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Il lavoro che fece la Cisl

redazione
Febbraio14/ 2022

Autore: Costantino Corbari

“Lavoratori lombardi. Nei giorni 22 e 23 novembre 1973 a Milano presso il Teatro dell’Arte si svolgerà il 1° Congresso della Unione sindacale regionale Cisl della Lombardia”. “I lavoratori lombardi sono invitati a seguire con attenzione l’importante dibattito”. Si convocano le prime assise della nuova struttura sindacale cislina. E’ l’avvio di un cammino che è vissuto di successi e arretramenti. Sempre dalla parte dei lavoratori, a difesa della democrazia.

Affondano lontano nel tempo le radici della Cisl lombarda. Il primo coordinamento regionale si costituisce a metà degli anni Cinquanta ed è composto dai segretari generali delle Unioni sindacali provinciali. Il coordinatore è l’onorevole Ettore Calvi, leader di Milano. Primo segretario generale eletto sarà Paolo Sala, comasco.

Inizialmente il coordinamento regionale svolge una semplice funzione di collegamento e di scambio di esperienze, favorendo anche la nascita di amicizie e solide relazioni tra le persone. Sono giovani dirigenti, desiderosi di compiere nuove esperienze e pronti a lanciarsi in una grande avventura, pienamente consapevoli di stare realizzando qualcosa di importante, un futuro migliore per il mondo del lavoro e il proprio Paese.

Inseriti nella loro sequenza cronologica anche i luoghi delle sedi sindacali acquistano un senso, tanto significativo da meritare i titoli dei capitoli del volume. Dagli angusti locali di via Tadino fino all’attuale sede della Cisl in via Vida.  In quegli spazi vengono collocate e prendono vita le persone che nell’arco di quasi settant’anni hanno fatto la storia della Cisl Lombardia, dalle lontane premesse al tempo di Ettore Calvi, Paolo Sala, Emilio Zeni, generazione dopo generazione sino ad oggi.

L’indice dei nomi che correda il volume – tra i leader lombardi: Alberti, Antoniazzi, Pezzotta, Borio, Petteni –  ci dice altro. Che la storia dell’Unione sindacale regionale (Usr) comprende protagonisti che hanno operato non solo in regione ma nei territori e a livello nazionale  in una sequenza di vicende che si spiega solo con le strette connessioni con la storia del nostro paese. Di questa storia sono parte i lavoratori. A ricordarci che tutto accade per la forza di un’appartenenza ben riconoscibile ci pensano i numeri, uno tra tutti: la costante crescita degli iscritti da 480.505 nel 1972 a 736.851 nel 2020.

Tra questi numeri, date e luoghi si collocano le mille vicende che Costantino Corbari ha pazientemente riscontrato rintracciando verbali di riunioni, atti di congressi, interviste, articoli di giornale. Con la fortuna di poter contare sul prezioso e unico giacimento di carte e di libri conservato da BilioLavoro. Nelle sue intenzioni si legge una passione a lungo coltivata pubblicando anni fa una prima cronologia della Cisl lombarda e, a seguire, numerosi libri diventati ora fonte diretta per la ricostruzione della storia cislina.

Ripercorrendo i quasi 40 anni intercorsi da quel 1973, ci si rende ben conto della crescente complessità delle vicende sindacali, delle diverse stagioni del conflitto e della contrattazione, dell’evoluzione e delle criticità dei rapporti con le istituzioni, con il mondo datoriale, con le altre organizzazioni sindacali.

Le vicende raccontate da Corbari testimoniano come l’impegno della Cisl continui con la responsabilità e la determinazione che da oltre 70 anni la caratterizzano. Le ragioni della sua azione rimangono le stesse: tutelare gli interessi dei lavoratori, promuovere la crescita delle persone.

 

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