“Lavorare solo sulla capienza, senza agire sugli altri fattori rischia di far saltare il sistema”. Così il segretario generale della Filt Cgil Stefano Malorgio sul trasporto pubblico locale nell’emergenza sanitaria, in occasione dell’iniziativa per i 40 anni della Filt Cgil, sottolineando che “occorre riprendere le proposte, già formulate dal sindacato in maggio, in particolare su politica degli orari nelle città, su utilizzo della tecnologia, su domanda, aumento, dove possibile, dell’offerta, anche attraverso accordi con il settore del trasporto turistico attualmente in grande difficoltà, sul personale specifico dedicato ai controlli e sanzioni per chi non rispetta le norme”.
“Anche in vista di eventuali chiusure totali o parziali che potrebbero determinare nuove problematiche sia per quanto concerne il trasporto delle persone che per la logistica ed il trasporto delle merci – ha evidenziato Malorgio – si rende necessario quindi avviare un tavolo di monitoraggio sulla pandemia nei trasporti e nella logistica con Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e parti sociali che possa consentire di intervenire tempestivamente, intercettando le nuove problematiche e adattando comportamenti e protocolli”.
Alitalia, ha proseguito il numero uno della Filt-Cgil, “è’ un banco di prova importante non solo per il Trasporto Aereo, dove le scelte sono state fatte dalle compagnie aeree straniere e dalle compagnie low cost proprio in assenza di una compagnia aerea nazionale capace di competere”. “Va ritrovato un filo di sintonia col Paese e per farlo si deve avere, a maggior ragione ora che è pubblica, una compagnia al servizio, di prospettiva, sostenibile, di qualità anche sul piano del lavoro. Non avremo altre occasioni e dalla riuscita della operazione si determinerà la possibilità di agire su altri settori”.
“Serve valorizzare – prosegue il segretario generale della Filt Cgil – il ruolo del servizio ferroviario nazionale quale maglia principale su cui innestare la programmazione del trasporto su gomma nei nodi di scambio. Il governo deve agire con le risorse ai settori con l’obiettivo di costruire e rafforzare, nei settori strategici, la presenza dei player nazionali anche attraverso un intervento diretto del pubblico e chiedendo a quelli già presenti di esercitare la funzione che è propria. Il Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane deve tornare ad avere una visione strategica nel Paese, sul trasporto delle persone perché può essere un importante architrave di aggregazione di un settore che vede anche nella sua frammentazione il suo punto più forte di debolezza”.
TN