nei settori dei congressi, delle fiere, degli eventi, degli stabilimenti termali e dei parchi divertimento;
impegna il Governo ad adottare tutte le iniziative di propria competenza al fine di prevedere che:
- a) per ciascun prestatore, per le attività di cui al decreto del ministro dell’Interno 13 agosto 2019, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 197 del 23 agosto 2019, svolte nei confronti di ciascun utilizzatore di cui alla legge 23 marzo 1981, n. 91, ovvero di soggetti da essi incaricati mediante contratto di appalto o di somministrazione di lavoro, anche avvalendosi di istituti di sicurezza privati autorizzati a norma dell’articolo 134 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza approvato con regio decreto 18 giugno 1931, n. 773, sia ammessa la possibilità di acquisire prestazioni di lavoro occasionali per compensi di importo complessivo non superiore a 5.000 euro;
- b) alle prestazioni di lavoro occasionali possano fare ricorso le società sportive di cui alla legge 23 marzo 1981, n. 91, ovvero soggetti da esse incaricati mediante contratto di appalto o di somministrazione di lavoro, anche avvalendosi di istituti di sicurezza privati autorizzati a norma dell’articolo 134 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza approvato con regio decreto 18 giugno 1931, n. 77;
- c) ciascun utilizzatore di cui al comma 6, lettere a) e b-bis), del richiamato articolo 54-bisdel decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50, possa acquistare, attraverso la piattaforma informatica INPS ovvero presso gli uffici postali, un libretto nominativo prefinanziato, denominato “Libretto Famiglia”, per il pagamento delle prestazioni occasionali rese a suo favore da uno o più prestatori nell’ambito di attività di cui al decreto del Ministro dell’interno 13 agosto 2019, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 197 del 23 agosto 2019, limitatamente alle società sportive, nonché ai soggetti da esse incaricati mediante contratto di appalto o di somministrazione di lavoro, anche avvalendosi di istituti di sicurezza privati autorizzati a norma dell’articolo 134 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza approvato con regio decreto 18 giugno 1931, n. 77, di cui al comma 6, lettera b-bis), del richiamato articolo 54-bis.
G/685/23/10 (già em. 38.0.10)
Il Senato, in sede di esame del disegno di legge n. 685, di conversione in legge del decreto-legge 4 maggio 2023, n. 48, recante misure urgenti per l’inclusione sociale e l’accesso al mondo del lavoro,
premesso che:
il Capo III reca disposizioni urgenti in materia di politiche sociali e di lavoro;
impegna il Governo:
ad adottare tutte le iniziative di propria competenza al fine di prevedere che, anche al fine di alimentare il fascicolo elettronico del lavoratore di cui all’articolo 14 del decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 150, e favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, i Fondi interprofessionali di cui all’articolo 118 della legge 23 dicembre 2000, n. 388, e i fondi di cui all’articolo 12 del decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276, assicurino ai partecipanti ai percorsi formativi da essi promossi o finanziati il rilascio di documenti, anche digitali, contenenti la certificazione o l’attestazione delle competenze acquisite e che i medesimi enti trasmettano al Ministero del lavoro e delle politiche sociali, con cadenza annuale, una relazione sulle iniziative formative finanziate secondo linee guida emanate dallo stesso Ministero.
G/685/24/10 (già em. 38.0.11)
Durnwalder, Patton, Unterberger, Spagnolli
Il Senato in sede di esame del disegno di legge n. 685, di conversione in legge del decreto-legge 4 maggio 2023, n. 48, recante misure urgenti per l’inclusione sociale e l’accesso al mondo del lavoro,
impegna il Governo
a valutare l’opportunità di estendere al convivente di fatto che presti stabilmente la propria opera all’interno dell’impresa dell’altro convivente ai sensi dell’articolo 230-ter del codice civile le tutele assicurative e previdenziali già previste per le unioni civili per fattispecie analoga.
G/685/25/10 (già em. 28.3)
Guidolin, Pirro, Mazzella, Bevilacqua
Il Senato, in sede di esame del disegno di legge ” Conversione in legge del decreto-legge 4 maggio 2023, n. 48, recante misure urgenti per l’inclusione sociale e l’accesso al mondo del lavoro” (A.S. 685), premesso che:
il provvedimento in titolo reca disposizioni urgenti per l’inclusione sociale;
l’articolo 28 prevede misure finalizzate ad incentivare il lavoro delle persone con disabilità;
considerato che:
l’allegato B dell’articolo 25 del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 642 prevede l’esenzione dell’imposta di bollo per i Contratti di lavoro e d’impiego sia individuali che collettivi concernenti;
considerato, altresì, che:
appaiono di fatto escluse agevolazioni in tal senso per l’inserimento lavorativo delle persone disabili.
impegna il Governo:
a inserire tra le materie di esenzione assoluta dalle imposte di bollo, le convenzioni per lo svolgimento di tirocini di formazione e orientamento di qualsiasi tipologia, progetti di inserimento lavorativo di persone disabili.
Art. 2
2.35 (testo 2)
Berrino, Leonardi, Russo, Satta, Zullo
Sostituire il comma 4 con il seguente:
«4. Il parametro della scala di equivalenza, di cui al comma 2, lettera b), numero 2), corrispondente a una base di garanzia di inclusione per le fragilità che caratterizzano il nucleo, è pari a 1 ed è incrementato, fino a un massimo complessivo di 2,2, ulteriormente elevato a 2,3 in presenza di componenti in condizione di disabilità grave o non autosufficienza:
- a)di 0,5 per ciascun altro componente adulto con disabilità o non autosufficiente, secondo quanto previsto dall’allegato 3 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri n. 159 del 2013;
- b) di 0,4 per ciascun altro componente con età pari o superiore a 60 anni;
- c) di 0,4 per un componente maggiorenne con carichi di cura, come definiti all’articolo 6, comma 5;
- d)di 0,4 per ciascun altro componente adulto in condizione di grave disagio bio psico sociale e inserito in programmi di cura e di assistenza certificati dalla Pubblica Amministrazione;
- e)di 0,15 per ciascun minore di età, fino a due;
- f)di 0,10 per ogni ulteriore minore di età oltre il secondo.
Il parametro della scala di equivalenza è ulteriormente incrementato dello 0,10 per ciascun componente disabile o non autosufficiente riferito alla lettere b), e), f).»
Art. 6
6.25 (testo 2)
Sostituire i commi 9 e 10 con i seguenti:
«9. Nei limiti della quota del Fondo per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale di cui all’articolo 7, comma 3, del decreto legislativo 15 settembre 2017, n. 147, attribuita agli ambiti territoriali sociali delle Regioni, sono potenziati gli interventi e i servizi di cui al comma 2 del medesimo articolo, riferibili, a decorrere dalla data di istituzione dell’Assegno di inclusione, ai beneficiari di tale misura, nonché ai nuclei familiari e agli individui in simili condizioni di disagio economico.
- Con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, previa intesa in sede di Conferenza unificata di cui all’articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sono approvate le linee guida per la costruzione di Reti di servizi connessi all’attuazione dell’Assegno di inclusione.»
6.27 (testo 2)
Zaffini, Satta, Berrino, Leonardi, Russo, Zullo, Murelli, Testor, Cantù
Sostituire i commi 9 e 10 con i seguenti:
«9. Nei limiti della quota del Fondo per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale di cui all’articolo 7, comma 3, del decreto legislativo 15 settembre 2017, n. 147, attribuita agli ambiti territoriali sociali delle Regioni, sono potenziati gli interventi e i servizi di cui al comma 2 del medesimo articolo, riferibili, a decorrere dalla data di istituzione dell’Assegno di inclusione, ai beneficiari di tale misura, nonché ai nuclei familiari e agli individui in simili condizioni di disagio economico.
- Con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, previa intesa in sede di Conferenza unificata di cui all’articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sono approvate le linee guida per la costruzione di Reti di servizi connessi all’attuazione dell’Assegno di inclusione.»
Art. 14
14.25 (testo 2)
Zaffini, Leonardi, Satta, Berrino, Russo, Zullo
Al comma 1, lettera c), numero 1, sostituire il capoverso «e-bis» con il seguente: «e-bis) ) in occasione della visita medica preventiva o della visita medica preventiva in fase preassuntiva di cui al successivo articolo 41, richiede al lavoratore di esibire copia della cartella sanitaria e di rischio rilasciata alla risoluzione del precedente rapporto di lavoro e ne valuta il contenuto ai fini della formulazione del giudizio di idoneità, salvo che ne sia oggettivamente impossibile il reperimento».
Art. 27
27.100
LA RELATRICE
Il comma 5 è sostituito dai seguenti:
«5. Il Fondo per interventi strutturali di politica economica di cui all’articolo 10, comma 5, del decreto-legge 29 novembre 2004, n. 282, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 dicembre 2004, n. 307, è incrementato di 9,5 milioni di euro per l’anno 2024 e di 20 milioni di euro per l’anno 2025. Agli oneri derivanti dal presente comma si provvede mediante corrispondente utilizzo delle maggiori entrate derivanti dal comma 1.
5-bis. Agli oneri derivanti dal comma 1, pari a 24,4 milioni di euro per l’anno 2023 e a 61,3 milioni di euro per l’anno 2024 e valutati in 9,9 milioni di euro per l’anno 2026, si provvede:
- a)quanto a 24,4 milioni di euro per l’anno 2023 a valere sul Programma Operativo Nazionale Iniziativa Occupazione Giovani 2014-2020 e a 61,3 milioni di euro per l’anno 2024 a valere sul Programma Nazionale Giovani, donne e lavoro 2021-2027, nel rispetto dei criteri di ammissibilità e delle procedure del predetto programma. Con decreto adottato da ANPAL si provvede alla ripartizione regionale delle risorse di cui al primo periodo, che costituisce limite di spesa;
- b)quanto a 9,9 milioni di euro per l’anno 2026, mediante corrispondente riduzione del Fondo per interventi strutturali di politica economica di cui all’articolo 10, comma 5, del decreto-legge 29 novembre 2004, n. 282, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 dicembre 2004, n. 307.».
Conseguentemente, al comma 3 del medesimo articolo 27, le parole: «di cui al comma 5» sono sostituite dalle seguenti: «di cui al comma 5-bis».
