287ª e 288ª seduta: mercoledì 9 febbraio 2022, ore 8,45 e 13,30
289ª seduta: giovedì 10 febbraio 2022, ore 9
ORDINE DEL GIORNO
I. Esame dei disegni di legge:
1. Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l’attuazione di altri atti normativi dell’Unione europea – Legge di delegazione europea 2021 (Approvato dalla Camera dei deputati) – Relatore alla Commissione CARBONE
(Parere alla 14ª Commissione)
2. Conversione in legge del decreto-legge 27 gennaio 2022, n. 4, recante misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all’emergenza da COVID-19, nonché per il contenimento degli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico – Relatore alla Commissione SERAFINI
(Parere alla 5ª Commissione)
II. Esame dell’atto:
Affare assegnato sul Documento CCLXIII, n. 1: “Prima relazione sullo stato di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), riferita all’anno 2021” – Relatrice alla Commissione FEDELI
(Parere alle Commissioni 5ª e 14ª riunite)
III. Seguito dell’esame del disegno di legge:
Conversione in legge del decreto-legge 24 dicembre 2021, n. 221, recante proroga dello stato di emergenza nazionale e ulteriori misure per il contenimento dell’epidemia da COVID-19 – Relatore alla Commissione FLORIS
(Parere alla 1ª Commissione)
(2488)
Interrogazione
INTERROGAZIONE ALL’ORDINE DEL GIORNO
STEFANO, ASTORRE, PITTELLA, ROJC, CERNO, FERRAZZI, FEDELI,
LAUS, D’ARIENZO, VERDUCCI –
Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali
Premesso che, a quanto risulta agli interroganti:
nel mese di settembre 2021, a quanto si apprende da un appello lanciato dal presidente del comitato provinciale INPS di Lecce, riportato da un articolo del 1° ottobre 2021 sul “Quotidiano di Puglia”, è stato annunciato un riassetto organizzativo delle strutture territoriali dell’INPS da parte dell’amministrazione centrale;
tale riassetto ha destato preoccupazioni tra le autorità locali, essendo stato proposto senza un adeguato scambio di informazioni e un confronto da parte dell’amministrazione centrale con le strutture provinciali di Lecce, non consentendo a queste ultime di verificare che la riorganizzazione proposta andasse incontro alle esigenze del territorio oppure fosse dovuta a mere esigenze di contingentamento del personale per motivi economici;
una particolare preoccupazione è stata espressa nei confronti delle strutture operanti nel Salento meridionale, per il fatto che tale area è stata trascurata, se non progressivamente depotenziata, da parte delle istituzioni centrali nel corso degli ultimi anni, e dunque un riassetto al ribasso potrebbe avere conseguenze molto negative per la popolazione locale;
tra i depotenziamenti (oltre al fatto che la sede di Casarano, nonostante sia strategica per l’erogazione di servizi nel Salento meridionale per circa 300.000 abitanti, sia riconosciuta solo come agenzia complessa e non come filiale), le visite mediche previdenziali sono state spostate dalla sede di Casarano alla sede di Lecce, portando numerosi utenti, in tanti casi inabili, a dover percorrere da 50 a 70 chilometri, e oltre 70 dipendenti e medici sono andati in pensione senza essere sostituiti;
già nel 2022, a quanto si apprende dall’appello, si potrebbe verificare l’eventualità di ulteriori pensionamenti, aggravando la situazione;
per tali ragioni, un ordine del giorno del comitato provinciale di Lecce ha impegnato il presidente del comitato regionale a intervenire sul consiglio di indirizzo e vigilanza (CIV) nazionale, “affinché sia garantita la massima trasparenza sulla riorganizzazione dei servizi INPS in atto e garantisca il diritto ad una corretta informazione a livello periferico”;
l’ordine del giorno chiede inoltre al presidente del comitato regionale e al CIV di farsi “portavoce presso l’INPS Nazionale per conoscere i criteri di riclassificazione o declassamento”;
considerato che:
il progressivo depotenziamento delle strutture regionali del Salento meridionale appare ancor più ingiustificato se si considera che in altre regioni, quali la Calabria, è stato previsto un aumento del numero delle agenzie complesse e delle filiali provinciali;
la riduzione dei servizi a livello territoriale genera numerosi disagi per i cittadini delle aree interessate ed è in contrasto con le numerose politiche attuate o programmate a livello governativo, ivi inclusi gli investimenti contenuti nel piano nazionale di ripresa e resilienza, che mirano a una dimensione dei servizi quanto più possibile vicina ai cittadini,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo non ritenga opportuno adottare tutte le iniziative utili affinché il territorio del Salento meridionale sia dotato dei servizi essenziali alla popolazione e l’ultima tendenza di depotenziamento delle strutture dell’INPS sia invertita nel più breve tempo possibile;
quali iniziative intenda adottare al fine di confermare la sede del centro medico-legale di Casarano, con una dotazione di risorse umane, a partire dal personale medico, adeguata a garantire l’operatività, e se non ritenga necessario un suo potenziamento in filiale, venendo incontro alle esigenze degli utenti che da oltre un anno fanno riferimento alla sede di Lecce;
se non ritenga altresì necessario prevedere che ogni proposta di riassetto organizzativo che impatti sull’erogazione di servizi a livello territoriale sia anticipata da un’adeguata diffusione di informazioni e da un proficuo confronto con le istituzioni e gli attori locali, affinché le istituzioni centrali possano adottare le proprie politiche nel pieno rispetto delle esigenze dei territori.