*276ª seduta: martedì 15 novembre 2016, ore 15,30
277ª seduta: mercoledì 16 novembre 2016, ore 15
278ª seduta: giovedì 17 novembre 2016, ore 8,30
ORDINE DEL GIORNO
IN SEDE CONSULTIVA SU ATTI DEL GOVERNO
Seguito dell’esame, ai sensi dell’articolo 139-bis del Regolamento, dell’atto:
Schema di decreto del Presidente della Repubblica concernente regolamento recante l’organizzazione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali – Relatrice alla Commissione D’ADDA
(Previe osservazioni della 1ª e della 5ª Commissione)
(Parere al Ministro per le riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento, ai sensi dell’articolo 17, commi 2 e 4-bis, della legge 23 agosto 1988, n. 400)
(n. 348)
IN SEDE CONSULTIVA
I. Esame del disegno di legge:
AIELLO ed altri. – Disposizioni relative alla corresponsione di borse di studio ai medici specializzandi ammessi alle scuole di specializzazione dal 1978, specializzati negli anni dal 1982 al 1992, e all’estensione dei benefici normativi ai medici specializzandi ammessi alle scuole di specializzazione universitarie negli anni dal 1993 al 2006 – Relatrice alla Commissione BENCINI
(Parere alla 7ª Commissione)
(2400)
II. Seguito dell’esame del disegno di legge:
Deputato Francesca BUSINAROLO ed altri. – Disposizioni per la tutela degli autori di segnalazioni di reati o irregolarità di cui siano venuti a conoscenza nell’ambito di un rapporto di lavoro pubblico o privato(Approvato dalla Camera dei deputati) – Relatore alla Commissione ICHINO
(Parere alla 1ª Commissione)
(2208)
ESAME DI ATTI PREPARATORI DELLA LEGISLAZIONE COMUNITARIA
Seguito dell’esame, ai sensi dell’articolo 144 del Regolamento, dell’atto comunitario sottoposto al parere motivato sulla sussidiarietà:
Decisione del Parlamento europeo e del Consiglio relativa a un quadro comune per la fornitura di servizi migliori per le competenze e le qualifiche (Europass) e che abroga la decisione n. 2241/2004/CE – Relatrice alla Commissione BENCINI
(Osservazioni della 3ª, della 7ª e della 14ª Commissione)
(n. COM (2016) 625 definitivo)
IN SEDE REFERENTE
Seguito dell’esame del disegno di legge:
Misure per prevenire e contrastare condotte di maltrattamento o di abuso, anche di natura psicologica, in danno dei minori negli asili nido e nelle scuole dell’infanzia e delle persone ospitate nelle strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali per anziani e persone con disabilità e delega al Governo in materia di formazione del personale (Approvato dalla Camera dei deputati in un testo risultante dall’unificazione dei disegni di legge d’iniziativa dei deputati Fucci; Gabriella Giammanco ed altri; Nunzia De Girolamo ed altri; Maria Valentina Vezzali ed altri; Minardo; Nunzia De Girolamo ed altri; Daniela Sbrollini ed altri; Eugenia Roccella; Invernizzi ed altri; Rampelli ed altri; Marti ed altri; Gabriella Giammanco ed altri; Silvia Chimienti ed altri) – Relatrice alla Commissione FAVERO
(Parere della 1ª, della 2ª, della 5ª, della 7ª, della 12ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(2574)
PROCEDURE INFORMATIVE
Interrogazioni
INTERROGAZIONI ALL’ORDINE DEL GIORNO
CATALFO , PUGLIA – Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. –
Premesso che:
“Garanzia Giovani” (Youth Guarantee) è un piano europeo definito nei contenuti dalla raccomandazione del Consiglio dell’Unione europea 2013/C 120/01;
con la decisione della Commissione europea C(2014) n. 4969 dell’11 luglio 2014 è stato approvato il piano operativo nazionale “Iniziativa Occupazione Giovani” (PON IOG), con il quale il Ministero del lavoro e delle politiche sociali attua il piano italiano della Garanzia Giovani;
nell’ambito del programma, lo Stato e le Regioni si impegnano ad offrire ai giovani di età compresa tra i 15 ed i 29 anni, che non studiano, non lavorano e non sono impegnati in nessun percorso formativo, opportunità di orientamento, formazione e inserimento al lavoro;
la raccomandazione del Consiglio dell’Unione europea del 22 aprile 2013 sull’istituzione di una “Garanzia per i Giovani” distingue chiaramente l’aspetto di riforma strutturale della Garanzia medesima, per la quale raccomanda un recepimento normativo e l’introduzione di un ampio ventaglio di iniziative a favore dei giovani, sostenute sia dal finanziamento previsto dal progetto europeo “Youth employment initiative” sia dal fondo sociale europeo (FSE) 2014-2020;
è demandata al Ministero del lavoro l’allocazione delle risorse, tramite trasferimento alle Regioni, che ne gestiscono invece la parte relativa all’incrocio tra le offerte di tirocinio da parte delle imprese e la disponibilità dei giovani a prendere parte ad un periodo di tirocinio; è altresì assegnata all’ente strumentale del Ministero, l’INPS, la gestione e l’erogazione materiale del contributo mensile spettante ad ogni singolo tirocinante;
considerato che:
l’attuazione del programma, limitatamente alla Regione Siciliana, presenta, a giudizio degli interroganti, criticità in seno alla gestione del budget affidato alla Regione da parte del Ministero. Il “Giornale di Sicilia” del 20 aprile 2016 riporta dell’impossibilità da parte dell’INPS di retribuire i giovani che hanno preso parte al programma e di un “buco” che ammonterebbe a 50 milioni di euro, con un surplus di circa 17.000 tirocinanti, che non riceveranno alcuna erogazione monetaria per superamento del limite massimo di risorse spendibili; le ragioni di questo blocco, a detta dell’ente previdenziale, risiedono nel mancato versamento da parte della Regione dei fondi necessari per pagare i tirocinanti;