MERCOLEDÌ 7 GIUGNO 2023
80ª Seduta (pomeridiana)
Presidenza del Presidente
Interviene il vice ministro del lavoro e delle politiche sociali Maria Teresa Bellucci.
La seduta inizia alle ore 16,35.
IN SEDE REFERENTE
(685) Conversione in legge del decreto-legge 4 maggio 2023, n. 48, recante misure urgenti per l’inclusione sociale e l’accesso al mondo del lavoro
(Seguito dell’esame e rinvio)
Prosegue l’esame, sospeso nella seduta antimeridiana di oggi.
Il presidente ZAFFINI informa che è stato presentato l’emendamento 17.14 (testo 2) – pubblicato in allegato -, di cui dispone l’accantonamento. Avverte che si procederà alla trattazione degli emendamenti segnalati, a partire da quelli riferiti all’articolo 28 del decreto legge n. 48, intendendosi accantonati gli emendamenti riferiti all’articolo 27.
La relatrice MANCINI (FdI) propone l’accantonamento degli emendamenti 28.2, 28.3, 28.0.1, 28.0.2 e 28.0.3.
L’emendamento 28.0.3 è sottoscritto dalle senatrici CAMUSSO (PD-IDP), ZAMBITO (PD-IDP), ZAMPA (PD-IDP) e FURLAN (PD-IDP), nonché dal senatore MAGNI (Misto-AVS) e dalla senatrice MUSOLINO (Aut (SVP-Patt, Cb, SCN)).
Tutti gli emendamenti riferiti all’articolo 28 sono quindi accantonati.
La relatrice MANCINI (FdI) propone l’accantonamento degli emendamenti 29.1 e 29.8. Invita al ritiro dell’emendamento 29.4.
Viene quindi disposto l’accantonamento degli emendamenti 29.1 e 29.8, mentre l’emendamento 29.4 è dichiarato decaduto, in assenza del proponente.
La relatrice MANCINI (FdI) esprime parere contrario sull’emendamento 30.1. Invita a ritirare gli emendamenti 30.0.1 e 30.0.5. Chiede di accantonare gli emendamenti 30.0.4 e 30.0.9.
La rappresentante del GOVERNO esprime parere conforme. In riferimento alla proposta emendativa 30.1 rileva insufficiente chiarezza della formulazione ai fini dell’individuazione della platea dei soggetti beneficiari.
La senatrice CAMUSSO (PD-IDP) chiede l’accantonamento dell’emendamento 30.1, riservandosi di presentare una riformulazione.
Sono quindi accantonati gli emendamenti 30.1, 30.0.4 e 30.0.9.
La senatrice MURELLI (LSP-PSd’Az) ritira gli emendamenti 30.0.1 e 30.0.5.
La relatrice MANCINI (FdI) e il GOVERNO si esprimono favorevolmente sugli emendamenti 31.1 e 31.2.
Presente il prescritto numero di senatori, con successive e distinte votazioni, la Commissione approva gli emendamenti 31.1 e 31.2.
La relatrice MANCINI (FdI) esprime parere contrario sull’emendamento 32.0.2.
Il vice ministro Maria Teresa BELLUCCI esprime parere conforme, segnalando l’assenza di effetto innovativo sull’ordinamento della proposta.
Posto in votazione, l’emendamento 32.0.2 è respinto.
La relatrice MANCINI (FdI) esprime parere contrario sull’emendamento 33.1 e propone di accantonare l’emendamento 33.4.
La rappresentante del GOVERNO si esprime in senso conforme.
L’emendamento 33.4 è accantonato.
La senatrice PIRRO (M5S) interviene per dichiarazione di voto favorevole, a nome del Gruppo, sull’emendamento 33.1, sottolineando l’estraneità della materia dell’articolo 33 al contesto del provvedimento in esame, nonché sostenendo la necessità di destinare alle politiche sociali le risorse impiegate per l’industria bellica.
Il senatore MAGNI (Misto-AVS) sottoscrive l’emendamento 33.1.
Posto in votazione, l’emendamento 33.1 risulta respinto.
La relatrice MANCINI (FdI) esprime parere contrario sull’emendamento 34.3.
Il vice ministro Maria Teresa BELLUCCI si esprime in senso contrario, osservando l’incompatibilità dell’emendamento con la disciplina recata dall’articolo 34.
Per dichiarazione di voto favorevole sull’emendamento 34.3 ha la parola la senatrice CAMUSSO (PD-IDP), osservando l’utilità per la crescita in assenza di ulteriori oneri, della disposizione proposta.
L’emendamento 34.3 è infine posto in votazione e respinto.
Su proposta della relatrice MANCINI (FdI)
sono accantonati gli emendamenti 36.6, 36.4, 36.5 e 36.0.1.
La relatrice MANCINI (FdI) esprime parere contrario sugli emendamenti 37.2 e 37.5. Esprime parere favorevole sull’emendamento 37.21. Invita a ritirare gli emendamenti 37.7, 37.8, 37.13, 37.14, 37,15, 37.16, 37.17, 37.20 e 37.30. Propone l’accantonamento dell’emendamento 37.26.
Il parere del GOVERNO è conforme.
La senatrice MUSOLINO (Aut (SVP-Patt, Cb, SCN)) aggiunge la firma all’emendamento 37.15.
L’emendamento 37.26 è accantonato.
La senatrice ZAMPA (PD-IDP) interviene per dichiarazione di voto favorevole sull’emendamento 37.2, sostenendo l’esigenza di limitare il ricorso ai voucher per contrastare la precarizzazione del lavoro.
Posto in votazione, l’emendamento 37.2 è respinto.
La Commissione respinge successivamente l’emendamento 37.5.
La senatrice TERNULLO (FI-BP-PPE) fa propri gli emendamenti 37.7 e 37.14, che ritira per trasformarli in ordini del giorno.
La senatrice MURELLI (LSP-PSd’Az) ritira l’emendamento 37.8.
Il senatore BERRINO (FdI) ritira l’emendamento 37.13.
Il senatore DURNWALDER (Aut (SVP-Patt, Cb, SCN)) ritira l’emendamento 37.15 al fine della trasformazione in ordine del giorno.
Il senatore BERRINO (FdI) ritira l’emendamento 37.16.
La senatrice MURELLI (LSP-PSd’Az) ritira l’emendamento 37.19, preannunciandone la trasformazione in ordine del giorno.
La senatrice SBROLLINI (Az-IV-RE) ritira, per la trasformazione in ordine del giorno, l’emendamento 37.20.
Viene posto in votazione l’emendamento 37.21, che risulta approvato.
Il senatore SATTA (FdI) ritira l’emendamento 37.30.
La relatrice MANCINI (FdI) invita al ritiro degli emendamenti 38.0.4, 38.0.10, 38.0.11, 38.0.12 e 38.0.32.
Il parere del GOVERNO è conforme.
La senatrice MURELLI (LSP-PSd’Az) ritira gli emendamenti 38.0.4 e 38.0.32, nonché, ai fini della trasformazione in ordine del giorno, l’emendamento 38.0.10.
La senatrice MUSOLINO (Aut (SVP-Patt, Cb, SCN)) aggiunge la propria firma all’emendamento 38.0.11 e lo ritira, preannunciandone la trasformazione in ordine del giorno.
Il senatore BERRINO (FdI) ritira l’emendamento 38.0.12.
Tutti gli emendamenti oggetto di segnalazione e riferiti agli articoli 39 e 40 vengono accantonati.
Sono altresì accantonati gli emendamenti 42.7 e 42.0.3, il quale viene sottoscritto da tutti i componenti del Gruppo PD-IDP, dal senatore MAGNI (Misto-AVS) e dalla senatrice MUSOLINO (Aut (SVP-Patt, Cb, SCN)).
Sono successivamente accantonati gli emendamenti 43.0.6, 43.0.9, 44.2 e 44.3.
Il senatore BORGHESE (Cd’I-NM (UDC-CI-NcI-IaC)-MAIE) aggiunge la firma all’emendamento 44.2.
Il senatore BOCCIA (PD-IDP) sollecita il GOVERNO a definire ed esplicitare il proprio orientamento in ordine ai numerosi emendamenti accantonati, nell’auspicio che gli accantonamenti siano finalizzati a una reale riflessione sul merito delle proposte. In particolare richiama l’attenzione sull’emendamento 39.10, volto a estendere al 2024 il taglio del cuneo fiscale. Pone inoltre in evidenza la necessità che i pareri della relatrice siano frutto di autonoma e meditata valutazione degli emendamenti, anziché derivare da influenze esterne.
Il presidente ZAFFINI osserva che l’espressione dei pareri è comunque necessariamente conseguente a prolungate e intense interlocuzioni.
Il senatore BOCCIA (PD-IDP) ribadisce la mancanza di motivazioni in ordine alla richiesta di accantonamento dell’emendamento 39.10.
Il presidente ZAFFINI sottolinea che sussista ampia disponibilità al confronto.
La senatrice MANCINI (FdI) fa presente che l’accantonamento richiesto è funzionale a un’esigenza di approfondimento.
Il vice ministro Maria Teresa BELLUCCI richiama la complessità dei contenuti degli emendamenti accantonati. In ordine all’emendamento 39.10 specifica che è obiettivo del GOVERNO il taglio strutturale del cuneo fiscale, da conseguire nell’arco dell’intera legislatura, cui si sommano i necessari interventi a sostegno dei soggetti più fragili.
La relatrice MANCINI (FdI) e il GOVERNO si esprimono favorevolmente sull’emendamento 2.43, che viene successivamente sottoscritto dai rappresentanti in Commissione dei Gruppi Fratelli d’Italia, Lega Salvini Premier, Partito Democratico e dalla senatrice MUSOLINO (Aut (SVP-Patt, Cb, SCN)).
Posto in votazione, l’emendamento 2.43 è approvato.
La relatrice MANCINI (FdI) esprime parere favorevole sull’emendamento 4.10.
Il parere del GOVERNO è conforme.
L’emendamento 4.10, sottoscritto dai rappresentanti in Commissione dei Gruppi Lega Salvini Premier e Fratelli d’Italia, è quindi posto in votazione, risultando approvato.
Il vice ministro Maria Teresa BELLUCCI propone una riformulazione dell’emendamento 4.14, che viene accolta dalla senatrice LEONARDI (FdI).
L’emendamento 4.14 (testo 2) – pubblicato in allegato – è quindi posto in votazione e approvato.
