Il Fondo monetario internazionale ha nuovamente rivisto al rialzo le previsioni di ripresa economica dell’Italia di quest’anno, ora stima un rimbalzo del 5,8% del Pil dopo il crollo dell’8,9% accusato nel 2020 dei primi lockdown. Il dato, contenuto nel World Economic Outlook, diffuso in occasione delle assemblee autunnali con la Banca Mondiale, è di 0,9 punti più elevato delle stime precedenti, risalenti a luglio. Sul 2022, invece, è confermata la previsione su un ulteriore più 4,2% del Pil.
I conti pubblici saranno ancora sotto forte pressione quest’anno, mentre dal 2022 inizieranno a mostrare miglioramenti. Secondo il Fondo monetario internazionale, il deficit di Bilancio, che nel 2019 si era ridotto all’1,6% del Pil e che nel 2020 era balzato al 9,5%, quest’anno salirà ancora toccando un massimo storico del 10,2%.
Nel 2022 dovrebbe poi smorzarsi al 4,7% del Pil e più a lungo termine, nel 2026 ridursi al 2,4% del Pil, riportandosi quindi sotto soglia limite prevista nell’attuale versione del Patto di Stabilità Ue
Il debito pubblico intanto, che prima della crisi pandemica e della distruzione di valore da lockdown si attestava al 134,6% del Pil (dato 2019), e che era lievitato al 155,8% lo scorso anno, segnerà solo una limatura al 154,8% del Pil sul 2021, per poi iniziare a moderarsi in maniera più consistente al 150,4% nel 2022. Più a lungo termine, nel 2026 dovrebbe scendere al 146,5% del Pil.
Disoccupazione in crescita in Italia, quest’anno e anche nel 2022. Secondo il Fondo monetario internazionale, dal 9,3% cui si è attestato nel 2020, il tasso di disoccupazione salirà al 10,3% sulla media di quest’anno e all’11,6% il prossimo. Il dati sono contenuti nel World Economic Outlook, e mostrano una dinamica peggiore della media dell’area euro su cui la disoccupazione è stimata dal 7,9% del 2020 all’8% quest’anno e all’8,1% nel 2022.
TN