risulta agli interroganti che il numero dei sussidi pagati dall’INPS, alla data del 29 febbraio 2016, è pari a 55.968, per un importo totale di 30.041.837,75 euro, come comunicato con cadenza mensile alla Regione, con l’ulteriore precisazione che l’istituto ha provveduto al pagamento di tutte le prestazioni trasmesse dall’amministrazione regionale, nei limiti delle risorse finanziarie disponibili;
l’Assessorato regionale per la famiglia, lavoro e politiche sociali, tramite nota n. 19481 del 7 aprile 2016, avente ad oggetto “Richiesta accesso atti. Tirocini del PAR Garanzia Giovani”, indica che il totale dei tirocini pagati è pari a 23.568 per un totale di 39.652.083,33 euro, così fornendo dati difformi che indicano un numero minore di tirocinanti, nonché una somma superiore rispetto ai dati forniti dall’INPS;
la nota precisa, inoltre, che ognuno dei giovani ha avuto in media erogata un’indennità complessiva corrispondente a 3 mesi e 45 giorni di attività di tirocinio, per un totale di 1.682,45 euro pro capite e che rimangono, pertanto, da corrispondere 2 mensilità e 45 giorni in media per tirocinante; si precisa che tali pagamenti verranno effettuati non appena il Ministero competente farà pervenire all’INPS le ulteriori risorse necessarie;
considerato inoltre che:
il citato articolo riporta che le risorse affidate alla Regione Siciliana sarebbero state utilizzate interamente, sforando il tetto massimo di tirocini attivabili in base ai trasferimenti garantiti dal Ministero;
inoltre, si evidenzia la mancanza di dati univoci, inerenti alla gestione del programma da parte dei 2 enti preposti alla sua gestione, con una differenza di 20.000 soggetti, tra i dati forniti da INPS e quelli forniti dall’Assessorato regionale, indice, a parere degli interroganti, della mancanza di pianificazione e di comunicazione da parte dell’Assessorato e dell’ente previdenziale,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza dei fatti esposti;
se risulti quali siano i motivi che hanno determinato il ritardo nei pagamenti da parte dell’INPS e dell’Assessorato regionale competente;
se, nell’ambito delle proprie attribuzioni, intenda attivarsi affinché venga fatta chiarezza sui dati riguardanti l’attuazione del programma nazionale “Garanzia Giovani” per la Regione Siciliana;
se intenda adottare provvedimenti di competenza, al fine di ovviare alle criticità, considerando che la mancata erogazione delle indennità sta creando notevoli disagi e soffocando le aspettative dei giovani, che hanno svolto un tirocinio formativo nell’ambito del programma;
se risulti a chi sia imputabile la responsabilità amministrativa per l’autorizzazione di tirocini in numero maggiore rispetto a quelli idonei in base alle risorse strumentali stanziate dal Ministero per l’attuazione del programma in Sicilia.
(3-02836)
ROSSI Gianluca , GOTOR , CARDINALI , GINETTI – Ai Ministri del lavoro e delle politiche sociali e dello sviluppo economico. –
Premesso che a quanto risulta agli interroganti:
il 6 settembre 2016, è stato siglato un accordo sindacale tra Ministero del lavoro e delle politiche sociali, Confindustria e organizzazioni sindacali, con il fine di superare la crisi congiunturale e meglio governare i processi di transizione industriale;
tale accordo consentirebbe, tra l’altro, secondo fonti giornalistiche, a Regioni e Ministero dello sviluppo economico di sottoscrivere un’ulteriore proroga alla cassa integrazione, qualora l’impresa presenti un piano industriale e un piano di ricollocazione;
la situazione dell’area della Antonio Merloni SpA rappresenta tuttora una delle crisi industriali più rilevanti in Italia ed interessa l’Umbria e le Marche. Per l’area in questione è stato attivato un accordo di programma, sottoscritto in data 19 marzo 2010 tra le Regioni ed il Ministero dello sviluppo economico, tuttora vigente, ai sensi dell’art. 2, comma 2, della legge n. 99 del 2009;
la Regione Umbria, inoltre, ha presentato al Ministero dello sviluppo economico istanza per il riconoscimento di area di crisi complessa relativamente ai territori di Terni e Narni, su cui insistono rilevanti insediamenti industriali con particolare riferimento ai settori della siderurgia e della chimica. Tale territorio, a forte vocazione manifatturiera (il peso della manifattura sul totale del valore della produzione vale il triplo della media nazionale), si colloca in un contesto socio – economico estremamente complesso, con sempre crescenti crisi o forti ristrutturazioni d’impresa, in particolare a carattere multinazionale (Lyondel – Basell, SGL Carbon, Thyssen Krupp – AST su tutte) con evidenti ricadute occupazionali;
la Giunta regionale dell’Umbria ha quindi inviato al Ministero del lavoro e delle politiche sociali una comunicazione, facendo riferimento all’annunciata modifica del decreto legislativo n. 148 del 2015, ed in particolare alla possibilità di prorogare gli ammortizzatori sociali in scadenza per i territori individuati come aree di crisi complessa. La lettera chiede che tali previsioni normative, in corso di emanazione in tema di ammortizzatori sociali per le aree di crisi, siano applicate anche ai territori interessati dall'”accordo di programma Merloni” e a quello di Terni e Narni,
si chiede di sapere se i Ministri in indirizzo ritengano opportuno accogliere la richiesta formulata dalla Regione Umbria, al fine di favorire il superamento della crisi congiunturale ed occupazionale umbra.
(3-03156)