Il parere della relatrice MANCINI (FdI) sull’emendamento 4.28 è favorevole.
Il parere della rappresentante del GOVERNO è conforme.
Posto in votazione, l’emendamento 4.28 risulta accolto.
La relatrice MANCINI (FdI) e il vice ministro Maria Teresa BELLUCCI esprimono parere favorevole sull’emendamento 6.11 (testo 2), al quale aggiungono le rispettive firme i senatori MAZZELLA (M5S), PIRRO (M5S), GUIDOLIN (M5S), MAGNI (Misto-AVS), MUSOLINO (Aut (SVP-Patt, Cb, SCN)), MURELLI (LSP-PSd’Az), MINASI (LSP-PSd’Az) , CANTU’ (LSP-PSd’Az), TERNULLO (FI-BP-PPE) e ROSSO (FI-BP-PPE).
La Commissione approva quindi l’emendamento 6.11 (testo 2), risultando di conseguenza assorbito l’emendamento 6.10.
Con il parere favorevole della relatrice MANCINI (FdI) e della rappresentante del GOVERNO, è posto in votazione l’emendamento 6.20, che la Commissione approva. La senatrice MUSOLINO (Aut (SVP-Patt, Cb, SCN)) preannuncia il conseguente ritiro dell’emendamento 12.0.5.
Successivamente è posto in votazione l’emendamento 6.21, sul quale è favorevole il parere della relatrice MANCINI (FdI) e del GOVERNO.
La Commissione approva.
Il vice ministro Maria Teresa BELLUCCI propone una riformulazione dell’emendamento 7.1, accolta dal senatore GASPARRI (FI-BP-PPE).
L’emendamento 7.1 (testo 2) – pubblicato in allegato -, al quale aggiungono le firme i commissari appartenenti ai Gruppi Fratelli d’Italia e Lega Salvini Premier, nonché il senatore BORGHESE (Cd’I-NM (UDC-CI-NcI-IaC)-MAIE), è quindi posto ai voti, risultando accolto.
Sull’emendamento 9.6 il parere della relatrice MANCINI (FdI) è contrario.
Conformemente si esprime la rappresentante del GOVERNO, osservando che la proposta altera un aspetto qualificante della riforma introdotta dal decreto legge numero 48.
Il senatore MAGNI (Misto-AVS) e la senatrice MUSOLINO (Aut (SVP-Patt, Cb, SCN)) sottoscrivono l’emendamento 9.6.
La senatrice ZAMBITO (PD-IDP) preannuncia il voto favorevole del proprio Gruppo sull’emendamento 9.6, che è finalizzato ad agevolare l’accesso al lavoro dei beneficiari dell’assegno di inclusione.
All’emendamento 9.6 aggiungono le rispettive firme il senatore MAZZELLA (M5S), la senatrice PIRRO (M5S) e la senatrice GUIDOLIN (M5S), la quale, intervenendo per dichiarazione di voto favorevole, fa presente che la disposizione sulla quale interviene la proposta emendativa è scarsamente rispettosa delle persone e costituisce, incentivando l’allontanamento dal luogo di residenza, un fattore negativo per la natalità.
Intervenendo per dichiarazione di voto favorevole, il senatore MAGNI (Misto-AVS) esorta il GOVERNO a un ripensamento della propria posizione.
L’emendamento 9.6 è quindi posto in votazione, risultando respinto.
Il parere della relatrice MANCINI (FdI) sull’emendamento 12.19 è favorevole.
La rappresentante del GOVERNO esprime parere conforme.
Posto in votazione, l’emendamento 12.19 è approvato.
E’ quindi messo ai voti l’emendamento 12.0.6, con il parere contrario della relatrice MANCINI (FdI) e del GOVERNO.
La Commissione respinge.
Sull’emendamento 12.0.7 si esprimono in senso contrario la relatrice MANCINI (FdI) e la rappresentante del GOVERNO, la quale esprime riserve sull’impiego delle risorse di cui alla proposta.
Le senatrici ZAMBITO (PD-IDP), ZAMPA (PD-IDP), FURLAN (PD-IDP) e CAMUSSO (PD-IDP) aggiungono le rispettive firme all’emendamento 12.0.7.
Il senatore MAZZELLA (M5S) interviene per dichiarazione di voto favorevole sull’emendamento 12.0.7, segnalando la finalità di adeguare le competenze digitali della popolazione in relazione alla possibilità di beneficiare di misure di sostegno.
La Commissione respinge quindi l’emendamento 12.0.7.
La relatrice MANCINI (FdI) esprime parere contrario sull’emendamento 12.0.8.
Si esprime conformemente il vice ministro Maria Teresa BELLUCCI.
La senatrice GUIDOLIN (M5S) ricorda l’esigenza del potenziamento dei centri per l’impiego, già evidenziata dall’introduzione del reddito di cittadinanza. Dichiara quindi il voto favorevole del proprio Gruppo.
La senatrice ZAMBITO (PD-IDP) preannuncia a sua volta il voto favorevole del proprio Gruppo, facendo riferimento all’auspicato potenziamento delle politiche attive del lavoro.
Posto in votazione, l’emendamento 12.0.8 è respinto.
La relatrice MANCINI (FdI) e il GOVERNO invitano al ritiro dell’emendamento 12.0.9.
La senatrice MURELLI (LSP-PSd’Az) ritira l’emendamento 12.0.9 per trasformarlo in un ordine del giorno.
La rappresentante del GOVERNO presenta una proposta di riformulazione dell’emendamento 13.2, relativa anche alla lettera a) dell’emendamento 13.3. Riguardo tale ultima proposta emendativa il parere è inoltre favorevole sulla lettera b) e contrario sulla lettera c).
Il senatore BERRINO (FdI) accoglie la riformulazione proposta dell’emendamento 13.2.
È quindi posto in votazione l’emendamento 13.2 (testo 2) – pubblicato in allegato -, che risulta approvato. È pertanto assorbita la lettera a) dell’emendamento 13.3.
Successivamente viene posta in votazione la lettera b) dell’emendamento 13.3, che è accolta.
La Commissione respinge quindi la lettera c) dell’emendamento 13.3.
Con il parere contrario della relatrice MANCINI (FdI) e del GOVERNO è posto in votazione l’emendamento 14.5, che risulta respinto.
La seduta, sospesa alle ore 18,05, riprende alle ore 18,30.
Sull’emendamento 14.6 sono contrari i pareri della relatrice MANCINI (FdI) e della rappresentante del GOVERNO, che fa riferimento a difficoltà tecniche connesse alla formulazione della proposta.
L’emendamento 14.6, sottoscritto dal senatore MAGNI (Misto-AVS), dalla senatrice MUSOLINO (Aut (SVP-Patt, Cb, SCN)), dalle senatrici CAMUSSO (PD-IDP), FURLAN (PD-IDP), ZAMPA (PD-IDP) e ZAMBITO (PD-IDP) resta quindi accantonato.
Il vice ministro Maria Teresa BELLUCCI propone una riformulazione dell’emendamento 14.15, accolta dal senatore BERRINO (FdI).
Posto in votazione, l’emendamento 14.15 (testo 2) – pubblicato in allegato – risulta accolto.
Sull’emendamento 14.27 esprimono parere contrario la relatrice MANCINI (FdI) e la rappresentante del GOVERNO, la quale rileva il rischio dell’introduzione di una rilevante area di discrezionalità in merito a obblighi soggetti a sanzioni penali.
L’emendamento 14.27 è quindi messo ai voti e respinto.
Con il parere favorevole della relatrice MANCINI (FdI) e del GOVERNO è posto in votazione l’emendamento 14.29 – al quale aggiungono la firma i rappresentanti in Commissione dei Gruppi Lega Salvini Premier, Forza Italia e Fratelli d’Italia, nonché la senatrice MUSOLINO (Aut (SVP-Patt, Cb, SCN)) -, risultando approvato.
Sull’emendamento 14.33 esprimono parere contrario la relatrice MANCINI (FdI) e il GOVERNO.
Posto in votazione, l’emendamento 14.33 è respinto.
La relatrice MANCINI (FdI) invita al ritiro dell’emendamento 14.0.10.
La rappresentante del GOVERNO esprime parere conforme.
L’emendamento 14.0.10 è ritirato dal senatore ZULLO (FdI).
Le senatrici MURELLI (LSP-PSd’Az), MINASI (LSP-PSd’Az) e CANTU’ (LSP-PSd’Az) sottoscrivono l’emendamento 17.1 (testo 2), che resta accantonato.
Il vice ministro Maria Teresa BELLUCCI propone una riformulazione dell’emendamento 17.10, accolta dalla senatrice CAMUSSO (PD-IDP).
L’emendamento 17.10 (testo 2) – pubblicato in allegato – è quindi sottoscritto dai rappresentanti in Commissione dei Gruppi Lega Salvini Premier , Forza Italia e Fratelli d’Italia.
Posto in votazione, l’emendamento 17.10 (testo 2) è approvato.
La relatrice MANCINI (FdI) invita al ritiro dell’emendamento 17.20.
Il senatore ROSSO (FI-BP-PPE) aggiunge la firma all’emendamento 17.20 e lo ritira.
La rappresentante del GOVERNO propone di riformulare l’emendamento 23.0.5.
La senatrice MURELLI (LSP-PSd’Az) riformula l’emendamento in un testo 2 (pubblicato in allegato), nel senso proposto.
L’emendamento 23.0.5 (testo 2) è posto in votazione, risultando approvato.
La relatrice MANCINI (FdI) propone il ritiro dell’emendamento 24.10 (testo 2), che viene quindi ritirato dalla senatrice LEONARDI (FdI).
Il parere della relatrice MANCINI (FdI) e del GOVERNO è favorevole sull’emendamento 24.13, il quale, messo ai voti, è approvato.
Con il parere favorevole della relatrice MANCINI (FdI) e del GOVERNO è posto in votazione l’emendamento 24.30, al quale aggiungono le rispettive firme i rappresentanti in Commissione dei Gruppi Fratelli d’Italia e Forza Italia.
La Commissione approva quindi l’emendamento.
Sull’emendamento 24.31 esprime parere favorevole la relatrice MANCINI (FdI).
Il parere del vice ministro Maria Teresa BELLUCCI è conforme.
L’emendamento 24.31, sottoscritto dai rappresentanti dei Gruppi Forza Italia e Fratelli d’Italia, è posto in votazione e accolto.
