Giornata nera per l’impiego in Svizzera, con l’annuncio complessivo della soppressione di quasi 4mila posti di lavoro da parte della seconda banca del paese, della società chimica Clariant e della compagnia aerea nazionale Swiss.
Stamane il Credit Suisse, rendendo noti i cattivi risultati per il 2002 con una perdita netta di 3,3 miliardi di franchi, ha annunciato la soppressione di 1.250 posti di lavoro. Poco dopo, la società Clariant di Basilea rendeva noto il taglio di 1.700 impiegati in tutto il mondo. In serata infine, la nuova compagnia di bandiera svizzera ha annunciato una drastica ristrutturazione con la soppressione di 700 impieghi e la riduzione della propria flotta d 20 aereo su un totale di 132.
Secondo gli analisti, l’economia elvetica non è in vena di ripresa. Dopo una crescita vicina allo zero nel 2002, molti prevedono una crescita molto debole anche per il 2003. Secondo gli economisti contattati dall’agenzia di stampa svizzera ‘ats’, la cattiva salute della Germania, principale partner commercale della confederazione elvetica e le incertezze legate ad un eventuale conflitto in Iraq, lasciano poco spazio all’ottimismo.
Altro fattore inquietante, i crediti bancari concessi ale imprese private sono in ribasso da due anni.
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