Si è tenuto oggi, presso l’Unione industriale di Torino, un incontro tra il segretario torinese della Fiom-Cgil, Federico Bellono, il responsabile relazioni industriali di Fca, Pietro De Biasi, e il responsabile del Manufacturing Premium della stessa azienda, Luigi Galante.
Oggetto dell’incontro è stata una valutazione sulle prospettive degli stabilimenti di Mirafiori e Grugliasco, i cui organici dal 2011 sono calati del 15 per cento, passando da oltre 7mila a 5.957 lavoratori. Ciò in seguito a pre-pensionamenti, dimissioni incentivate e trasferimenti. Bellono afferma che “l’Azienda ha fatto capire che questo processo al ribasso è destinato a proseguire”.
Nell’occasione, la Fiom-Cgil ha ribadito il fatto che anche qualora venissero rispettati gli obiettivi produttivi del Suv Levante, a Mirafiori sarebbero esclusi dal ciclo produttivo ancora almeno un migliaio di lavoratori. Ciò “senza contare gli addetti che lavorano sulla Mito, che ancora oggi sono costretti a un’alternanza tra lavoro e Cassa integrazione”. “Se l’obiettivo dell’Azienda è arrivare a 75.000 auto Maserati entro il 2018 – prosegue Bellono – oggi con il Suv Levante si arriva a 50.000. Rimane l’incognita di capire quali saranno i modelli che garantiranno quei volumi e dove verranno prodotti tra Torino e Modena.”
A settembre, si prospetta la scadenza della Cassa integrazione per i lavoratori di Mirafiori. E sul tema i sindacati verranno coinvolti già da luglio. “Noi sosteniamo l’ipotesi dei Contratti di solidarietà, che l’Azienda sembra considerare di buon occhio, perché garantirebbe il rientro al lavoro, ancorché con orari ridotti, a tutti i dipendenti. Serve però – ha concluso Bellono – che venga allargata la platea di coloro che saranno interessati dai corsi di formazione, in vista dell’inserimento nella produzione dei nuovi modelli.”