Electrolux prevede in Italia 373 esuberi. Lo riportano Fiom, Fim e Uilm in una nota dopo l’incontro con l’azienda sulle ricadute occupazionali del nuovo piano industriale, aggiungendo che le uscite saranno solo volontarie.
“Electrolux – si legge in una nota – ha dato la disponibilità a escludere i licenziamenti coatti e a gestire le suddette eccedenze attraverso accordi di uscite incentivate e subordinate al criterio della non opposizione individuale, quindi quelle che comunemente vengono dette uscite volontarie. Tuttavia come sindacato abbiamo avanzato alcune richieste per cui attendiamo risposte, quali: il ritiro della dichiarazione di esuberi nello stabilimento di Solaro in quanto contraddittoria rispetto alle intese pregresse; l`eliminazione della obbligatorietà dell`uscita per chi può agganciare la pensione; la introduzione del part time volontario e della ricollocazione interna come strumenti alternativi di gestione degli esuberi; l`impegno a incrementare il novero delle postazioni per i lavoratori con ridotte capacità lavorative; l`introduzione dell`outplacement a supporto di chi sceglierà di uscire; la revisione in meglio degli incentivi vigenti con una voce aggiuntiva per chi opta per l`uscita in tempi brevi; il confronto mensile con i delegati di stabilimento su tutti gli aspetti applicativi dell`accordo a partire dalle dinamiche produttive e occupazionali”.
“Confidiamo che le questioni da noi poste possano ricevere risposta positiva già al prossimo incontro del 5 febbraio – concludono -. In ogni caso diventa sempre più evidente la necessità di aprire un tavolo del settore degli elettrodomestici con il Governo, per salvaguardare la sopravvivenza stessa di un comparto votato alle esportazioni ma oggi in estrema difficoltà a causa sia della contrazione di mercato sia degli incrementi dei costi”.
E.G.