Secondo la società di ricerche Markit Economics, Eurolandia ha iniziato il 2017 mantenendo lo slancio della ripresa. L’indice dei responsabili degli approvvigionamenti delle imprese è salito a 54,4 punti, lo stesso valore di dicembre secondo la società Markit Economics che inizialmente aveva stimato una limatura di un decimale. In questa indagine i 50 punti sono la soglia tra crescita e calo dell’attività. Con il rafforzamento della fiducia, le assunzioni nell’area sono salite ai massimi da nove anni.
Markit ha completato i dati con la componente relativa alle aziende dei servizi, il cui Purchasing managers’ index è rimasto stabile a 53,7 punti. Sulle aziende del terziario dell’Italia l’indice Pmi è salito a 52,4 punti a gennaio, dai 52,3 di dicembre. Le aziende, dice Markit, hanno indicato un generale rafforzamento di fondo della domanda e un ulteriore incremento degli ordini.
L’attuale crescita del settore è stata il riflesso dell’ulteriore rialzo dei livelli occupazionali delle aziende del terziario di gennaio, si legge, segnando il quarto mese consecutivo di crescita dei posti di lavoro. Il tasso di incremento è stato più rapido di dicembre ma nel complesso solo modesto.
Sempre sul terziario dell’Italia, prosegue Markit, l’indagine di gennaio ha indicato un incremento del livello del lavoro inevaso del settore, segnando il quarto mese consecutivo di accumulo di ordini in giacenza, la sequenza più lunga dall’inizio del 2010.
Su altri fronti, gli ultimi dati hanno indicato un aumento dei costi medi affrontati dalle aziende del terziario in Italia. Il tasso di inflazione dei costi è peraltro accelerato per il terzo mese consecutivo fino a toccare il valore più forte dallo scorso luglio. Alcune aziende campione hanno citato l`aumento dei costi per pubblicità, energia, benzina (in particolare gasolio), personale e materie prime.
In ogni caso, nonostante la maggiore pressione sui margini operativi, le tariffe applicate del terziario hanno continuato a diminuire. Le aziende monitorate hanno riportato commenti relativi alla forte concorrenza e agli sforzi di assicurarsi nuove commesse. Il tasso di contrazione è stato più rapido di dicembre ma più lento della media dell’intero 2016.
Con uno sguardo sulle prospettive dell’attività di qui ad un anno, gli ultimi dati hanno mostrato aziende con il livello minimo di fiducia in quattro mesi. Detto ciò, i partecipanti all’indagine hanno generalmente indicato aspettative ottimistiche, citando speranze in un mercato economico più attivo e maggiori vendite a clienti esteri.
“Il settore terziario ha iniziato il 2017 con un`espansione modesta – ha commentato l’economista di Markit Phil Smith – quasi simile a quella avutasi in dicembre. Si avverte il sentore di un continuo rialzo della domanda, manifestatosi nei crescenti valori delle nuove commesse e nelle assunzioni delle aziende del settore. Eppure il contesto economico resta fortemente competitivo, dando luogo al calo delle tariffe applicate dai servizi.”
Il tasso di creazione occupazionale dell`eurozona è stato il più rapido da febbraio 2008. In Germania, le assunzioni sono aumentate al ritmo più rapido (record in tre mesi). La Francia ha segnato un record su 19 mesi e l`Italia un record su sei mesi.
Le aspettative sull’economia dell’eurozona e sul mercato del lavoro di gennaio sono entrambe rimaste positive, prosegue Markit. L’espansione dei nuovi ordini è rimasta forte, accelerando il tasso d’incremento. Le pressioni inflazionistiche di gennaio si sono ulteriormente intensificate. E il migliorato potere sui prezzi ha agevolato la strada ad un nuovo incremento dei prezzi medi di vendita, aumentati allo stesso tasso record su 65 mesi di dicembre.