La relatrice MANCINI (FdI) esprime parere favorevole sulla prima parte dell’emendamento 26.3, che, su proposta della rappresentante del GOVERNO è quindi accantonato.
La relatrice MANCINI (FdI) esprime parere contrario sull’emendamento 26.14.
È conforme il parere del vice ministro Maria Teresa BELLUCCI, la quale esprime dubbi in merito alla sostenibilità della proposta.
La senatrice CAMUSSO (PD-IDP) interviene per dichiarazione di voto favorevole sull’emendamento 26.14, specificando di non comprendere l’orientamento contrario della relatrice e del GOVERNO, richiamando la finalità di incentivare le competenze trasversali.
L’emendamento 26.14 posto in votazione, è quindi respinto.
Il parere della relatrice MANCINI (FdI) e del GOVERNO sull’emendamento 26.0.4 è contrario.
L’emendamento 26.0.4 è sottoscritto dalle senatrici ZAMPA (PD-IDP), CAMUSSO, (PD-IDP), ZAMBITO (PD-IDP), FURLAN (PD-IDP) e SBROLLINI (Az-IV-RE).
Per dichiarazione di voto favorevole ha la parola il senatore MAZZELLA (M5S), il quale pone in evidenza la necessità di disporre di uno strumento di tutela per le lavoratrici autonome vittime di violenza, invitando a una riflessione volta all’individuazione delle relative risorse.
L’emendamento 26.0.4 è posto in votazione, risultando respinto.
Accogliendo una richiesta del senatore MAGNI (Misto-AVS), il presidente ZAFFINI dispone la ripetizione della votazione, in esito alla quale l’emendamento 26.0.4 risulta nuovamente respinto.
Il presidente ZAFFINI rileva la sussistenza di una comune sensibilità rispetto al tema oggetto dell’emendamento appena respinto.
La senatrice SBROLLINI (Az-IV-RE) aggiunge la firma all’emendamento 28.0.2, che viene quindi nuovamente accantonato.
La relatrice MANCINI (FdI) esprime parere contrario sull’emendamento 28.0.3.
Il vice ministro Maria Teresa BELLUCCI esprime parere conforme, facendo presenti le difficoltà di applicazione delle disposizioni proposte.
Il senatore MAZZELLA (M5S) interviene per dichiarazione di voto favorevole, facendo presente che l’emendamento 28.0.3 costituisce un’irrinunciabile misura di tutela dei lavoratori fragili a fronte del rischio di perdita del posto di lavoro per motivi di salute.
Si associa la senatrice CAMUSSO (PD-IDP), rilevando l’esigenza di individuare le necessarie coperture.
Posto in votazione, l’emendamento 28.0.3, previa sottoscrizione del senatore MAGNI (Misto-AVS), delle senatrici CAMUSSO (PD-IDP), FURLAN (PD-IDP), ZAMPA (PD-IDP), ZAMBITO (PD-IDP) e MUSOLINO (Aut (SVP-Patt, Cb, SCN)) è respinto.
La relatrice MANCINI (FdI) si pronuncia favorevolmente sull’emendamento 29.1.
Il parere del GOVERNO è conforme.
L’emendamento 29.1 è quindi sottoscritto dalle senatrici MURELLI (LSP-PSd’Az), CANTU’ (LSP-PSd’Az), MINASI (LSP-PSd’Az) e TERNULLO (FI-BP-PPE) e dal senatore ROSSO (FI-BP-PPE).
Posto in votazione, l’emendamento 29.1 è accolto.
Successivamente è posto in votazione l’emendamento 29.8, sul quale sono favorevoli i pareri della relatrice MANCINI (FdI) e del GOVERNO.
La Commissione approva quindi l’emendamento 29.8.
Gli emendamenti 30.0.9 e 37.26, ai quali aggiungono le firme il senatore ROSSO (FI-BP-PPE) e la senatrice TERNULLO (FI-BP-PPE), sono nuovamente accantonati.
La senatrice CAMUSSO (PD-IDP) presenta l’emendamento 30.1 (testo 2) – pubblicato in allegato -, che viene accantonato.
La rappresentante del GOVERNO propone una riformulazione dell’emendamento 36.5, accolta dalla senatrice MINASI (LSP-PSd’Az).
L’emendamento 36.5 (testo 2) – pubblicato in allegato -, è posto in votazione, risultando approvato, con conseguente assorbimento dell’emendamento 36.6.
Il senatore BERRINO (FdI) accetta di riformulare l’emendamento 36.0.1 nel senso proposto dal vice ministro Maria Teresa BELLUCCI.
Posto in votazione, l’emendamento 36.0.1 (testo 2) – pubblicato in allegato – è accolto.
La senatrice TERNULLO (FI-BP-PPE) e il senatore ROSSO (FI-BP-PPE) sottoscrivono l’emendamento 37.26, che è quindi accantonato.
La senatrice MANCINI (FdI) esprime parere contrario sugli emendamenti 39.1, 39.4 e 39.10.
La rappresentante del GOVERNO si esprime conformemente, ribadendo l’intenzione del GOVERNO di operare un taglio strutturale del cuneo fiscale nell’arco della legislatura e facendo presente gli oneri estremamente elevati che tali proposte emendative comportano.
In esito a successive e distinte votazioni, gli emendamenti 39.1, 39.4 e 39.10 sono respinti.
Il parere della relatrice MANCINI (FdI) è contrario sull’emendamento 39.0.2.
La rappresentante del GOVERNO motiva il parere contrario sulla medesima proposta, rilevando che questa reca un’introduzione in forma surrettizia del salario minimo legale.
Per dichiarazione di voto favorevole interviene la senatrice PIRRO (M5S), la quale rileva l’improrogabile necessità dell’introduzione del salario minimo.
Sottoscritto dal senatore MAGNI (Misto-AVS), l’emendamento 39.0.2 è infine posto in votazione e respinto.
La rappresentante del GOVERNO suggerisce una riformulazione dell’emendamento 39.0.20, accolta dalla senatrice GUIDOLIN (M5S).
All’emendamento 39.0.20 (testo 2) – pubblicato in allegato – aggiungono le rispettive i rappresentanti in Commissione dei Gruppi Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega Salvini Premier.
L’emendamento 39.0.20 (testo 2), messo ai voti, è quindi approvato.
La senatrice MANCINI (FdI) esprime parere contrario sull’emendamento 43.0.6.
Il vice ministro Maria Teresa BELLUCCI esprime parere conforme, facendo presente l’impossibilità di una quantificazione degli oneri.
Posto in votazione, l’emendamento 43.0.6 è respinto.
In ordine all’emendamento 9.15 la rappresentante del GOVERNO presenta una proposta di riformulazione, che la senatrice PIRRO (M5S) accoglie.
La senatrice TERNULLO (FI-BP-PPE) e il senatore ROSSO (FI-BP-PPE) aggiungono la firma all’emendamento 9.15 (testo 2), pubblicato in allegato.
La Commissione approva quindi l’emendamento 9.15 (testo 2).
Il seguito dell’esame è quindi rinviato.
La seduta termina alle ore 19,55.
EMENDAMENTI AL DISEGNO DI LEGGE (AL TESTO DEL DECRETO-LEGGE)
Art. 4
4.14 (testo 2)
Zaffini, Leonardi, Russo, Berrino, Satta, Zullo
Al comma 1, aggiungere, in fine, il seguente periodo: «La richiesta può essere presentata presso i Centri di Assistenza Fiscale di cui all’articolo 32 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, previa stipula di una convenzione con l’INPS, a valere e nei limiti delle risorse di cui all’articolo 1, comma 479 della legge 27 dicembre 2019, n.160». Corrispondentemente, all’articolo 1, comma 479, della legge del 27 dicembre 2019 n. 160, è aggiunto in fine il seguente: «A decorrere dal 1 gennaio 2024, le risorse di cui al periodo precedente sono stanziate al fine di consentire la presentazione delle domande di Assegno di inclusione e di Supporto per la formazione e il lavoro di cui al decreto legge 4 maggio 2023, n. 48, anche attraverso i centri di assistenza fiscale in convenzione con l’INPS ai sensi dell’articolo 4, comma 1, del predetto decreto- legge, nonché per le attività legate all’assistenza nella presentazione della DSU a fini ISEE affidate ai medesimi centri di assistenza fiscale ai sensi dell’articolo 11, comma 1, del regolamento di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 dicembre 2013, n. 159.».
Art. 7
7.1 (testo 2)
Gasparri
Apportare le seguenti modificazioni:
- a) al comma 1, le parole:“limitatamente all’esercizio delle funzioni di vigilanza in materia di lavoro, contribuzione e assicurazione obbligatoria, nonché legislazione sociale, compresa la materia della tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, di cui al” sono sostituite dalle seguenti:“ai sensi del”;
- b) al comma 2:
1) al primo periodo le parole, dopo le parole “legislazione sociale,” sono aggiunte le seguenti parole: “nell’ambito delle rispettive competenze,”;
2) al secondo periodo la parola: “INPS” è sostituita dalla seguente: “INL”;
Conseguentemente, all’articolo 15, comma 1, l’ultimo periodo è sostituito dal seguente: “Le informazioni di cui al primo periodo sono altresì rese disponibili alla Guardia di finanza, anche attraverso cooperazione applicativa, con apposita convenzione da stipularsi con l’INL entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, ai fini dello svolgimento dei controlli ispettivi di cui all’articolo 7, comma 1.”.
Art. 9
9.15 (testo 2)
Pirro, Mazzella, Guidolin, Magni
Al comma 1, aggiungere, in fine, la seguente lettera:
«d-bis) esclusivamente nel caso in cui nel nucleo familiare siano presenti figli con età inferiore a quattordici anni, anche qualora i genitori siano legalmente separati, non operano le previsioni di cui alla lettera a) e l’offerta va accettata se il posto di lavoro non eccede la distanza di ottanta chilometri dal domicilio del soggetto o comunque è raggiungibile nel limite temporale massimo di 120 minuti con i mezzi di trasporto pubblici.».
