La Fiom scrive al premier Giuseppe Conte lanciando l’allarme occupazione nel settore auto e chiedendo l’apertura di un confronto.
“Abbiamo lanciato il video-messaggio su Collettiva.it e reso pubblico il documento inviato nei giorni scorsi all’attenzione del presidente del Consiglio Giuseppe Conte e ai Ministeri competenti di Sviluppo economico e Lavoro, Stefano Patuanelli e Nuncia Catalfo, sull’impatto del Covid-19 sull’occupazione nell’industria dell’auto e della mobilità e le proposte della Fiom per rilanciare il settore”, si legge nella nota diffusa dal sindacato.
Per la Fiom “non è più rinviabile un intervento da parte del Governo, come negli altri Paesi europei, che possa far ripartire il settore attraverso un piano di rilancio i cui punti cardine devono essere l’ambientalizzazione delle produzioni, delle fabbriche e dei prodotti, la tutela delle lavoratrici, dei lavoratori e dei salari, la riforma degli ammortizzatori sociali e il mantenimento della capacità di ricerca-sviluppo e produzione”.
La Fiom chiede a Conte, “alla luce dei dati del mercato e della cassa integrazione, un confronto per raggiungere un accordo che garantisca innovazione ecologica e occupazione. La Fiom farà tutto quello che è nelle proprie disponibilità mobilitandosi con le lavoratrici e i lavoratori per poter salvaguardare il futuro occupazionale del nostro Paese”.
TN