Duecento milioni di soldi freschi a disposizione dell’ Ilva. Intesa San Paolo avrebbe infatti deciso di riaprire i rubinetti del credito per il gruppo siderurgico di Taranto, ormai dichiarato fallito e in amministrazione straordinaria. Una boccata di ossigeno indispensabile, in attesa che si sblocchino i 150 milioni che dovrebbero arrivare da Fintenca (ma sui quali pendono una serie di problematiche ancora non risolte) e sopratutto in attesa degli emendamenti con cui il governo dovrebbe correggere il decreto Ilva varato a Natale, che, nella forma attuale, impedirebbe di mettere a disposizione dell’Ilva le ingenti risorse sequestrate dalla magistratura e attualmente congelate su conti svizzeri. Oggi a Palazzo Chigi si e’ tenuto un vertice presieduto dal premier Matteo Renzi, con la partecipazione dei ministri dell’economia e dello sviluppo Padoan e Guidi, del consigliere del governo Andrea Guerra, il sottosegretario Del Rio, i commissari straordinari Gnudi, Carruba e Laghi, e i vertici della Cdp, Bassanini e Gorno Tempini. Secondo quanto riferiscono alcune fonti, si sarebbe individuato un percorso condiviso, ma quale percorso si tratti ancora non e’ dato di sapere. Nel frattempo, in attesa di nuove decisioni sugli emendamenti sono state sconvocate le commissioni Ambiente e Industria del Senato, che oggi avrebbero dovuto occuparsi della vicenda.