Art. 13
13.2 (testo 2)
Berrino, Leonardi, Satta, Russo, Zullo
Al comma 5, al capoverso «313», sostituire l’ultimo periodo con il seguente: «Nelle ipotesi di cui al secondo periodo, ai fini del prosieguo della percezione del reddito di cittadinanza fino al 31 dicembre 2023, i servizi sociali entro il suddetto termine di sette mesi e comunque non oltre il 31 ottobre 2023, comunicano all’INPS per il tramite di Gepi l’avvenuta presa in carico. Decorso tale termine in assenza della suddetta comunicazione, l’erogazione sarà sospesa e potrà essere riattivata, ricomprendendo le mensilità sospese, solo in esito all’avvenuta comunicazione, fermo restando il termine del 31 ottobre 2023».
Art. 14
14.15 (testo 2)
Berrino, Satta, Leonardi, Russo, Zullo
Al comma 1, dopo la lettera a), inserire la seguente:
«a-bis) all’articolo 18, dopo il comma 3.2 è inserito il seguente: “3.2-bis. Gli obblighi previsti dal presente decreto legislativo a carico delle amministrazioni tenute alla fornitura e manutenzione degli edifici scolastici statali si intendono assolti con l’effettuazione della valutazione congiunta dei rischi di cui al comma 3.2 alla quale sia seguita la programmazione degli interventi necessari nel limite delle risorse disponibili.”».
Art. 17
17.10 (testo 2)
Camusso, Zampa, Furlan, Zambito, Manca, Mazzella, Pirro, Guidolin, Musolino, Magni
Al comma 4, capoverso «784-quater», al primo periodo, aggiungere, in fine, le seguenti parole: «nonché ogni altro segno distintivo utile ad identificare gli studenti».
17.14 (testo 2)
Camusso, Zampa, Furlan, Zambito, Manca, Mazzella
All’articolo, al comma 4, aggiungere, in fine, il seguente capoverso:
«784-quinquies. La progettazione dei percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento deve prevedere, nella fase formativa e informativa degli studenti, l’intervento di un formatore in materia di salute e sicurezza sul lavoro.».
Conseguentemente,
- a) dopo il comma 5, aggiungere il seguente:
«5-bis. Al decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, sono apportate le seguenti modificazioni:
- a) all’articolo 11, comma 1, la lettera c) è soppressa;
- b) all’articolo 11, il comma 4 è sostituito dal seguente:
“4. Ai fini della promozione e divulgazione della cultura della salute e sicurezza sul lavoro gli istituti scolastici, universitari e della formazione professionale inseriscono in ogni attività scolastica e universitaria, nelle istituzioni dell’alta formazione artistica e coreutica e nei percorsi di istruzione e formazione professionale, percorsi formativi interdisciplinari alle diverse materie scolastiche, che prevedono la presenza di un Formatore in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Tali attività sono svolte tramite il finanziamento da parte del Ministero dell’istruzione e del merito, previo trasferimento delle necessarie risorse da parte del Ministero del lavoro e delle politiche sociali.”»;
- b) all’articolo 19, dopo il comma 2, aggiungere il seguente:
“2-bis. Mediante le risorse del Fondo di cui al comma 1, sono finanziate le misure di cui all’articolo 1, comma 784-quinquies, della legge 30 dicembre 2018, n. 145, come aggiunto dall’articolo 17, comma 4, e le misure di cui all’articolo 11, comma 1, lettera c) e comma 4, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, come modificato dall’articolo 17, comma 5-bis.”
Art. 23
23.0.5 (testo 2)
Romeo, Murelli, Minasi, Cantù
Dopo l’articolo, inserire il seguente:
«Articolo 23-bis.
(Disposizioni urgenti in materia di stralcio dei debiti contributivi)
- Al fine di tutelare le posizioni assicurative dei soggetti iscritti alle Gestioni Artigiani e Commercianti, Lavoratori autonomi agricoli, Committenti e Professionisti iscritti alla Gestione Separata dell’INPS, per i quali sono stati annullati i debiti contributivi di cui all’articolo 1, comma 222, della legge 29 dicembre 2022, n. 197, i predetti soggetti possono chiedere all’ente previdenziale, nei limiti dell’articolo 3, comma 9 della legge n. 335/1995, il riconteggio dei debiti cancellati da saldare in soluzione unica o in rate mensili di pari importo da versare entro il 31 dicembre 2023.
- Le modalità e i tempi di presentazione della domanda di cui al comma 1 sono definiti dall’INPS.
- Le disposizioni di cui al presente articolo si applicano anche ai debiti contributivi cancellati ai sensi dell’articolo 4, del decreto-legge 23 ottobre 2018, n. 119, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2018, n. 136.
- Agli oneri derivanti dal presente articolo, valutati in 0,97 milioni di euro per l’anno 2023 e 1,92 milioni di euro per l’anno 2024, si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento del fondo speciale di parte corrente iscritto, ai fini del bilanico triennale 2023-2025, nell’ambito del programma “Fondi di riserva e speciali” della missione “Fondi da ripartire” dello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze per l’anno 2023, allo scopo parzialmente utilizzando l’accantonamento relativo al Ministero del lavoro e delle politiche sociali.».
Art. 30
30.1 (testo 2)
Camusso, Zampa, Mazzella, Magni, Furlan, Guidolin, Pirro, Zambito, Manca, Musolino
Al comma 1, dopo le parole: «anche qualora si trovi in stato di liquidazione» inserire le seguenti: «, nonché per le aziende soggette a piani di ristrutturazione con processi di reindustrializzazione a seguito di accordi sottoscritti in sede ministeriale alla data di entrata in vigore del presente decreto,».
Conseguentemente, al comma 2, sostituire le parole: «13 milioni di euro per l’anno 2023 e di 0,9 milioni di euro per l’anno 2024» con le seguenti: «25 milioni di euro per l’anno 2023 e di 2,8 milioni di euro per l’anno 2024.».
Art. 36
36.5 (testo 2)
Minasi, Murelli, Cantù
Dopo il comma 1, inserire il seguente: «1-bis. Al fine di incrementare la sicurezza del trasporto marittimo è istituito, nello stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, un fondo con una dotazione di 1 milione di euro per l’anno 2023 e 2 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2024 al 2026, destinato all’erogazione di contributi alle imprese armatoriali per la formazione iniziale del personale impiegato sulle navi, con particolare riferimento alle figure professionali mancanti di sezioni di coperta, macchine, cucina e camera. Con decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, sono definite le modalità di presentazione delle domande, i criteri per la selezione delle stesse, le spese ammissibili, le modalità di erogazione del contributo, le modalità di verifica, controllo e rendicontazione delle spese, nonché le cause di decadenza e revoca. I contributi di cui al primo periodo sono assegnati alle imprese armatoriali con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti sulla base delle attività di formazione rendicontate, ivi compresi gli oneri per l’acquisizione delle relative certificazioni, qualora si proceda all’assunzione di almeno il 60 per cento del personale formato. I corsi di formazione sono svolti avvalendosi dei centri di addestramento autorizzati dal Comando generale del Corpo delle capitanerie di porto. Agli oneri derivanti dall’attuazione del presente comma, pari a 1 milione di euro per l’anno 2023 e a 2 milioni di euro annui per ciascun anno dal 2024 al 2026, si provvede mediante corrispondente riduzione dell’autorizzazione di spesa di cui all’articolo 3, comma 33, della legge 24 dicembre 2007 n. 244.».
36.0.1 (testo 2)
Berrino, Russo, Satta, Zullo, Leonardi
Dopo l’articolo, inserire il seguente:
«Articolo 36-bis
(Disposizioni per il settore del trasporto a fune)
- La locuzione “Personale addetto ai trasporti di persone e di merci” indicata al n. 8 della tabella allegata al R.D. 6 dicembre 1923, n. 2657 si interpreta nel senso che vi rientrano i dipendenti degli esercenti impianti di trasporto a fune che svolgono le seguenti mansioni: addetti alla sorveglianza; meccanici ed elettricisti specializzati; preparatori di piste sia con mezzo meccanico (battipista) che manuale; addetti alla gestione di operazioni di innevamento programmato; conduttori di cabina; agenti abilitati di pedana e/o di impianto ad ammorsamento automatico; personale addetto alle casse; personale addetto ai rapporti con la clientela; personale addetto al soccorso; guardapiste; posteggiatori; spalatori neve; addetti a mansioni di custodia, vigilanza e altri servizi di manovalanza.».
Art. 39
39.0.20 (testo 2)
Guidolin, Mazzella, Pirro, Bevilacqua
Dopo l’articolo, inserire il seguente:
«Art. 39-bis.
(Decontribuzione lavoro domestico)
- Al fine di supportare le famiglie nell’assistenza agli anziani, per gli anni 2023, 2024, 2025 è previsto un esonero contributivo del 100 per cento, nel limite massimo di importo di 3.000 euro annui, per 36 mesi, in caso di assunzioni e trasformazioni a tempo indeterminato di contratti di lavoro domestico con mansioni di assistente a persona non autosufficiente con più di sessantacinque anni. Il beneficio non spetta nel caso in cui tra il medesimo lavoratore e il medesimo datore di lavoro o persona del suo nucleo familiare sia cessato un rapporto di lavoro domestico da meno di ventiquattro mesi. Il beneficio non spetta, altresì, in caso di assunzione di parenti o affini, salvo che il rapporto abbia ad oggetto lo svolgimento delle mansioni di cui all’articolo 1, comma 3, secondo periodo, del d.P.R. 31 dicembre 1971, n. 1403.
- Agli oneri derivanti dall’attuazione del presente articolo pari a 15 milioni di euro a decorrere dall’anno 2023, si provvede mediante corrispondente riduzione del fondo di cui all’articolo 1, comma 200, della legge 23 dicembre 2014, n. 190.».
MERCOLEDÌ 7 GIUGNO 2023
79ª Seduta (antimeridiana)
Presidenza del Presidente
ZAFFINI
Interviene il vice ministro del lavoro e delle politiche sociali Maria Teresa Bellucci.
La seduta inizia alle ore 10,05.
IN SEDE CONSULTIVA
(571) Delega al Governo in materia di revisione del sistema degli incentivi alle imprese, nonché disposizioni di semplificazione delle relative procedure
(607) CATALDI e altri. – Delega al Governo per la definizione di una disciplina organica in materia di misure agevolative e incentivi agli investimenti delle imprese
(Parere alla 9a Commissione. Seguito e conclusione dell’esame congiunto. Parere favorevole)
Prosegue l’esame congiunto, sospeso nella seduta di ieri.
Il presidente ZAFFINI pone in votazione la proposta di parere favorevole precedentemente presentata dal relatore Russo.
