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Ex Ilva, riparte trattativa per la cassa integrazione straordinaria

redazione
Marzo28/ 2022

Questa mattina riprende la trattativa al ministero del Lavoro tra Acciaierie d’Italia (ex Ilva) e sindacati per la cassa integrazione straordinaria. A Taranto, invece, è in programma uno sciopero di quattro ore dalle 10 alle 14.

“Sarà un incontro importante e mi auguro decisivo – ha detto il leader della Uilm, Rocco Palombella, entrando nella sede del ministero del Lavoro – in queste ore Acciaierie d’Italia ha mandato lettere di Cigs e questo ha provocato un’ulteriore iniziativa di lotta a Taranto. Ci aspettiamo che ministero e azienda si rendano conto che la procedura avviata, che prevede 3mila esuberi a cui si aggiungono 1.700 già in cassa, non va bene. Si apra una discussione, finora non l’hanno voluta fare. Oggi ci sono tempi e condizioni per farla. Si colga l’occasione per ripartire da zero. E’ un compito arduo e ci aspettiamo dal ministero un’assunzione di responsabilità nei confronti dell’azienda, che deve sapere che in Italia ci sono contratti e leggi da rispettare”.

“In questo momento – ha sottolineato il segretario generale della Fiom, Francesca Re David, entrando al ministero del Lavoro per la ripresa della trattativa – c’è bisogno di acciaio, ghisa, delle materie prime che non arrivano da Russia e Ucraina. L’acciaieria oggi non è nelle condizioni di andare al massimo per tanti motivi. Non sono stati fatti investimenti. Oggi la discussione è sulla cassa integrazione, bisogna vedere se l’azienda smette di pensare che può fare ciò che le pare senza tenere in considerazione lavoratori e sindacato e pensando andare avanti senza alcun vincolo”.

“Se pensa di andare avanti in questo modo – ha aggiunto – lo faccia da sola. Noi siamo disponibili a discutere su una cassa integrazione che duri un anno, ma conoscendo quali sono gli organici effettivi, che cosa fa negli impianti di finitura per risalire e sapere che sono tutti occupati alla fine di quest’anno. Si intervenga anche con un’integrazione salariale perché questi lavoratori sono anni che vanno avanti con la cassa integrazione”.

E.G.

redazione