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Francia, Macron: popolo si esprime tramite eletti, non in piazza

redazione
Marzo22/ 2023

Dopo la mancata approvazione lunedì all’Assemblea nazionale di due mozioni di censura contro la riforma delle pensioni, Emmanuel Macron ha voluto rimobilitare le sue truppe ricevendo i deputati e i senatori della maggioranza durante un ricevimento all’Eliseo. Obiettivo: serrare i ranghi dopo l’incomprensione e lo sgomento provocato dalle proteste sulla riforma delle pensioni.

Di fronte agli episodi di violenza che ogni sera colpiscono diverse grandi città, il Presidente francese si è mostrato inamovibile: “La nostra rotta è chiara. Dobbiamo garantire l’ordine democratico e repubblicano (…) un ordine che abbia una società equilibrata e rispettosa, ma dove le istituzioni siano al centro”, ha insistito Macron, rifiutando che “si stabilisca una forma di inversione di valori”, secondo i commenti riportati dai partecipanti. Il Capo dello Stato si è spinto anche un po’ oltre: “La folla non ha alcuna legittimità di fronte al popolo che si esprime sovrano attraverso i suoi eletti”.

Mentre le opposizioni hanno criticato nei giorni scorsi un articolo costituzionale sinonimo di negazione democratica, cioè la scelta di non sottoporre al voto la riforma delle pensioni, Emmanuel Macron ha difeso il processo scelto: “Usare la Costituzione per fare una riforma è sempre un bene se vogliamo essere rispettosi delle nostre istituzioni”, ha tuonato il capo dello Stato. Perché dopo aver visto il governo Borne a malapena salvato durante la mozione di censura del gruppo Liot, respinta per nove voti, le opposizioni hanno trovato lì carburante per continuare la loro lotta. “In democrazia, non è perché un testo passa per pochissime voci che è illegittimo. (à)e ha aggiunto: il voto di ieri ha mostrato che “non c’è maggioranza alternativa alla sua”.

Se la decisione di attivare la norma 49.3 (cioè di non votare in aula la riforma dell’età pensionabile) è stata criticata tanto dalle opposizioni quanto dai sindacati, il presidente della Repubblica riconosce che, dalla presentazione della riforma a inizio gennaio, l’esecutivo “non è riuscito a condividere il vincolo con i politici forze e forze sociali. I miei ringraziamenti vanno anche a tutti voi perché i gruppi di maggioranza hanno retto in maniera impeccabile”.

e.m.

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