“L’attenuazione dello scudo penale per eventuali reati ambientali relativi alla bonifica e al rilancio dell’Ilva di Taranto è un pessimo segnale per la reputazione del Paese: non si rispettano i patti firmati, si inducono gli investitori ad abbandonare il Paese e si scoraggiano nuovi investimenti”. Così Confindustria commentando la disposizione del Decreto Crescita che mette a rischio l’impegno sullo stabilimento siderurgico da parte del gruppo Arcelor Mittal. Un impegno – afferma Confindustria – che è fondamentale per il Mezzogiorno e per l`intero Paese.
“Non è una buona idea mettere in discussione una clausola centrale dell`accordo firmato meno di un anno fa da questo stesso governo – prosegue Confindustria – : l`attuazione di un piano ambientale deve rispettare tempi definiti e l`azienda acquirente Arcelor Mittal potrà assumersi tutte le responsabilità solo dopo aver avuto la possibilità di mettere a norma gli impianti”.
E.G.