Giro di vite sui costi e blocco delle assunzioni. Anche la British Airways corre ai ripari e vara le prime misure per fronteggiare le conseguenze dell’attacco terroristico agli Usa. L’aviolinea britannica ha costituito tre squadre d’emergenza per monitorare l’impatto sull’operativo, sui conti e sul traffico passeggeri in vista della definizione di nuovi interventi strutturali per tagliare la capacità e posti di lavoro.
Nel corso della settimana, la compagnia incontrerà le
organizzazioni dei consumatori per capire in che misura si
contrarrà la domanda.
Intanto, da oltreoceano arrivano notizie ancora peggiori.
I più grandi vettori statunitensi, infatti, si vedranno
costretti a tagliare il 20% della propria capacità.
L’industria del trasporto aereo dovrà pagare un prezzo di
più di un miliardo di dollari (1,8 miliardi di euro) per
gli eventi dell’ultima settimana. Secondo gli analisti, il
settore per ogni giorno in cui la propria flotta è stata a
terra ha perso tra i 250 e i 340 milioni di dollari.
Secondo i vertici della Continental, sarebbero 100 mila i
posti di lavoro a rischio. Per la compagnia, il taglio del
20% della capacità determinerà la soppressione di 12 mila
posti. Delta Airlines, Northwest, United Airlines e
American Airlines stanno studiando analoghe misure.