“Un risultato importante, sul fronte dei diritti e del salario. Raggiunto l`obiettivo storico, prefissato col passato contratto, di un nuovo ordinamento professionale”. Così la Funzione Pubblica Cgil e la Cgil commentano la sigla della pre-intesa per il rinnovo del contratto degli Statali che coinvolge circa 250 mila lavoratrici e lavoratori.
“Dopo 8 mesi di trattativa e 25 incontri, abbiamo firmato la pre-intesa di un contratto innovativo e migliorativo che va di pari passo con l`evoluzione della società – spiegano Cgil e Fp Cgil -. Tra i traguardi più innovativi vi è indubbiamente la disciplina del ricorso al lavoro agile, laddove la pandemia ha evidenziato la capacità di adattamento del lavoro pubblico. Altro tratto distintivo è l`istituzione di un nuovo ordinamento professionale e un nuovo sistema di progressioni tra le aree. Dal punto di vista del trattamento economico – indica la Fp Cgil -, sono previsti incrementi retributivi, dal 1° gennaio 2021, a partire da 90 euro, con un incremento complessivo pari a circa il 5 %, di cui il 3,78 % sui tabellari. Anche i diritti e le tutele escono rafforzati dal nuovo contratto: è stata migliorata la disciplina sull`utilizzo dei congedi per le donne vittime di violenza, e per i genitori, ed è stato cancellato il limite di quattro mesi per le assenze senza riduzione dello stipendio dovute ad effetti collaterali da terapie salvavita”.
“Con questo contratto abbiamo dimostrato una capacità proattiva nell`identificare ciò che può migliorare la nostra Pubblica Amministrazione. È stato fatto un buon lavoro, di cui tutti portano e riconoscono il proprio tratto distintivo. Ora avanti alla costruzione partecipata del prossimo contratto”, conclude la Funzione Pubblica Cgil, insieme alla Cgil.
tn