Al termine dell’incontro con il Ministro dello sviluppo economico, Carlo Calenda, il viceministro Bellanova, il Presidente della Regione Rossi, il Sindaco di Piombino Giuliani e del Commissario Straordinario Nardi sul futuro dello stabilimento di Piombino i sindacati di categoria si sono espressi con un comunicato unitario. Hanno fatto presente la situazione di grave incertezza venutasi a creare dalle mancate realizzazioni di quanto Rebrab aveva promesso in termini di realizzazione del piano industriale “una situazione – dichiarano Fiom, Fim e Uilm – che a partire dalla mancanza del circolante fino a una non più tollerabile indefinitezza del piano industriale, rischiano di mettere in seria crisi il progetto Piombino così come configurato dell’accordo di programma del 2014.”
“Abbiamo ribadito – continuano i sindacati – che tale obiettivo va salvaguardato in ogni suo aspetto a partire dal ruolo centrale della siderurgia, questo obbiettivo va perseguito costringendo Rebrab ad assumersi impegni certi e certificabili, in assenza dei quali il Governo deve assumersi la responsabilità ricercando ogni alternativa possibile per mantenere gli impegni contenuti nell’accordo di programma. In ogni caso abbiamo fatto presente al Governo la necessità di salvaguardare gli ammortizzatori sociali in scadenza al 30/6/2019 qualora essi non fossero sufficienti.”
“Il Governo – continua il comunicato unitario – si è assunto l’impegno di convocare in maniera ultimativa Rebrab al fine di verificare definitivamente la possibilità dello stesso a mantenere fede a quanto sottoscritto. Dopo questo incontro il Governo riconvocherà i sindacati per comunicare le proprie decisioni in merito. In relazione a ciò le organizzazioni sindacali ritengono non rinviabile un piano di mobilitazioni che vedrà come inizio uno sciopero con comizio per il giorno 2 febbraio in difesa del progetto Piombino che deve essere salvaguardato a prescindere, e verso il quale i firmatari dell’accordo di programma sono chiamati a far rispettare in ogni sua parte. A domanda specifica – concludono i sindacati – posta al commissario straordinario Nardi sulla questione dell’erogazione del TFR dei lavoratori ex Lucchini, il commissario ha dichiarato che nelle competenza di marzo, pagate ad aprile, sarà liquidato quanto dovuto.”