Confindustria dà un parere positivo del decreto legge Sviluppo, ma chiede alcune modifiche. Aurelio Regina vicepresidente di Confindustria per lo sviluppo economico, ha presentato a Roma il documento che viale dell’Astronomia ha mandato alle Camere e al governo sul disegno di legge. Secondo gli industriali i provvedimenti governativi vanno nella giusta direzione e potrebbero mettere le basi per uscire da questa gravissima situazione economica. Nonostante la mancanza di fondi, ha detto Regina, il governo è riuscito a mettere su un buon provvedimento basato per la maggior parte da incentivi e semplificazioni. Ora, ha aggiunto, dobbiamo vedere se si riuscirà a portare a termine la spending review. Queste risorse saranno fondamentali per evitare l’aumento dell’Iva e per aumentare gli investimenti in ricerca e sviluppo.
Confindustria giudica positivamente le norme per l’edilizia. In particolare la semplificazione e accelerazione procedurale degli strumenti dedicati all’impiego della finanza privata. Su questi ultimi, ritiene però importante eliminare il limite triennale al favorevole trattamento fiscale riservato ai project bond e consentire l’impiego della defiscalizzazione sui nuovi investimenti anche in assenza di finanziamento pubblico, al fine di avere uno strumento non esclusivamente “sostitutivo” di risorse pubbliche, ma soprattutto incentivante degli investimenti infrastrutturali.
Positivo anche il giudizio sulle misure fiscali per le ristrutturazioni, l’efficienza energetica, la promozione di progetti di riqualificazione urbana, ma Confindustria chiede la temporanea esenzione dell’Imu sull’invenduto e la stabilizzazione degli incentivi all’efficienza energetica in funzione degli obiettivi di politica ambientale per il 2020. Sempre in materia edilizia, Regina ritiene che sarebbe il caso di cogliere l’occasione per definire le regole applicative della disciplina sulla responsabilità solidale negli appalti, senza le quali le norme approvate lo scorso febbraio sono di fatto inattuabili.
Particolarmente positivo viene giudicato anche l’intervento riguardante le aree terremotate dell’Emilia che secondo viale dell’Astronomia potrebbe essere integrato da incentivi alle attività di analisi sismica, energetica e idrogeologica del territorio.
In tema di trasporti per Regina sono apprezzabili le misure di sostegno al finanziamento degli investimenti infrastrutturali nei porti, mentre alcune riserve sono da esprimere sui correttivi introdotti in materia di affidamento della gestione dei servizi pubblici locali.
Il giudizio sulle “misure sullo sviluppo sostenibile” è complessivamente positivo, ma si chiede una reimpostazione della politica industriale, tanto più nella prospettiva della revisione della politica sugli aiuti di Stato attualmente in corso in sede comunitaria.
La creazione di un unico Fondo, sul quale far convergere le numerose norme di incentivazione soppresse è condivisibile, sostiene il vicepresidente di Confindustria, a patto di mantenere un adeguato sostegno a ricerca e innovazione e siano tutelate le allocazioni originarie nel Mezzogiorno, anche in sede di riparto di tali risorse.
Va valutata positivamente, dice, l’opera di semplificazione della normativa attuata mediante l’abrogazione di 43 leggi di incentivazione, di cui una dozzina riguardanti il Mezzogiorno.
Positivo vengono visti l’utilizzo del FRI per finanziamenti agevolati e in conto interessi e la previsione di una moratoria delle rate dovute dalle imprese a fronte di agevolazioni, come pure la nuova agevolazione all’assunzione di personale altamente qualificato. Un significativo intervento di razionalizzazione, sostiene poi Regina, è quello riguardante l’istituzione dell’Agenzia per l’Italia Digitale, a cui è affidato il compito di attuare l’Agenda Digitale Italia.
In tema di energia, oltre ai già citati interventi di riqualificazione energetica, si esprime un giudizio positivo sulla riduzione del costo dell’energia per i settori manifatturieri, in tema di stoccaggio strategico del gas naturale, la semplificazione delle autorizzazioni per la costruzione di infrastrutture strategiche e in materia di fasce di rispetto per le attività di prospezione. In materia di ambiente è apprezzato il rinvio dell’entrata in funzione del Sistri e si segnala l’esigenza di correggere la soppressione della cd. “Tremonti Ambiente”, rientrante nel riordino degli incentivi, in quanto si tratta di una agevolazione tuttora vigente.
Importanti sono giudicate le novità fiscali e civilistiche che migliorano l’accesso agli strumenti di finanziamento, alternativi al credito bancario, per le piccole e medie imprese non quotate. Viene rimossa l’indeducibilità degli interessi passivi corrisposti sui prestiti obbligazionari, se il sottoscrittore è un investitore qualificato non socio dell’impresa emittente, e viene estesa l’esenzione della ritenuta alla fonte, quando i titoli di debito sono negoziati in mercati regolamentati.
È un peccato, infine, sostiene Regina, che la versione finale del decreto non contenga più l’innalzamento della soglia di compensazione tra debiti e crediti di imposta. Si tratta di un intervento atteso da tempo dalle imprese.
Condivisibili sono invece, per il vicepresidente, le norme sulla cd. amministrazione “aperta”, che pone obblighi di trasparenza delle agevolazioni percepite dalle imprese e dei pagamenti effettuati dai privati.
Importanti vengono giudicati anche gli interventi diretti a migliorare l’efficienza della giustizia civile, che consentono di ridurre i carichi di lavoro delle Corti d’Appello, limitando l’ammissibilità delle impugnazioni con scarse possibilità di accoglimento e semplificando la trattazione delle cause per violazione dei termini di ragionevole durata del processo. (LF)
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