Verificata la presenza del numero legale per deliberare, la Commissione approva a maggioranza.
IN SEDE REFERENTE
(685) Conversione in legge del decreto-legge 4 maggio 2023, n. 48, recante misure urgenti per l’inclusione sociale e l’accesso al mondo del lavoro
(Seguito dell’esame e rinvio)
Prosegue l’esame, sospeso nella seduta di ieri.
Il presidente ZAFFINI fa presente che è pervenuto il parere della 5a Commissione e che la relatrice Mancini ha presentato l’emendamento 17.100 (pubblicato in allegato), conseguente a una condizione contenuta nel medesimo parere.
Avverte quindi che si procederà alla trattazione degli emendamenti segnalati, a partire da quelli riferiti all’articolo 10 del decreto-legge in esame.
La relatrice MANCINI (FdI) esprime parere favorevole sugli emendamenti 10.1 e 10.3. Invita al ritiro dell’emendamento 10.9
Il vice ministro Maria Teresa BELLUCCI esprime parere conforme, specificando che l’emendamento 10.9 comporta alcune difficoltà di carattere tecnico.
La senatrice MURELLI (LSP-PSd’Az) propone l’accantonamento dell’emendamento 10.9, finalizzato all’eventuale riformulazione.
La relatrice MANCINI (FdI) si esprime favorevolmente sulla proposta.
L’emendamento 10.9 è quindi accantonato.
Previa verifica della presenza del numero legale, è posto in votazione 10.1, che risulta accolto.
Successivamente la Commissione approva l’emendamento 10.3.
La relatrice MANCINI (FdI) e il GOVERNO si esprimono favorevolmente riguardo agli emendamenti 11.2, 11.3, 11.5 e 11.8, che, posti successivamente in votazione, sono approvati.
La relatrice MANCINI (FdI) esprime parere contrario sulle proposte emendative 12.3, 12.13, 12.15, 12.0.1, 12.0.2 e 12.0.6. Propone inoltre di accantonare gli emendamenti 12.6, 12.14, 12.17, 12.19,12.0.5, 12.0.7, 12.0.8 e 12.0.9.
Il parere della rappresentante del GOVERNO è conforme.
L’emendamento 12.15 viene sottoscritto dal senatore MAGNI (Misto-AVS) e dalla senatrice MUSOLINO (Aut (SVP-Patt, Cb, SCN)).
Il PRESIDENTE dispone l’accantonamento delle proposte emendative 12.6, 12.14, 12.17, 12.19, 12.0.5, 12.0.7, 12.0.8 e 12.0.9.
E’ quindi posto in votazione l’emendamento 12.3, che la Commissione respinge.
Il senatore MAGNI (Misto-AVS) aggiunge la firma all’emendamento 12.13, il quale, posto quindi in votazione, è respinto.
L’emendamento 12.0.1 è dichiarato decaduto per assenza del proponente.
La Commissione respinge l’emendamento 12.0.2.
La senatrice SBROLLINI (Az-IV-RE) sollecita chiarimenti riguardo i pareri sull’emendamento 12.0.6, che successivamente agli interventi della relatrice MANCINI (FdI) e della rappresentante del GOVERNO è accantonato.
La senatrice MUSOLINO (Aut (SVP-Patt, Cb, SCN)) aggiunge la propria firma all’emendamento 12.0.6.
La relatrice MANCINI (FdI) propone l’accantonamento dell’emendamento 13.2, nonché, nella prospettiva di una possibile riformulazione, dell’emendamento 13.3. Esprime parere favorevole sull’emendamento 13.4.
Il parere del GOVERNO è conforme.
Gli emendamenti 13.2 e 13.3 sono accantonati. E’ invece posto in votazione l’emendamento 13.4, che risulta accolto.
La relatrice MANCINI (FdI) suggerisce l’accantonamento degli emendamenti 14.1, 14.10, 14.13, 14.15, 14.29, 14.34, 14.41 e 14.0.10. Esprime parere contrario sugli emendamenti 14.5, 14.6, 14,21, 14.27 e 14.33. Il parere è favorevole sull’emendamento 14.25.
La rappresentante del GOVERNO esprime parere conforme. In particolare, riguardo il parere sull’emendamento 14.5, richiama la genesi del testo dell’articolo 14, derivante da un approfondito confronto con le parti sociali in materia di sicurezza. Fa inoltre presente la natura tecnica del parere di contrarietà riguardante gli emendamenti 14.21, 14.27 e 14.33.
La senatrice ZAMPA (PD-IDP) suggerisce l’accantonamento dell’emendamento 14.5.
Il presidente ZAFFINI rileva che l’orientamento della relatrice e del Governo su tale proposta è sufficientemente definito.
Il senatore ZULLO (FdI) anticipa un orientamento di voto contrario sull’emendamento 14.5.
L’emendamento 14.6 è quindi accantonato.
La senatrice ZAMBITO (PD-IDP) ha la parola sull’emendamento 14.5, richiamando l’utilità dell’apporto del chimico nella valutazione dei fattori di rischio tossico nei luoghi di lavoro.
Il senatore ZULLO (FdI) osserva che la normativa vigente consente il ricorso a tutte le figure professionali il cui contributo possa risultare necessario ai fini della sicurezza, mentre l’emendamento 14.5 potrebbe comportare un restringimento delle possibilità di intervento delle diverse professionalità.
La senatrice PIRRO (M5S) propone l’accantonamento dell’emendamento 14.6.
Dopo un intervento della relatrice MANCINI (FdI), il PRESIDENTE dispone l’accantonamento di tutte le proposte emendative segnalate riferite all’articolo 14.
Su proposta della relatrice MANCINI (FdI) e sentito l’orientamento conforme del GOVERNO, vengono accantonati gli emendamenti 17.1 (testo 2) e 17.20.
La relatrice MANCINI (FdI) invita quindi a ritirare gli emendamenti 17.2 e 17.10. Il suo parere è inoltre contrario sull’emendamento 17.14.
Il vice ministro Maria Teresa BELLUCCI esprime parere conforme. Esprime inoltre parere favorevole sull’emendamento 17.100 e, in riferimento all’emendamento 17.14, rileva l’incongruità del ricorso al fondo nuove competenze.
La senatrice CAMUSSO (PD-IDP) chiede l’accantonamento dell’emendamento 17.14, finalizzato all’individuazione di una formulazione alternativa.
L’emendamento 17.14 è quindi accantonato.
Il senatore ZULLO (FdI) ritira l’emendamento 17.2.
Viene messo ai voti l’emendamento 17.100, che la Commissione approva.
La senatrice CAMUSSO (PD-IDP) ritiene di non ritirare l’emendamento 17.10, che, senza comportare oneri, è volto a una maggiore tutela della sicurezza degli studenti impegnati nei percorsi di alternanza scuola/lavoro.
L’emendamento 17.10 è quindi sottoscritto dai senatori MAZZELLA (M5S), PIRRO (M5S), GUIDOLIN (M5S), MAGNI (Misto-AVS) e MUSOLINO (Aut (SVP-Patt, Cb, SCN)).
In accoglimento di una proposta della relatrice MANCINI (FdI), l’emendamento 17.10 è accantonato.
La relatrice MANCINI (FdI) invita al ritiro dell’emendamento 18.0.2 e chiede l’accantonamento dell’emendamento 18.0.4.
Il parere del GOVERNO è conforme.
La senatrice MURELLI (LSP-PSd’Az) ritira l’emendamento 18.0.2.
L’emendamento 18.0.4 è accantonato.
La relatrice MANCINI (FdI) invita a ritirare gli emendamenti 19.2, 19.4 e 19.0.7.
Il vice ministro Maria Teresa BELLUCCI si esprime conformemente.
La senatrice TERNULLO (FI-BP-PPE) ritira l’emendamento 19.2.
La senatrice LEONARDI (FdI) ritira l’emendamento 19.4.
L’emendamento 19.0.7 è ritirato della senatrice MURELLI (LSP-PSd’Az).
L’emendamento 22.1 è accantonato in accoglimento di una proposta del GOVERNO.
La relatrice MANCINI (FdI) si esprime favorevolmente sull’emendamento 23.8. Propone inoltre l’accantonamento dell’emendamento 23.0.5.
Il vice ministro Maria Teresa BELLUCCI esprime parere conforme.
L’emendamento 23.8, posto in votazione, è accolto.
L’emendamento 23.0.5 viene accantonato.
La relatrice MANCINI (FdI) esprime parere contrario sugli emendamenti 24.1, 24.3, 24.5, 24.4, 24.11, 24.20, 24.26. 24.0.2, 24.0.5, 24.0.9. Invita al ritiro degli emendamenti 24.21, 24.27 e 24.0.4. Propone di accantonare gli emendamenti 24.10 (testo 2), 24.13, 24.30 e 24.31.
Nell’esprimersi in senso conforme, la rappresentante del GOVERNO specifica che l’emendamento 24.11 è incompatibile con il quadro normativo delineato in materia di contratto di lavoro a tempo determinato, mentre la modifica di cui all’emendamento 24.20 risulterebbe eccessivamente restrittiva dell’ambito di applicazione della disciplina proposta. Gli emendamenti 24.0.2, 24.0.5 e 24.0.9 risultano inconciliabili con l’impostazione di fondo del provvedimento in esame.
Viene quindi disposto l’accantonamento degli emendamenti 24.10 (testo 2), 24.13, 24.30, 24.31 e 24.0.8.
L’emendamento 24.1 è posto in votazione.
La senatrice CAMUSSO (PD-IDP) interviene per dichiarazione di voto favorevole, segnalando l’attuale esigenza di disporre di un quadro normativo idoneo a limitare la precarietà.
Interviene incidentalmente il presidente ZAFFINI, osservando che un’esposizione dettagliata delle motivazioni alla base dei pareri del Governo è giustificata nel caso di emendamenti di carattere tecnico, piuttosto che rispetto alle proposte di natura prevalentemente politica, che necessariamente comportano la contrarietà dell’Esecutivo.
La Commissione respinge infine l’emendamento 24.1.
La senatrice GUIDOLIN (M5S) interviene per dichiarazione di voto favorevole sull’emendamento 24.3, segnalando i rischi di aumento della precarizzazione connessi alla formulazione dell’articolo 24.
Posto in votazione, l’emendamento 24.3 è respinto.
