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Difesa, AMUS-Aeronautica: chiediamo il fondo pensionistico integrativo

redazione
Febbraio11/ 2022

Il sindacato militare AMUS – Aeronautica denuncia, ancora una volta, l`assenza di un fondo pensionistico integrativo per il personale militare del comparto Difesa e Sicurezza italiano. Un dispositivo che, tra l`altro – spiega una nota – è atteso sin dalla fine degli anni `90 quando, con la Legge Dini, si decise, per i lavoratori della Pubblica Amministrazione, di transitare dal sistema pensionistico retributivo (molto oneroso per le casse erariali) a quello contributivo (basato sulla quota dei contributi versati).

Tali attese, che ormai superano i 26 anni, fanno emergere con chiarezza – prosegue il comunicato – che siamo in presenza di una vera e propria beffa che mortifica, ancora una volta, chi indossa con orgoglio un`uniforme. Il militare che andrà in pensione nei prossimi anni, infatti, vedrà, verosimilmente, abbattuto il valore economico della propria pensione con percentuali che vanno dal 40% al 50% dell`ultima busta paga. E a tradirlo sono proprio quelle “libere istituzioni” che lui ha giurato di difendere.

Indiscrezioni di stampa – scrive il sindacato – hanno riferito di una ipotetica riforma del sistema pensionistico militare, relativo a tutto il personale appartenente al comparto Difesa e Sicurezza, indicando il personale militare e delle forze di polizia – fondamentale per la Difesa della Nazione e la salvaguardia dei diritti e degli interessi dei cittadini – come una “casta” che gode di straordinari “privilegi”.

Il sindacato militare AMUS – Aeronautica – conclude la nota – ribadisce che non è così e sarà sempre vicino alla propria Forza Armata e a tutto il personale del Comparto, svolgendo il delicato ruolo di interlocutore socialmente vigile e pronto a difenderlo da illazioni e falsa informazione.

E.G.

redazione