Per dichiarazione di voto favorevole sull’emendamento 24.5 ha la parola il senatore MAGNI (Misto-AVS), il quale esprime timore in relazione ai maggiori spazi concessi al lavoro precario e alla contrattazione individuale.
L’emendamento 24.5, posto in votazione, risulta respinto.
In esito a successive e distinte votazioni, risultano altresì respinti gli emendamenti 24.4, 24.11 e 24.20.
Il senatore SATTA (FdI) ritira l’emendamento 24.21.
Viene messo ai voti e respinto l’emendamento 24.26.
La senatrice TERNULLO (FI-BP-PPE) fa proprio l’emendamento 24.27 e lo ritira.
Dopo che la Commissione ha respinto l’emendamento 24.0.2, il senatore BERRINO (FdI) ritira l’emendamento 24.0.4.
La senatrice PIRRO (M5S) preannuncia il voto favorevole del suo Gruppo sull’emendamento 24.0.5, teso a garantire la tutela costituita dalla NASpI ai lavoratori in regime di part-time ciclico verticale, cui il decreto-legge in esame sottrae la possibilità di fruire del reddito di cittadinanza.
L’emendamento 24.0.5, posto in votazione, è respinto.
La senatrice MUSOLINO (Aut (SVP-Patt, Cb, SCN)) sottoscrive l’emendamento 24.0.9, riguardante settori di attività specifici, rilevanti in determinate realtà territoriali. Chiede quindi di accantonarlo al fine di una possibile riformulazione.
La relatrice MANCINI (FdI) ribadisce la contrarietà rispetto all’emendamento 24.0.9, che, posto infine in votazione, è respinto.
Su proposta della relatrice MANCINI (FdI) vengono accantonati gli emendamenti 26.3 e 26.0.4.
La rappresentante del GOVERNO rileva la possibilità di un approfondimento istruttorio in merito all’emendamento 26.14, che viene di conseguenza accantonato.
Le senatrici CAMUSSO (PD-IDP) e MUSOLINO (Aut (SVP-Patt, Cb, SCN)) aggiungono le rispettive firme all’emendamento 24.0.4.
Il seguito dell’esame è quindi rinviato.
La seduta termina alle ore 11,25.
EMENDAMENTO AL DISEGNO DI LEGGE (AL TESTO DEL DECRETO-LEGGE)
Art. 17
17.100
La Relatrice
Al comma 4, dopo le parole: «senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica» aggiungere le seguenti: «avvalendosi delle risorse disponibili a legislazione vigente».
Riunione n. 2
MERCOLEDÌ 7 GIUGNO 2023
Presidenza del Presidente della 9ª Commissione
DE CARLO
Orario: dalle ore 14,05 alle ore 15,45
AUDIZIONI DI RAPPRESENTANTI DI CONFEDERAZIONE ITALIANA AGRICOLTORI (CIA), CNA AGROALIMENTARE, COLDIRETTI, CONFAGRICOLTURA, ASSOCIAZIONE GRANOSALUS, CONFEDERAZIONE ITALIANA LIBERI AGRICOLTORI E ASSOCIAZIONE ITALIANA ALLEVATORI (AIA) SUL DDL 651 (ALIMENTI E MANGIMI SINTETICI).
MARTEDÌ 6 GIUGNO 2023
78ª Seduta
Presidenza del Presidente
Interviene il vice ministro del lavoro e delle politiche sociali Maria Teresa Bellucci.
La seduta inizia alle ore 16,15.
IN SEDE CONSULTIVA
(571) Delega al Governo in materia di revisione del sistema degli incentivi alle imprese, nonché disposizioni di semplificazione delle relative procedure
(607) CATALDI e altri. – Delega al Governo per la definizione di una disciplina organica in materia di misure agevolative e incentivi agli investimenti delle imprese
(Parere alla 9a Commissione. Seguito dell’esame congiunto e rinvio)
Prosegue l’esame congiunto, sospeso nella seduta del 30 maggio.
Il presidente ZAFFINI ricorda la proposta di parere favorevole presentata nella seduta precedente dal relatore Russo.
La senatrice FURLAN (PD-IDP) esprime perplessità relativamente alla genericità delle norme recate dal disegno di legge n. 571 e all’eccessiva durata del tempo previsto per l’esercizio della delega legislativa.
Il relatore RUSSO (FdI) ritiene che la formulazione del testo sia adeguata alla natura di delega e che i tempi previsti per l’emanazione dei successivi decreti legislativi siano conseguenti alla complessità della materia.
Il senatore ZULLO (FdI) considera utile un approfondimento dei temi richiamati dalla senatrice Furlan.
La senatrice FURLAN (PD-IDP) giudica opportuno giovarsi di quanto acquisito dalla Commissione di merito per mezzo delle audizioni svolte.
Il PRESIDENTE rinvia il seguito dell’esame congiunto, richiamando l’opportunità di approvare il parere nella giornata di domani, in considerazione dell’andamento dei lavori della 9a Commissione.
Il seguito dell’esame congiunto è, quindi, rinviato.
IN SEDE REFERENTE
(685) Conversione in legge del decreto-legge 4 maggio 2023, n. 48, recante misure urgenti per l’inclusione sociale e l’accesso al mondo del lavoro
(Seguito dell’esame e rinvio)
Prosegue l’esame, sospeso nella seduta del 31 maggio.
Il PRESIDENTE comunica che gli emendamenti 23.2 e 26.28 sono stati ritirati; l’emendamento 38.0.22 è altresì ritirato e trasformato nell’ordine del giorno G/685/17/10 (pubblicato in allegato).
Rende inoltre noto che la senatrice Ronzulli e il senatore Paroli hanno aggiunto le rispettive firme all’emendamento 30.0.1 e che il senatore Nicita ha aggiunto la firma all’emendamento 28.0.2.
La senatrice CAMUSSO (PD-IDP) auspica un chiarimento in ordine all’emendamento 2.24, in quanto suscettibile di dar luogo a trattamenti discriminatori e alla formulazione dell’emendamento 17.20.
Il presidente ZAFFINI specifica che eventuali profili di incostituzionalità degli emendamenti, qualora approvati, sono oggetto dell’esame della 1a Commissione. Avverte quindi che si procederà all’espressione dei pareri sugli emendamenti segnalati e alla loro votazione.
La relatrice MANCINI (FdI) esprime parere contrario sugli emendamenti 1.1, 1.3 e 1.5.
Il vice ministro Maria Teresa BELLUCCI esprime parere conforme, specificando che le proposte riferite all’articolo 1 comportano profonde alterazioni dell’impostazione della riforma oggetto del provvedimento in esame.
La senatrice PIRRO (M5S) interviene per dichiarazione di voto favorevole a nome del proprio Gruppo sull’emendamento 1.1, sottolineando il carattere maggiormente inclusivo dell’istituto del reddito di cittadinanza.
Il senatore MAGNI (Misto-AVS) preannuncia il voto favorevole sull’emendamento 1.1.
La senatrice ZAMPA (PD-IDP) sottoscrive l’emendamento 1.1 e dichiara l’orientamento di voto favorevole del proprio Gruppo, osservando che la riforma proposta dal Governo è tale da comportare un aumento della popolazione in situazione di povertà.
Previa verifica della presenza del numero legale, l’emendamento 1.1 è quindi posto in votazione e respinto.
Il senatore MAGNI (Misto-AVS) interviene per dichiarazione di voto favorevole sull’emendamento 1.3, rilevando la necessità di disporre di una misura di inclusione di natura universalistica.
Posto in votazione, l’emendamento 1.3 è respinto.
La senatrice PIRRO (M5S) sottoscrive l’emendamento 1.5, che messo ai voti, è respinto.
La relatrice MANCINI (FdI) esprime parere contrario sull’emendamento 2.1.
La rappresentante del GOVERNO esprime parere contrario sull’emendamento 2.1, mettendo in evidenza la scelta del Governo di disporre di disporre di strumenti distinti per il contrasto alla povertà e per l’accompagnamento al lavoro.
La relatrice MANCINI (FdI) esprime parere contrario sull’emendamento 2.3.
Il vice ministro Maria Teresa BELLUCCI motiva il parere contrario sul medesimo emendamento facendo riferimento all’esigenza di non alterare l’impostazione organica di contrasto alla povertà caratterizzante l’articolo 2.
La relatrice MANCINI (FdI) e il GOVERNO si esprimono in senso contrario sull’emendamento 2.5.
Su proposta della relatrice MANCINI (FdI) l’emendamento 2.10 è accantonato.
Il parere della relatrice MANCINI (FdI) è contrario sull’emendamento 2.11.
La senatrice CAMUSSO (PD-IDP) aggiunge la firma all’emendamento 2.11 e sollecita chiarimenti in ordine alla posizione del Governo.
Il vice ministro Maria Teresa BELLUCCI esprime parere conforme alla Relatrice, rilevando che il complesso delle misure di sostegno recate dal provvedimento è adeguato al sostegno delle famiglie con figli maggiorenni impegnati nello studio.
La senatrice PIRRO (M5S) esprime dubbi relativamente alla possibilità che le misure di cui all’articolo 2 possano garantire il diritto allo studio dei figli maggiorenni di famiglie che hanno richiesto l’assegno di inclusione.
In accoglimento di una richiesta della relatrice MANCINI (FdI), è disposto l’accantonamento degli emendamenti 2.12 e 2.13.
La relatrice MANCINI (FdI) esprime parere contrario sugli emendamenti 2.19 e 2.22.
Il parere del GOVERNO è conforme. Riguardo in particolare l’emendamento 2.22, risulta l’adeguatezza della durata del periodo di residenza, posto a cinque anni, per la fruizione dell’assegno di inclusione.
La senatrice MURELLI (LSP-PSd’Az) ritira l’emendamento 2.24.
Il parere della relatrice MANCINI (FdI) sull’emendamento 2.25 è contrario.
Il vice ministro Maria Teresa BELLUCCI motiva la contrarietà all’emendamento 2.25, del tutto incompatibile con l’impostazione del provvedimento.
La relatrice MANCINI (FdI) e il GOVERNO si esprimono in senso contrario sull’emendamento 2.32.
La senatrice CAMUSSO (PD-IDP) esprime perplessità, sottolineando la valenza etico-giuridica dell’emendamento.
La relatrice MANCINI (FdI) esprime parere contrario sull’emendamento 2.33.
Il parere del GOVERNO è conforme.
Sull’emendamento 2.46 il parere della relatrice MANCINI (FdI) è contrario.
Il vice ministro Maria Teresa BELLUCCI si esprime conformemente, in quanto la modifica proposta è incompatibile con il contesto normativo in esame.
Il parere della relatrice MANCINI (FdI) e del GOVERNO è contrario sull’emendamento 2.34.
Su proposta della relatrice MANCINI (FdI) viene accantonato l’emendamento 2.35.
Sull’emendamento 2.39 è contrario il parere della relatrice MANCINI (FdI) e del GOVERNO.
La relatrice MANCINI (FdI) e il vice ministro Maria Teresa BELLUCCI propongono l’accantonamento dell’emendamento 2.43.
L’emendamento 2.43 è quindi accantonato.
Il parere della relatrice MANCINI (FdI) sull’emendamento 2.44 è contrario.
Il parere del GOVERNO è conforme.
In esito a successive e distinte votazioni, sono respinti gli emendamenti 2.1, 2.3 e 2.5.
Per dichiarazione di voto favorevole sull’emendamento 2.11 ha la parola la senatrice PIRRO (M5S), la quale osserva che la proposta è finalizzata a contrastare l’abbandono scolastico, necessariamente incentivato dalle disposizioni sull’assegno di inclusione.
La senatrice FURLAN (PD-IDP) sottoscrive l’emendamento 2.11, sul quale preannuncia il voto favorevole, sollecitando una riflessione in merito al rischio reale di diffusione dell’abbandono scolastico.
Interviene brevemente il vice ministro Maria Teresa BELLUCCI, che richiama l’attenzione sull’adeguatezza del complesso delle misure a sostegno delle famiglie.
L’emendamento 2.11 è quindi posto in votazione, risultando respinto.
Con successive votazioni, la Commissione respinge gli emendamenti 2.19, 2.22, 2.25, 2.32 e 2.33.
Per dichiarazione di voto favorevole sull’emendamento 2.46 interviene la senatrice CAMUSSO (PD-IDP), la quale pone in evidenza la finalità di tutela delle lavoratrici madri.
Posto in votazione, l’emendamento 2.46 risulta respinto.
In esito a successive e distinte votazioni risultano quindi respinti gli emendamenti 2.34, 2.39 e 2.44.
In accoglimento della proposta della relatrice MANCINI (FdI), viene disposto l’accantonamento dell’emendamento 3.5.
La senatrice MURELLI (LSP-PSd’Az) ritira l’emendamento 3.11.
Il parere della relatrice MANCINI (FdI) sugli emendamenti 3.20 e 3.0.1 è contrario.
Il GOVERNO si esprime conformemente.
Con successive votazioni, la Commissione respinge gli emendamenti 3.20 e 3.0.1.
La relatrice MANCINI (FdI) e la rappresentante del GOVERNO esprimono parere contrario sull’emendamento 4.5; parere favorevole sull’emendamento 4.6.
Viene quindi disposto, su proposta della relatrice MANCINI (FdI), l’accantonamento degli emendamenti 4.10, 4.14 e 4.28.
La relatrice MANCINI (FdI) esprime parere contrario sugli emendamenti 4.24 e 4.26. Il parere è favorevole sull’emendamento 4.25.
Il GOVERNO si esprime in senso conforme.
Viene posto in votazione l’emendamento 4.5, che è respinto.
Successivamente la Commissione approva l’emendamento 4.6.
Posto in votazione, l’emendamento 4.24 è respinto.
Le senatrici MURELLI (LSP-PSd’Az), CANTU’ (LSP-PSd’Az) e MINASI (LSP-PSd’Az) sottoscrivono l’emendamento 4.25, che, messo ai voti, è accolto.
La senatrice GUIDOLIN (M5S) ha la parola per dichiarazione di voto favorevole sull’emendamento 4.26, finalizzato a prevenire deleteri sovraccarichi di lavoro per i servizi sociali dei comuni.
L’emendamento 4.26, messo ai voti, è respinto.
La seduta, sospesa alle ore 17,25, riprende alle ore 17,40.
La relatrice MANCINI (FdI) esprime parere contrario sull’emendamento 5.7.
Il vice ministro Maria Teresa BELLUCCI motiva il parere contrario sull’emendamento 5.7 facendo riferimento alle difficoltà attuative connesse alle disposizioni recate.
Il senatore SILVESTRO (FI-BP-PPE) ritira l’emendamento 5.8.
La senatrice GUIDOLIN (M5S) interviene per dichiarazione di voto favorevole sull’emendamento 5.7, rilevando l’utilità della proposta ai fini delle politiche per il lavoro.
Posto in votazione, l’emendamento 5.7 è respinto.
Il parere della relatrice MANCINI (FdI) sull’emendamento 6.3 è contrario.
La rappresentante del GOVERNO si esprime a sua volta in senso contrario, rilevando l’attuale adeguatezza della presenza degli assistenti sociali, da integrare con l’ampliamento della dotazione di altre figure professionali.
La senatrice FURLAN (PD-IDP) suggerisce di valutare la consistenza degli organici degli assistenti sociali tenendo conto delle conseguenze dell’introduzione della disciplina di cui al decreto-legge in esame.
La relatrice MANCINI (FdI) e il GOVERNO esprimono parere contrario sull’emendamento 6.4. Successivamente viene disposto l’accantonamento degli emendamenti 6.10 e 6.11 (testo 2).
La relatrice MANCINI (FdI) esprime parere contrario sull’emendamento 6.12. Invita al ritiro degli emendamenti 6.14, 6.15 6.20 e 6.21. Esprime parere favorevole sull’emendamento 6.16. Propone inoltre l’accantonamento degli emendamenti, 6.25, 6.27, 6.28, 6.29 e 6.30.
Il parere del GOVERNO è conforme.
La senatrice GUIDOLIN (M5S) preannuncia il voto favorevole sull’emendamento 6.3, volto ad adeguare gli organici degli assistenti sociali.
Per dichiarazione di voto favorevole sull’emendamento 6.3 ha quindi la parola la senatrice ZAMBITO (PD-IDP), la quale fa presente il rischio di mancata fruizione dell’assegno di inclusione a causa dell’insufficiente dotazione organica dei servizi sociali.
Posto in votazione, l’emendamento 6.3 è respinto.
Posti successivamente in votazione, risultano respinti gli emendamenti 6.4 e 6.12.
I rispettivi proponenti insistono per la votazione degli emendamenti 6.14 e 6.15, che, posti congiuntamente in votazione, sono respinti.
La Commissione accoglie successivamente l’emendamento 6.16.
La senatrice MUSOLINO (Aut (SVP-Patt, Cb, SCN)) giudica incomprensibile la contrarietà espressa relativamente agli emendamenti 6.20 e 6.21, recanti le consuete clausole di salvaguardia delle prerogative delle province autonome di Trento e di Bolzano.
Su proposta della relatrice MANCINI (FdI) gli emendamenti 6.20 e 6.21 sono accantonati.
Viene altresì disposto l’accantonamento della proposta emendativa 7.1.
La relatrice MANCINI (FdI) esprime parere contrario sugli emendamenti 8.1 e 8.3; parere favorevole sull’emendamento 8.6.
La rappresentante del GOVERNO esprime parere conforme.
Sono quindi posti in votazione congiuntamente gli emendamenti 8.1 e 8.2, che la Commissione respinge.
L’emendamento 8.3, posto in votazione, è respinto.
La Commissione approva quindi l’emendamento 8.6.
La relatrice MANCINI (FdI) esprime parere contrario sugli emendamenti 9.4, 9.6 e 9.7.
Il vice ministro Maria Teresa BELLUCCI esprime parere conforme.
In accoglimento di una proposta della senatrice ZAMPA (PD-IDP) viene disposto l’accantonamento dell’emendamento 9.6.
Il senatore ZULLO (FdI) ritira l’emendamento 9.10.
Il parere della relatrice MANCINI (FdI) e del GOVERNO sull’emendamento 9.11 è contrario.
Il senatore SATTA (FdI) riformula l’emendamento 9.14 in un testo 2 (pubblicato in allegato), sul quale il parere della relatrice MANCINI (FdI) e del GOVERNO è favorevole.
E’quindi disposto l’accantonamento della proposta emendativa 9.15.
Posto in votazione, l’emendamento 9.4 è respinto.
Il senatore MAGNI (Misto-AVS) interviene per dichiarazione di voto favorevole sull’emendamento 9.7, in quanto finalizzato a garantire condizioni di adeguatezza salariale delle proposte di lavoro.
Per dichiarazione di voto favorevole interviene quindi la senatrice GUIDOLIN (M5S), la quale sottolinea la necessità di garanzie sul piano retributivo a fronte della diffusione di contratti pirata.
La senatrice CAMUSSO (PD-IDP) motiva il voto favorevole all’emendamento 9.7 richiamando la sussistenza di categorie prive di adeguata copertura contrattuale.
Posto in votazione, l’emendamento 9.7 è respinto.
La Commissione respinge successivamente l’emendamento 9.11.
Posto in votazione, l’emendamento 9.14 (testo 2) è approvato.
Il seguito dell’esame è quindi rinviato.
La seduta termina alle ore 18,20.
ORDINE DEL GIORNO ED EMENDAMENTO AL DISEGNO DI LEGGE (AL TESTO DEL DECRETO-LEGGE)
N. 685
G/685/17/10 (già em. 38.0.22)
Il Senato, in sede di esame del disegno di legge AS 685 di conversione in legge del decreto-legge 4 maggio 2023, n.48, recante misure urgenti per l’inclusione sociale e l’accesso al mondo del lavoro,
premesso che:
il D.M. 11 ottobre 2022, n. 171 recante l’istituzione del repertorio nazionale degli Organismi paritetici, avrebbe dovuto stabilire “i criteri identificativi” degli organismi paritetici e non individuare, sostituendosi al Legislatore, gli indici di rappresentatività delle organizzazioni sindacali e datoriali che tali organismi hanno istituito,
impegna il Governo:
a valutare l’opportunità di adottare, previa consultazione delle associazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale per il settore di appartenenza, disposizioni volte a correggere il citato D.M. 11 ottobre 2022, n. 171, affinché si limiti a stabilire “i criteri identificativi” degli organismi paritetici, disponendo il conseguente annullamento degli effetti già prodotti dallo stesso.
Art. 9